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Model 2 in arrivo: Tesla brucia i tempi

La produzione della Tesla Model 3: ora si lavora alla nuova linea per la Model 2 in arrivo.

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Model 2 in arrivo: l’auto da 30 mila euro è di nuovo la priorità di Elon Musk.  Tesla parla esplicitamente di tempi più  per i “modelli più convenienti”. 

Model 2 in arrivo. E il titolo guadagna terreno in Borsa

Nonostante la frenata dei ricavi, Tesla torna a prendere quota a Wall Street dopo aver perso il 40 per cento della capitalizzazione da inizio anno. Ad annullare il possibile effetto negativo del calo delle entrate (meno 9 per cento nei primi tre mesi dell’anno) è stato l’annuncio a sorpresa lanciato dalla casa americana. Tesla è pronta ad anticipare l’uscita dei modelli più convenienti, in particolare della Model 2, il cui “modello base” dovrebbe aggirarsi su un costo di non più di 25 mila dollari. Ovvero sui 30 mila euro in Europa, dove la tassazione sulle auto è più elevata. “Abbiamo aggiornato la nostra futura gamma di veicoli per accelerare il lancio di nuovi modelli prima dell’inizio della produzione precedentemente comunicato nella seconda metà del 2025”. Queste parole hanno accompagnato la presentazione dei dati finanziari del primo trimestre, chiuso con un calo di vendite dell’8%.

In arrivo una piattaforma industriale di nuova generazione

Elon Musk aveva precedentemente annunciato l’intenzione di costruire veicoli di nuova generazione entro la fine del 2025. Ora i tempi diventano più stretti, forse anche per tamponare il rallentamento nelle vendite: “Questi nuovi veicoli, compresi modelli più convenienti, utilizzeranno aspetti della piattaforma di prossima generazione così come aspetti delle nostre attuali piattaforme. E potranno essere prodotti sulle stesse linee di produzione della nostra attuale gamma di veicoli“, è stato spiegato durante l’incontro con gli analisti finanziari, per confermare l’estrema duttilità della macchina di produzione Tesla. L’annuncio è valso un balzo del 9 per cento nel mercato “after hours” (le contrattazioni che avvengono dopo la chiusura di Wall Street. Un annuncio che va in scia alla decisione di tagliare i listini dei modelli più popolari, per svuotare i “magazzini” dall’invenduto e per recuperare il calo delle vendite.

Model 2 in arrivo, in un mercato che sta premiando soprattutto le ibride

Ad alimentare le perdite del titolo erano state – a inizio aprile – le indiscrezioni dell’agenzia Reuters su un possibile rinvio dei nuovi modelli, in verità smentito da Musk. Ma di fronte alle manovre dei grandi produttori cinesi e le nuove politiche di tagli avanzati anche dalla case giapponesi, anche Tesla corre verso nuove politiche di prezzo e industriali.  In assenza di nuovi modelli, il bilancio di Tesla è molto meno brillante del passato. Il ricavi del primo trimestre sono scesi a 21,3 miliardi di dollari dai 23,3 miliardi di dollari dello stesso periodo dell’anno scorso (gli analisti si aspettavano 22,3 miliardi). È il primo calo trimestrale anno su anno di Tesla da inizio 2020. La causa, secondo i manager di Musk, è legata al fatto che “le vendite globali di veicoli elettrici continuano a essere sotto pressione poiché molte case auto danno priorità all’ibrido rispetto all’elettrico.

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