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Mobilità elettrica, uno sguardo sul futuro

installatore wallbox

L’evoluzione del mercato a zero emissioni secondo Juice Technology e le previsioni dell’analista Lars Thomsen. Uno sguardo a 360° sul tema caldo dello sviluppo della mobilità elettrica e sostenibile nel Mondo.

Nonostante l’attuale crisi energetica – e la relativa impennata dei costi – sia una realtà che genera insicurezza anche per lo sviluppo della mobilità elettrica, il processo di transizione verso una sempre maggiore sostenibilità dei trasporti pare comunque inarrestabile.
La mobilità a zero emissioni nel settore privato, come in quello commerciale e pubblico, segue un trend di crescita continuo. A piccoli passi in qualche settore, più rapidamente in altri. E scegliere oggi la mobilità green si rivela spesso una mossa intelligente, non solo in termini ecologici ma anche economici.

Il futuro secondo Thomsen (Juice Technology)

A prospettare un futuro da protagonista per la mobilità elettrica è Juice Technology AG, una delle più importanti aziende produttrici di soluzioni di ricarica per veicoli elettrici, che opera in tutto il mondo. Basandosi sulle previsioni dell’influente analista delle tendenze Lars Thomsen (membro del suo Cda), Juice ha stilato un report specifico sul futuro della mobilità green. Aprendo a scenari più che rosei.

Lars Thomsen

Delineando le tendenze per il 2023 e basandosi anche sulle evoluzioni dei principali mercati mondiali dell’elettro-mobilità (Cina, Usa ed Europa), per il futurologo Thomsen il trionfo della mobilità elettrica pare inarrestabile.

La quota di veicoli elettrici continua ad espandersi, non solo nel privato ma anche nel trasporto pubblico. Così come nei segmenti dei veicoli commerciali leggeri e dei mezzi pesanti. Si sta avvicinando il punto di svolta in cui autobus, furgoni e taxi elettrici diventeranno più convenienti rispetto ai veicoli diesel o a benzina. Ciò renderà la decisione per l’elettro-mobilità meritevole non solo dal punto di vista ecologico ma anche da quello economico.

La crisi dei prezzi non fa paura

Per Thomsen l’attuale crisi energetica non deve spaventare più di tanto. Ora i prezzi nel mercato dell’elettricità sono distorti perché una fonte di energia (il gas) ha reso il prezzo dell’elettricità sproporzionatamente più costoso (insieme ad altri fattori temporanei). Tuttavia, la situazione attuale non è permanente, in quanto strettamente legata alle tensioni geopolitiche e finanziarie.
Guardando allo sviluppo dei mercati mondiali, sembra che la tendenza verso forme di generazione elettrica sempre più rinnovabili non si sia mai arrestata e i costi di queste fonti di energia siano ancora in calo.

A medio-lungo termine, quindi, l’elettricità diventerà sempre più economica. Più energie rinnovabili verranno generate e più “intelligenti” diventeranno le reti elettriche.

Ricarica smart: il futuro della mobilità green

Secondo le previsioni di Juice, per far fronte al crescente numero di veicoli elettrici e non rallentare l’ulteriore sviluppo, è essenziale un ampliamento e un rafforzamento dell’infrastruttura di ricarica.
La domanda di energia infatti aumenterà in maniera esponenziale, sia nella rete pubblica come nella privata. Sarà quindi fondamentale una distribuzione intelligente della corrente elettrica esistente, attraverso sistemi di ricarica sempre più smart.

Anche il posizionamento e la selezione della stazione di ricarica più appropriata per ciascun sito diventa importante in quest’ottica. Se ciò avrà successo, spiegano gli analisti, per i gestori sarà possibile guadagnare grazie all’infrastruttura di ricarica stessa, ma anche con i servizi correlati, come la vendita di cibi e bevande all’interno delle aree di ricarica.

Ecco perché i parcheggi degli hotel, le strutture per il tempo libero, le attrazioni turistiche, i centri commerciali, aeroporti e parchi sono luoghi “intelligenti” in cui posizionare le stazioni per gli EV.

Europa a più livelli, ma il gap si recupera

Il report analizza poi la situazione attuale nei principali mercati di riferimento della mobilità elettrica: europeo, americano e asiatico.

Nel Vecchio Continente esistono alcune notevoli differenze tra i Paesi in merito allo stato di sviluppo dell’infrastruttura di ricarica. In Scandinavia, Paesi Bassi e Germania, ad esempio, lo sviluppo è già molto avanzato. Da noi molto meno.

C’è però, secondo Juice, un aspetto positivo: non ci vuole molto tempo per costruire ed installare una struttura di ricarica. Le stazioni lungo la strada possono essere progettate e costruite in poche settimane o pochi mesi. Una stazione di ricarica a casa o al lavoro richiede ancora meno tempo per la pianificazione e l’installazione.
Pertanto, quando si parla di “infrastrutture”, non si parla di tempi biblici. Anche i Paesi molto indietro possono recuperare rapidamente.

C’è poi da aggiungere che in numerosi Paesi europei si formano cooperative di cittadini, comuni e negozi che si occupano direttamente di parti della produzione e dell’approvvigionamento della loro energia. L’utilizzo condiviso di impianti e accumulatori è una soluzione molto utile in termini di efficienza: aumenta l’accettazione della produzione locale di energia e consente ai soggetti coinvolti di trarne perfino vantaggi finanziari.

Stati Uniti: sviluppo delle EV in forte crescita

Gli Stati Uniti vivono di un mercato elettrico in espansione. Sono indietro rispetto all’Europa in termini di sviluppo della mobilità green ma, tuttavia, i dati attuali suggeriscono che le vendite di auto elettriche sono aumentate rapidamente negli ultimi anni.

Questo, suggerisce Juice, non solo grazie all’immissione sul mercato di molti veicoli elettrici nuovi e interessanti, ma anche in conseguenza dell’introduzione di norme specifiche (come l’Inflation Reduction Act) e degli alti prezzi della benzina, che spingono gli americani verso nuove soluzioni più economicamente vantaggiose.

C’è quindi un nuovo slancio verso l’elettrico negli Stati Uniti, con la quota di mercato dei veicoli a zero emissioni che dalla costa occidentale e orientale si sta progressivamente spostando verso l’interno. Anche l’infrastruttura di ricarica si sta espandendo molto rapidamente, cercando di tenere il passo con la crescente domanda.

La Cina, leader innovatore e… veloce

In quella che Thomsen definisce “una vera e propria competizione mondiale per la supremazia nella prossima generazione della mobilità”, la Cina ha un ruolo centrale.

Il Paese del Dragone sta attraversando oggi una piccola recessione, ma questo non rallenterà nei prossimi anni la sua trasformazione in uno dei maggiori mercati esportatori di veicoli elettrici. Grazie anche a misure incentivanti, porterà la propria industria ad accelerare maggiormente la propria corsa all’innovazione e alla produzione di veicoli elettrici e batterie. Conquistando quote di mercato sempre maggiori in Europa, Stati Uniti, Asia, Oceania e India nei prossimi anni.

Se come dicono le previsioni, la Cina arriverà a guadagnare una quota pari al 20% del mercato globale dei veicoli elettrici entro il 2027 è probabile che i tradizionali OEM in Europa e negli Stati Uniti faranno fatica a competere con questo avversario nel medio-lungo periodo.
I cinesi, spiega il report di Juice, in termini di componenti chiave come batterie, elettronica, utilizzo dell’intelligenza artificiale e guida autonoma, non sembrano solo più avanzati, ma soprattutto più veloci. Una qualità che potrà fare la differenza. Aumentare drasticamente la propria agilità innovativa, infatti, nel lungo periodo vuol dire ritagliarsi grosse fette della torta.

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