Home Scenari Mobilità elettrica, uno sguardo sul futuro

Mobilità elettrica, uno sguardo sul futuro

44
installatore wallbox
Training Academy Varta

L’evoluzione del mercato a zero emissioni secondo Juice Technology e le previsioni dell’analista Lars Thomsen. Uno sguardo a 360° sul tema caldo dello sviluppo della mobilità elettrica e sostenibile nel Mondo.

Nonostante l’attuale crisi energetica – e la relativa impennata dei costi – sia una realtà che genera insicurezza anche per lo sviluppo della mobilità elettrica, il processo di transizione verso una sempre maggiore sostenibilità dei trasporti pare comunque inarrestabile.
La mobilità a zero emissioni nel settore privato, come in quello commerciale e pubblico, segue un trend di crescita continuo. A piccoli passi in qualche settore, più rapidamente in altri. E scegliere oggi la mobilità green si rivela spesso una mossa intelligente, non solo in termini ecologici ma anche economici.

Il futuro secondo Thomsen (Juice Technology)

A prospettare un futuro da protagonista per la mobilità elettrica è Juice Technology AG, una delle più importanti aziende produttrici di soluzioni di ricarica per veicoli elettrici, che opera in tutto il mondo. Basandosi sulle previsioni dell’influente analista delle tendenze Lars Thomsen (membro del suo Cda), Juice ha stilato un report specifico sul futuro della mobilità green. Aprendo a scenari più che rosei.

Lars Thomsen

Delineando le tendenze per il 2023 e basandosi anche sulle evoluzioni dei principali mercati mondiali dell’elettro-mobilità (Cina, Usa ed Europa), per il futurologo Thomsen il trionfo della mobilità elettrica pare inarrestabile.

La quota di veicoli elettrici continua ad espandersi, non solo nel privato ma anche nel trasporto pubblico. Così come nei segmenti dei veicoli commerciali leggeri e dei mezzi pesanti. Si sta avvicinando il punto di svolta in cui autobus, furgoni e taxi elettrici diventeranno più convenienti rispetto ai veicoli diesel o a benzina. Ciò renderà la decisione per l’elettro-mobilità meritevole non solo dal punto di vista ecologico ma anche da quello economico.

La crisi dei prezzi non fa paura

Per Thomsen l’attuale crisi energetica non deve spaventare più di tanto. Ora i prezzi nel mercato dell’elettricità sono distorti perché una fonte di energia (il gas) ha reso il prezzo dell’elettricità sproporzionatamente più costoso (insieme ad altri fattori temporanei). Tuttavia, la situazione attuale non è permanente, in quanto strettamente legata alle tensioni geopolitiche e finanziarie.
Guardando allo sviluppo dei mercati mondiali, sembra che la tendenza verso forme di generazione elettrica sempre più rinnovabili non si sia mai arrestata e i costi di queste fonti di energia siano ancora in calo.

A medio-lungo termine, quindi, l’elettricità diventerà sempre più economica. Più energie rinnovabili verranno generate e più “intelligenti” diventeranno le reti elettriche.

Ricarica smart: il futuro della mobilità green

Secondo le previsioni di Juice, per far fronte al crescente numero di veicoli elettrici e non rallentare l’ulteriore sviluppo, è essenziale un ampliamento e un rafforzamento dell’infrastruttura di ricarica.
La domanda di energia infatti aumenterà in maniera esponenziale, sia nella rete pubblica come nella privata. Sarà quindi fondamentale una distribuzione intelligente della corrente elettrica esistente, attraverso sistemi di ricarica sempre più smart.

Anche il posizionamento e la selezione della stazione di ricarica più appropriata per ciascun sito diventa importante in quest’ottica. Se ciò avrà successo, spiegano gli analisti, per i gestori sarà possibile guadagnare grazie all’infrastruttura di ricarica stessa, ma anche con i servizi correlati, come la vendita di cibi e bevande all’interno delle aree di ricarica.

Ecco perché i parcheggi degli hotel, le strutture per il tempo libero, le attrazioni turistiche, i centri commerciali, aeroporti e parchi sono luoghi “intelligenti” in cui posizionare le stazioni per gli EV.

Europa a più livelli, ma il gap si recupera

Il report analizza poi la situazione attuale nei principali mercati di riferimento della mobilità elettrica: europeo, americano e asiatico.

Nel Vecchio Continente esistono alcune notevoli differenze tra i Paesi in merito allo stato di sviluppo dell’infrastruttura di ricarica. In Scandinavia, Paesi Bassi e Germania, ad esempio, lo sviluppo è già molto avanzato. Da noi molto meno.

C’è però, secondo Juice, un aspetto positivo: non ci vuole molto tempo per costruire ed installare una struttura di ricarica. Le stazioni lungo la strada possono essere progettate e costruite in poche settimane o pochi mesi. Una stazione di ricarica a casa o al lavoro richiede ancora meno tempo per la pianificazione e l’installazione.
Pertanto, quando si parla di “infrastrutture”, non si parla di tempi biblici. Anche i Paesi molto indietro possono recuperare rapidamente.

C’è poi da aggiungere che in numerosi Paesi europei si formano cooperative di cittadini, comuni e negozi che si occupano direttamente di parti della produzione e dell’approvvigionamento della loro energia. L’utilizzo condiviso di impianti e accumulatori è una soluzione molto utile in termini di efficienza: aumenta l’accettazione della produzione locale di energia e consente ai soggetti coinvolti di trarne perfino vantaggi finanziari.

Stati Uniti: sviluppo delle EV in forte crescita

Gli Stati Uniti vivono di un mercato elettrico in espansione. Sono indietro rispetto all’Europa in termini di sviluppo della mobilità green ma, tuttavia, i dati attuali suggeriscono che le vendite di auto elettriche sono aumentate rapidamente negli ultimi anni.

Questo, suggerisce Juice, non solo grazie all’immissione sul mercato di molti veicoli elettrici nuovi e interessanti, ma anche in conseguenza dell’introduzione di norme specifiche (come l’Inflation Reduction Act) e degli alti prezzi della benzina, che spingono gli americani verso nuove soluzioni più economicamente vantaggiose.

C’è quindi un nuovo slancio verso l’elettrico negli Stati Uniti, con la quota di mercato dei veicoli a zero emissioni che dalla costa occidentale e orientale si sta progressivamente spostando verso l’interno. Anche l’infrastruttura di ricarica si sta espandendo molto rapidamente, cercando di tenere il passo con la crescente domanda.

La Cina, leader innovatore e… veloce

In quella che Thomsen definisce “una vera e propria competizione mondiale per la supremazia nella prossima generazione della mobilità”, la Cina ha un ruolo centrale.

Il Paese del Dragone sta attraversando oggi una piccola recessione, ma questo non rallenterà nei prossimi anni la sua trasformazione in uno dei maggiori mercati esportatori di veicoli elettrici. Grazie anche a misure incentivanti, porterà la propria industria ad accelerare maggiormente la propria corsa all’innovazione e alla produzione di veicoli elettrici e batterie. Conquistando quote di mercato sempre maggiori in Europa, Stati Uniti, Asia, Oceania e India nei prossimi anni.

Se come dicono le previsioni, la Cina arriverà a guadagnare una quota pari al 20% del mercato globale dei veicoli elettrici entro il 2027 è probabile che i tradizionali OEM in Europa e negli Stati Uniti faranno fatica a competere con questo avversario nel medio-lungo periodo.
I cinesi, spiega il report di Juice, in termini di componenti chiave come batterie, elettronica, utilizzo dell’intelligenza artificiale e guida autonoma, non sembrano solo più avanzati, ma soprattutto più veloci. Una qualità che potrà fare la differenza. Aumentare drasticamente la propria agilità innovativa, infatti, nel lungo periodo vuol dire ritagliarsi grosse fette della torta.

Iscriviti alla Newsletter e al canale YouTube di Vaielettrico.it

Apri commenti

44 COMMENTI

  1. Per Sig. Massimo Degli Esposti, in risposta ad una sua precisa domanda.
    Se ho posseduto auto elettriche? No!
    Quante ne ho avute? Nessuna!
    Per quanti km le ho guidate? Mai guidato auto elettriche.
    Torno alla questione che per me è cruciale: perchè renderle (di fatto) obbligatorie?

    • Perché le decisioni strategiche che hanno ricadute sulla salute dei cittadini non rientrano nel libero arbitrio costituzionale.
      Perché è dal 1996 che a livello europeo si è ratificato di diminuire le emissioni di CO2 ma in ambito trasporti non si è avuta la riduzione attesa dato che nessuna casa automobilistica ha seriamente affrontato la problematica. Trascorsi 25 anni si è dovuto introdurre un termine perentorio.
      L’ho già citato in altro commento: perchè nei paesi Scandinavi le vaccinazioni pediatriche sono TUTTE facoltative? Perchè la popolazione si sottopone volontariamente (correttamente informata) ed è assolutamente inutile la coercizione, quella piccola frangia che non vuole per motivi ideologici vaccinarsi è libera di farlo dato che gode della protezione del restante 95% della popolazione.
      E’ giusto? NO. Era meglio lasciare fare “al mercato”? Non ce lo possiamo permettere, non c’è tempo. Da qui l’obbligo.

        • Grazie a te.
          Ho cercato di rispondere senza farmi prendere dall’insofferenza e conseguente tono e sono riuscito a esprimere civilmente un concetto che dovrebbe essere scontato, evidentemente no.

    • Sai che cos’è la pianificazione?

      Sai che mezzo secolo fa abbiamo tolto di mezzo i coloranti artificiali tossici dai cibi?

      Sai che qualche decina di anni fa abbiamo tolto di mezzo il fumo da tabacco cancerogeno?

      Sai che tra trenta anni speriamo fortemente di aver tolto di mezzo i combustibili fossili perché stanno letteralmente rendendo “non adatta alla vita” la biosfera?

      Per prendere alcuni esempi.

      • Baccarini ti ha citato le date:
        1996.

        2023-1996 = 27 anni

        se in 27 anni, pur vedendo che il cerchio si stringe poco alla volta, non ti dai una mossa
        allora non so cosa intendi per “pianificazione”

        a meno che tu non intenda i piani quinquennali sovietici
        magari per poi lamentarti, da buon italiano medio, della dittatura, dello stato invadente, ecc ecc

        • Mario,
          scritta così sembra (ai distratti) che tu stia rispondendo a (E)nergumeno.
          Noi (senzienti) capiamo che era un tu impersonale, ma non tutti lo coglieranno.

          • Infatti, Guido, io mi accodavo alla tua nitida osservazione.

            Non ho capito perché Mario se la sia presa con me.

            Forse un click sul bottone [Risposta] sbagliato. Ho suggerito alla Redazione di adottare Disqus o OpenWeb, ma questo è quello che c’è al momento. 🙁

    • quindi facci capire:
      non sai NULLA di mobilità elettrica
      ma ti permetti di
      a) di accusare MDE di pontificare
      b) di criticare e lamentarti di obblighi che peraltro non esistono

      guarda che qui non è il bar…

    • Io non sono mai andato a pescare. E non ho mai detto a un pescatore: impossibile prendere un pesce con un filo, un amo e un lombrico.

      • Poi una volta ti spiego come si fa ad andare a pescare con l’auto elettrica. È un po’ da bastardi, poveri pesci, ma l’effetto è garantito.

        (Scherzo eh? Però con la dinamo della bicicletta funziona eccome… 🤭🤭🤭🤭🤭)

  2. Tutto molto bello.

    Resta il fatto che se chiediamo al signor Thomsen di Juice Technology se il futuro sarà “elettrico”, difficilmente questi ci risponderà che “no, tutto sommato pensiamo di puntare sull’olio pesante” … 😉

  3. L’ottimismo della volontà contro il pessimismo (realismo) della ragione: energia elettrica da fonti rinnovabili per tutti e in tutto il mondo. Anche per chi risiede a Pentedattilo. Dalla Vetta d’Italia a Capo Passero pannelli solari per tutte le abitazioni, comprese quelle situate nei centri storici di città, cittadine, località e paesini situati in collina o in montagna. Che si tratti di Enna, Matera, Isernia, Campobasso, Perugia, Ascoli Piceno, Macerata, Arezzo, Firenze, Siena tutti avranno la wall box collegata al fotovoltaico.

      • Non glielo devo spiegare io. Si guardi intorno e legga anche le voci diverse dal “coro”.
        Riconosca le perplessità sul come è stata impostata questa “transizione ecologica” senza ritenersi di essere depositario/i del cosiddetto verbo.

        • Per lavoro mi guardo intorno tutto il giorno, studio, leggo e guido auto elettriche. Fuori dal coro, caro Emanuele, ci siamo noi. Lei canta nel coro di quelli che di auto elettriche non sanno nulla, eppure pontificano.

          • Ha presente il significato del termine “pontificare”?
            Assumere toni di solenne superiorità. Me lo sta dicendo lei, che di elettriche non so nulla. E questo non è pontificare?
            In ogni caso il sapere di tutti, quindi anche il suo è relativo. E può anche darsi che sia come dice lei. Come le ho scritto più volte, non sono contrario all’auto elettrica in sè. Sono contrario a che dopo il 2035 non si possa più scegliere.
            Scegliere di inquinare, dirà lei?
            Certo, perchè la filiera dell’auto elettrica ne è esente?
            Buona giornata.

          • Quante auto elettriche ha posseduto, quante ne ha guidate, per quanti chilometri? Mi risponda per favore. E non tiri in ballo l’inquinamento, per favore: discuterne ancora equivale a spiegare a un terrapiattista che la terra è rotonda.

    • Emanuele le propongo uno spunto di riflessione.

      Ha presente i mulini ad acqua? quello che ci piacciono tanto, che fanno “bei tempi antichi”… Tant’è che quando vogliamo dipingere uno scenario idilliaco spesso usiamo l’espressione “da mulino bianco”.
      E noi magari pensiamo un po’ sognanti: “quant’erano felici in quei tempi, che fortunati”

      Ecco, intorno all’anno mille, quando i mulini ad acqua hanno cominciato seriamente a diffonderdi nell’europa medioevale, andando a mutare il paesaggio e soprattutto i rapporti lavorativi, le giuro che c’era un sacco di gente che detestava cordialmente questi mulini, equiparati a strumento demoniaco volto a sconvolgere la società. E tra l’altro, santo cielo, ma quanto deturpano il paesaggio!

      Le assicuro che quelo che le dico è vero. 😉

      Ci rifletta. Non dico che lei abbia completamente torto, le suggerisco solo di pensare che è una questione di prospettive, e che la vita è un divenire. E spesso anche un “abituarsi”, cercando comunque di migliorare.

      Senza per questo rinnegare che un V6 biturbo rimane un V6 biturbo. E cioè un’opera d’arte. Giova sempre farlo presente… ehehehe…. 😉

    • Emanuele ha perfettamente ragione! Investire nell’energia pulita e rinnovabile è la strada giusta per un futuro più sostenibile e a basso impatto ambientale. Immaginare un mondo dove ogni abitazione, anche quelle in collina o in montagna, possa produrre la propria energia è un sogno che sta diventando sempre più realtà. La tecnologia sta facendo passi da gigante e presto sarà possibile per tutti abbracciare questa visione, creando un mondo più verde e vivibile per tutti.

    • Si rassegni: i nostri antenati vivevano in caverne, si vestivano di pellicce e mangiavano carne cruda. Poi è arrivato il fuoco.

    • In realtà, bastano 3 kW su una casa su due. Quindi niente centri storici. Poi al CES 2023 hanno presentato una novità: il filo elettrico che permette di portare l’energia dove non è possibile ottenerla localmente. Presto anche in Europa e in Italia.

      Rivedi le tue fonti: per me vogliono venderti qualcosa di cui non hai bisogno.

  4. Questa crisi energetica è figlia di una “crisi” (per gli importatori) di energia fossile.
    È il gas che so è impegnato, è il petrolio ad 80$ a barile, è il carbone che è cresciuto del 400%.
    Non il FV, non l’eolico, non l’idroelettrico e nemmeno il nucleare.
    È la corrente da fonti fossili che è volata, i miei pannelli producono allo stesso prezzo del 2021.

    Quindi questa crisi delle fossili sposterà l’attenzione e gli investimenti su un mix MENO fossile. E se non non saremo abbastanza furbi da farlo NON cambia niente il mondo si muoverà in quella direzione.

    • Suppongo che lei non viva in un appartamento. E a chi non può fare come lei vietiamo la mobilità individuale?
      Faccia uno sforzo di immaginazione e provi a chiedersi cosa deve fare chi ha la “colpa” di abitare in un centro storico.

      • Suppone male vivo in appartamento e produco 6500 KWh/anno di elettricità 2600 spero di autoconsumarli e gli altri 4000 PER li letto a disposizione anche a chi non può farlo.

        Quando passerò ad induzione, BEV, condizionatore vi dovrete accontentare di 2500Kwh/anno.

        Non sono io che devo mantenere la produzione energetica LO DEVE FARE LO STATO investendo in infrastrutture.

        Per chi abita nei centri storici TESLA ha fatto le tegole FV.
        Lo ha fatto Tesla, che lriduce auto elettriche in una pese che esporta petrolio e gas, lo ha fatto Tesla in un Paese che ha le case più antiche con 200 anni NON 2000.

        Invece di continuare a cercare scuse per i nostri FALLIMENTI forse è dico forse dovremmo mettere da parte la spocchia ed imparare GUARDADNDOCI intorno.

        Ma se a lei piace così, contento lei contenti tutti.

      • Chissà, forse potrebbero prendere in considerazione l’idea di teletrasportarsi, risolverebbe un sacco di problemi, come la mobilità e l’inquinamento. Sarebbe bello se la tecnologia potesse avanzare a tal punto da rendere possibile questo tipo di soluzione, giusto? Ma fino ad allora, forse è meglio concentrarsi su soluzioni realistiche e fattibili per la mobilità sostenibile.

      • Anch’io vivo in appartamento ma dopo un anno di lavoro sono riuscito ad installare un FV privato.
        C’è chi non ha voglia di sbattersi e chi oggettivamente non può, e acquisteranno l’energia elettrica come prima, però si spera meno costosa e prodotta da fonti rinnovabili.
        Personalmente continuo a sostenere la linea che i principali produttori di energia nazionale e/o europea ed i gestori delle reti non possano essere i piccoli soggetti privati che possono comunque dare un contributo.
        Cambiare abitudini può essere scomodo ma, se fosse la cosa giusta da fare, lei affronterebbe il sacrificio (che poi risulta essere in realtà un miglioramento)?

      • Suppongo che lei sappia che l’effetto collaterale della transizione elettrica, per quanto riguarda i trasporti, sia proprio quello di togliere la possibilità di poter gestire l’automobile a tutti quelli che si trovano nelle condizioni che ha descritto. Lo sanno anche i fautori dell’auto elettrica ma non sono così onesti intellettualmente da ammetterlo.

        • Lo sa che coi carburanti a 1,83€/L la mobilità se la può permettere solo chi può spedere dai 10 ai 12€X100Km?

          Che se fai 7/8000 Km/anno acome mio papà pensionato, ma anche come me 12000 non é nemmeno una tragedia ma se ne fai 20.000 comprare 1000l di gasolio OGGI sono una spesa mettiamoci 300€ di tagliandi e 200 di bollo e sono circa 200€ mese.

          É il 15% di uno stipendio. É questa la mobilità per tutti? O solo per chi può permettersela?

        • con la mobilità elettrica io non dipende quasi più dalle scelte delle aziende petrolifere.

          hai installato un FV anni fa qua do costava poco? no?
          e di chi è la responsabilità, di chi guida elettrico?

          io posso (quasi) essere totalmente indipendente.
          se domani il carburante va a 10 euro al litro
          io continuo a spendere uguale, cioè niente.

          io posso decidere, tu no.

          chi è libero?

      • quando avranno ricoperto pure i monumenti di fotovoltaico, come faranno a vendere il turismo del “belpaese”? non è dato sapere.. verranno ad ammirare le distese di pannelli, le vedute aeree di agrivoltaico piuttosto che città d’arte e paesini/borghi patrimonio dell’unesco.
        così va il mondo elettrico: la loro priorità va a scapito delle priorità altrui..
        si evince dalle risposte che ti sono state date

        • “la loro priorità”: dunque l’energia elettrica viene utilizzata soltanto per le auto elettriche?
          Ma allora perchè 15 anni fa in Italia si consumavano 330 Terawatt di energia, dato che non c’erano elettriche? Me lo spieghi ernesto, per favore, che non ci arrivo?

        • Se Lei vuole stare al buio CONTENTO LEI CONTENTI TUTTI.

          Io voto per mettere il FV su qualunque cosa sia rivolta a Sud/Sud-est. A lei NON piace basta xhe poi non ci mostra la bolletta dicendo che non c’è la fa a pagarla.

          Perché io oggi, doccia, lavastoviglie ieri due lavatrici e due asciugatrici.
          Consumo al contatore ZERO KWh…

          La scelta é libera ma ognuno ê giusto che se ne assuma la responsabilità.
          Perché 21mld ogni tre mesi NON si possono pagare e non si pagheranno infatti gli atti cambieranno dal 30 Marzo.

          Per cui diamoci una regolata che il tempo de capricci é finito ora si fa sul serio ed il peggio é avanti, all’inverno 2023/2024

        • quante baggianate, Ernesto, quante baggianate dal punto di vista tecnico.

          se n’è parlato parlato e riparlato anche qui su Vaielettrico, quanta superficie ideale servirebbe.

          quante baggianate, Ernesto, quante baggianate che ti bevi

        • e le truppe camteslate sono arrivate..

          guido: “loro” perché solo qui è ASSOLUTAMENTE necessario fare tutto entro agosto altrimenti la terra sparirà, il condizionatore e la pace, il buio ecc..
          il restante mondo prosegue con ritmi sostenibili da TUTTI verso l’obbiettivo de-carbonizzazione.
          ps: ti è mai venuto il dubbio che l’aumento del bisogno sia dovuto all’aumento della popolazione (a livello mondiale)?

          ilariovs: da quello che leggo nei tuo commenti, sei del sud.
          “LO STATO DEVE” è tipico del meridione.. comunque sia, mi spieghi cosa ci stanno a fare decine di compagnie elettriche se poi deve essere il governo ad installare tutto?
          se tesla avesse fatto pure i mattoni fv, si dovrebbero abbattere tutte le case e ricostruirle? e ammettendo di fare come dici, chi paga?

          mario milanesio: che dire? chi sa fa, chi non sa insegna..

          comunque, cosa non avete capito di BELPAESE?

          • “perché solo qui è ASSOLUTAMENTE necessario fare tutto entro agosto altrimenti la terra sparirà, il condizionatore e la pace, il buio ecc.”

            Purtroppo solo qui. Purtroppo là fuori, nella terra degli ernesti, chissenefrega se per i nostri nipoti la nuova forma di ricchezza sarà potersi permettere il condizionatore per sopportare i 42° e se Venezia sarà un parco archeologico subacqueo.

            BELPAESE è chiarissimo. E il BENALTRISMO ti è altrettanto chiaro?

          • Ernesto TU sei un altro del libbbeeeeroooo mercato? ahahahahahaha
            I 345€/megawattora NON ti sono bastatati.

            E allora paga e contento te contenti tutti.

      • Acquistare energia solo da produttori che certifichino provenienza 100% rinnovabile potrebbe essere un buon punto di partenza.
        Aderire a comunità di sviluppo e produzione di energie rinnovabili, come per esempio ènostra https://www.enostra.it/la-nostra-energia/impianti-enostra/
        Insomma, incentivare l’installazione di impianti per la produzione di energie rinnovabili, eolica e fotovoltaica in primis.
        Non aspettare che qualcun altro faccia qualcosa.
        Diamoci una mossa, in fondo 𝙖𝙞𝙪𝙩𝙖𝙩𝙞 𝙘𝙝𝙚 𝘿𝙞𝙤 𝙩’𝙖𝙞𝙪𝙩𝙖

Rispondi