Michelin e-Primacy, test 10.042 km. Abbiamo già parlato di questo pneumatico estivo che, pur non nascendo per i veicoli elettrici, risulta quello con la miglior resistenza al rotolamento. L’abbiamo provato, nella misura 215/50 R19, su una Volkswagen ID.3: 10.042 km, su strade urbane, extraurbane e autostrada.
Michelin e-Primacy: lunga durata e consumi ridotti
Il nostro test non è stato una prova come quelle degli enti certificatori, ma una prova di lungo termine sul campo. Cominciamo con il dire che, dopo 10.042 km percorsi, i pneumatici hanno ancora 7 mm di battistrada all’anteriore e 6 mm al posteriore. Quindi, se consideriamo che il battistrada da nuovo misura 8 mm, la durata stimata dei pneumatici (con questo tipo di utilizzo) risulterebbe essere persino superiore a quella stimata dal costruttore (30.000 km).
Pneumatico nuovo (0 km) – Anteriori 8 mm – Posteriori 8 mm
Dopo la 1° stagione (10.000 km) Anteriori 7 mm – Posteriori 6 mm
Dopo la 2° stagione (e prima inversione) (20.000 km) Anteriori 5 mm – Posteriori 5 mm
Dopo la 3° stagione (e seconda inversione) (30.000 km)Anteriori 4 mm – Posteriori 3 mm
Dopo la 4° stagione e terza inversione (40.000 km) Anteriori 2 mm -Posteriori 2
La media dei consumi di energia rilevata sul totale di 10.042 km percorsi (più o meno equamente divisi tra autostrada, 50%, e strade urbane e extraurbane, il restante 50%) è stata di 16,3 kWh/100km. Per un’autonomia media con una carica completa di oltre 350 km. Quindi circa il 15% in meno di quanto “promesso” dai dati di omologazione nel ciclo WLTP. Questi km sono stati percorsi tra aprile e settembre 2020 con temperature comprese tra 14 e 34 gradi e con un massimo di due persone a bordo.
Michelin e-Primacy: test in carovana per approfondire
Primo percorso misto/ Riva del Garda (TN) – Bolzano
Ecco come è andata. Partenza da Riva del Garda alle 09.12 del mattino, con una temperatura esterna di 26 gradi. Riva del Garda – Bolzano, via Sarche. 93 km su un percorso misto di strade extraurbane e autostrada. Volkswagen ID.3 1st equipaggiata con pneumatici Continental EcoContact 6 è partita con un SOC del 94% ed è arrivata a Bolzano con un SOC residuo del 63%. Il suo consumo è stato quindi di 17,98 kWh. Volkswagen ID.3 1st equipaggiata con pneumatici Michelin e-Primacy è partita da Riva del Garda con un SOC del 100% ed è arrivata a Bolzano con un livello di carica del 71%. Il consumo è stato quindi 16,82 kWh, cioè ben il 6,4% in meno rispetto a quello della prima auto.
In autostrada consumi ridotti di almeno il 4%
Abbiamo deciso di provare a rilevare il consumo sulle due auto in un percorso autostradale affrontato a 90, 120 e 130 km/h. In una giornata dalla temperatura ormai quasi autunnale di inizio ottobre, con una temperatura di 24 gradi, abbiamo azzerato i contatori delle auto e abbiamo imboccato l’autostrada A22 all’altezza di Rovereto Sud in direzione sud. 96% il SOC iniziale per l’ID.3 equipaggiata con pneumatici Continental EcoContact 6, 92% il SOC iniziale per l’ID.3 equipaggiata con pneumatici Michelin e.Primacy.
A 130 km/h consumi più bassi del 4,4%
Abbiamo percorso i primi 68 km alla velocità impostata di 90 km/h. Siamo usciti al casello di Verona Sud e una volta fermi abbiamo rilevato lo stato di carica. L’auto con pneumatici Continental ha completato il percorso di 69 km con un SOC del 73%. Consumando quindi 13,34 kWh. Quella con pneumatici Michelin e.Primacy ha completato il percorso con un SOC residuo del 70%. Consumando quindi 12,76 kWh. Circa il 4,5% in meno. Da Verona Sud siamo ripartiti quindi alla volta di Mantova. Velocità impostata sul cruise control questa volta: 120 km/h. Usciti al casello di Mantova Sud, dopo 68 km percorsi, il SOC residuo era del 48% sull’auto equipaggiata con pneumatici Continental EcoContact 6 (14,5 i kWh consumati) e del 46% su quella equipaggiata con pneumatici Michelin e.Primacy (13,92 kWh il consumo). Il 4% in meno. Sull’ultima tratta abbiamo impostato il cruise control a 130 km/h e siamo ripartiti questa volta in direzione nord. Obiettivo raggiungere nuovamente l’uscita di Rovereto Sud. La temperatura nel frattempo è salita fin quasi a 30 gradi costringendo il climatizzatore agli straordinari. Lo stato di carica di entrambe le auto all’arrivo era del 3% (26,1 kWh consumati quindi per l’auto equipaggiata con pneumatici Continental EcoContact 6 e 24,94 kWh per quella con Michelin e.Primacy). 4,4% di consumi in meno per l’auto equipaggiata con pneumatici Michelin e.Primacy.
Michelin e-Primacy/ Considerazioni finali del test
Per quanto, come detto, il nostro test non abbia le caratteristiche per essere considerato un test scientifico, quanto da noi rilevato sembrerebbe mostrare un vantaggio tangibile in termini di efficienza energetica per questo pneumatico rispetto alla concorrenza. Certo, non abbiamo confrontato e.Primacy con tutti i concorrenti premium sul mercato e non escludiamo che tale vantaggio di efficienza possa essere più o meno elevato in base alla bontà degli altri prodotti. Ma Continental EcoContact 6 è sicuramente tutt’ora tra i migliori pneumatici sulla piazza. E un consumo ridotto del 4% (minimo) significa estendere l’autonomia dell’auto, alla media di 16,3 kWh/100km, di ben 14 km.
Ma quindi, quanto possiamo risparmiare?
Quanto possiamo risparmiare? Gli pneumatici Michelin e-Primacy hanno generalmente un costo di circa 10% superiore rispetto alla media dei concorrenti premium. Sembrano avere una durata chilometrica molto elevata (e difficilmente pareggiabile). Nella misura adatta all’auto del test (Volkswagen ID.3), un treno di pneumatici ha in questo momento un costo di circa 50,00 Euro superiore a quello della concorrenza. Ma il risparmio che sembrano garantire in termini di energia utilizzata è pari ad almeno 0,68 kWh/100km. Se immaginiamo di ricaricare la nostra auto sempre a casa, al costo di 0,20 Euro/kWh, il risparmio procurato dal minor consumo appianerebbe la maggior spesa dopo 36.764 km. In questo caso, di fatto non avremo alcun risparmio. Visto che si tratterebbe sostanzialmente del fine vita del nostro treno di pneumatici. Ma avremmo comunque avuto, a pari costo, un vantaggio in termini di autonomia effettiva, a ogni ricarica.
Immaginiamo invece che il nostro costo medio della ricarica sia superiore (se effettuiamo ad esempio anche molte ricariche FAST) e si attesti ad esempio attorno a 0,30 Euro/kWh. In questo caso il punto di pareggio lo avremmo a 24.390 km. Poco più di metà vita del nostro treno di pneumatici!
Ora, con tutti i benefici del dubbio e dell’errore, vi abbiamo presentato i nostri dati così come sono stati raccolti e rielaborati. Con l’obiettivo primario di uno spunto di riflessione su quanto anche uno pneumatico possa avere un ruolo nel raggiungimento di quello che dovrebbe essere il nostro obiettivo comune: una mobilità con la maggior efficienza possibile. A voi il resto delle considerazioni.