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Maurizio e la Citroen e-C4 in panne, atto secondo

La Citroen e e-C4 usata per i test di ricarica nel garage del nostro lettore.

Maurizio e la sua Citroen e-C4 in panne, ferma ormai da un mese: ecco un aggiornamento fornito dal diretto interessato. Ovviamente siamo a disposizione per pubblicare il punto di vista della Casa francese, se vorrà inviarcelo. E non intendiamo, sulla base di un singolo caso, dare giudizi negativi su un modello. Resta il fatto che, come dimostrato anche con auto di altre marche, le elettriche si guastano meno, ma quando succede ripararle diventa complicato.

Maurizio e la Citroen: ricarichi e il sistema va in allarme

                           di Maurizio Campedelli

“Salve a tutti sono Maurizio, quello della C4E della provincia di Modena e vi aggiorno sul mio caso. Il 19 maggio vengo contattato dalla Concessionaria in quanto il tecnico inviato da Citroen vuole venire a testare la mia macchina con i suoi strumenti e con la mia wall box. Cosa chiesta da me a Febbraio, quando avvenne il primo problema. Il tecnico, molto preparato, si collega e, dopo un’ora di ricarica, il “sistema va il allarme”, nel senso che si interrompe la ricarica. Viene ricontrollato tutto e si far ripartire la ricarica“. 

Dopo una mezz’ora, si ripresenta di nuovo il problema. I lavori vengono interrotti per l’oscurità (siamo nel mio garage di casa e sono le ore 20.00 circa), e i tecnici (ce n’è uno anche della Concessionaria), ripartono dicendomi che l’indomani mi avrebbero fatto sapere se riuscivano a trovare una C4E 11kW uguale alla mia“.

Maurizio e la Citroen: o risolvi o mi cambi l’auto

Il giorno dopo vengo chiamato alle 10.00 (ero al lavoro), per chiedermi se era possibile rifare i test con una vettura uguale alla mia che avevano trovato. Ovviamente dò la mia disponibilità e facciamo le prove : la macchina si ricarica. Arriva mezzogiorno e si va a mangiare: i due tecnici ne approfittano per andare a pranzo e fare un giro per scaricare la batteria. Alle 14 circa ritornano e si riprende la ricarica: funziona nuovamente e la macchina si ricarica. Ci sono miliardi di spiegazioni tecniche ma, dalla prova e controprova, è abbastanza facile e logico capire che il problema è nella mia macchina. Il Tecnico mi dice che ci rivedremo con altri strumenti per analizzare la MIA WALL BOX che peraltro è la stessa che Citroen offre con la C4E. Replico che la Citroen non può più utilizzare il mio garage e la mia auto per fare ricerca e sviluppo sulle auto elettriche!. Possono venire quanto vogliono, ma dandomi un’auto uguale alla mia, che però si ricarichi come quella che hanno portato oggi. La mia se la devono tenere.

Il concessionario si attiene a qual che dice la Citroen

La mia storia sta assumendo colorazioni a dir poco fantascientifiche. A mente rilassata, ho proposto al tecnico. ma di mia iniziativa, di parlare con Citroen e di farmi avere una vettura stampa come la mia. Tutti sanno che le Case auto hanno vetture che dedicano alle prove per i giornali e per le personalità. E mi risulta difficilissimo credere che Citroen non ne abbia una da dare a un cliente che sta facendo da cavia. Io l’auto l’ho pagata tutta. Vi terrò aggiornati su questa storia, che sinceramente, ha dell’inverosimile. Ho chiesto ad alta voce sia alla Concessionaria (storica di Bologna per marchi prestigiosi e per famiglia), di chiedere il cambio della vettura. Ma loro si trincerano dietro alla frase: “dobbiamo fare quello che dice la casa madre”, ovvero nulla“.


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