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Massimo Nordio di VW: “Servono ricariche ad alta potenza”

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Massimo Nordio insiste: serve una rete capillare di ricariche HPC, per i viaggi lunghi.

Massimo Nordio di Volkswagen insiste: servono ricariche ad alta potenza. In un articolo* il n.1 del gruppo tedesco in Italia spiega l’importanza delle HPC.  

                                  di Massimo Nordio

“Molte persone mi chiedono perché insista a ribadire, in ogni occasione, l’importanza della ricarica ad alta potenza(o HPC, High Power Charging). Credo che la risposta migliore sia portare degli esempi concreti“.

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Massimo Nordio, ad di VW Group Italia.

Massimo Nordio: faccio spesso Verona-Roma e in autostrada…

Ho già spiegato il mio punto di vista di utente abituato a viaggiare in full-electric da parecchio tempo. E lo confermo: per molti l’e-mobility è già matura per l’uso quotidiano, ma in alcuni casi è necessaria della programmazione. Con una maggior, e più capillare, diffusione della rete di ricarica HPC questa necessità si ridurrà sensibilmente, rendendo la user experience sempre più semplice e piacevole. L’esempio più immediato è lo spostamento sulle lunghe distanze: oggi, prima di mettermi in viaggio, devo considerare una o più soste per il rifornimento e verificare la presenza di punti di ricarica lungo il tragitto. Nulla di particolarmente impegnativo, secondo la mia esperienza personale (viaggio spesso tra Verona e Roma). Ma, evidentemente, se i punti di ricarica HPC fossero disponibili nelle aree di servizio autostradali, non dovrei più programmare la sosta. E, nella maggior parte dei casi, uscire dall’autostrada per ricaricare: potrei fermarmi in qualsiasi momento.

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“Le HPC costano, ma la ricarica diventa un altro film”

Ci sono poi persone che vorrebbero comprare un’auto elettrica, ma non lo fanno, per una motivazione molto semplice e per nulla banale. Non hanno la possibilità di installare una wall-box o una colonnina condominiale e ricaricare così l’auto a casa. Io mi trovo nella stessa situazione. Per il rifornimento, in questi casi, l’unica opzione è la rete pubblica, ma anche potendo disporre di colonnine quick o fast, i tempi sono piuttosto lunghi. Con l’HPC, o ricarica ultrafast, i tempi si riducono notevolmente e il film cambia completamente. E ancora: se decidessi di mettermi in viaggio all’ultimo minuto ma avessi la batteria scarica, non potrei partire se non dopo qualche ora. Con la ricarica HPC, la questione non si pone: in pochi minuti posso ricaricare e mettermi subito al volante.  Un’ultima osservazione, sui costi. Al momento, per l’HPC sono più alti rispetto a quelli per la ricarica domestica. Ma sono certo che anche in questo caso, con gli sforzi congiunti di tutti i player coinvolti, si arriverà a una soluzione intelligente e conveniente.

—  Fai viaggi lunghi? Come si affronta una trasferta di 600 km con un’auto elettrica? Guarda il VIDEO  — 

* L’intervento di Nordio è tratto dal sito Mo.Do

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