Londra: stop agli incentivi per l’acquisto alle auto elettriche. Il governo britannico ha interrotto con effetto immediato il suo programma di bonus.
Londra: il mercato ormai è maturo, non servono aiuti
Restano in vigore gli incentivi per furgoni, taxi e moto elettrici. Mentre per le auto gli aiuti finiscono qui, salvo che per gli acquisti effettuati nei due giorni precedenti l’annuncio e per le pratiche già inoltrate nelle settimane scorse. La decisione è arrivata a sorpresa, ma è l’epilogo di una strategia che ha visto il governo di Boris Johnson ridimensionare a più riprese il programma di incentivi. La convinzione è che il mercato della auto elettriche sia ormai maturo e non più bisognoso di un accompagnamento a suon di bonus. Recentemente l’erogazione era stata limitata alle sole auto elettriche fino a un prezzo di 32.000 sterline, con un bonus di 1.500. E in effetti il governo si è giustificato spiegando che i successivi tagli alle sovvenzioni e al numero di modelli ammessi non hanno avuto “alcun impatto sulle vendite, in rapido aumento. Nè sulla gamma di modelli, in costante crescita”.
Londra conferma i bonus per furgoni, taxi e moto elettrici
Come si diceva, il governo inglese ha impegnato 300 milioni di sterline per l’acquisto di furgoni, taxi e moto elettrici. Ci si aspettava un aumento dei bonus per espandere l’infrastruttura di ricarica, che però non è arrivato. “Il governo continua a investire importi record nella transizione ai veicoli elettrici. Con 2,5 miliardi di sterline iniettati dal 2020. E ha fissato le date più ambiziose per l’eliminazione graduale delle vendite di nuovi diesel e benzina di qualsiasi grande Paese“, afferma Trudy Harrison, Segretario di Stato ai Trasporti. “Ma i finanziamenti del governo devono sempre essere investiti dove hanno il maggiore impatto“. Tanto più che sul sito del governo si ricorda che “i conducenti di auto elettriche continuano a beneficiare di generosi vantaggi. Tra cui zero tasse di circolazione e aliquote favorevoli per le auto aziendali, che possono far risparmiare ai conducenti oltre £ 2.000 all’anno“.
E in Italia? Il bonus c’è, ma così è un flop
In Italia la situazione è ben diversa da quella inglese. Il mercato dell’elettrico è lontano dall’avere raggiunto una sua maturità, con una quota del 3,7%, un terzo del Regno Unito e anche di Germania e Francia. Né gli incentivi, per così come sono stati congegnati, stanno riuscendo a modificare questo trend. Sono state escluse le società, che hanno sempre rappresentato due terzi degli acquisti, una decisione che non verrà rivista prima del 2023. E il timore che la scarsa disponibilità di auto non permetta di avere la consegna entro i 180 giorni previsti dalla norma sta frenando sia concessionari che potenziali acquirenti. Un flop che ci continua a relegare a fanalino di coda tra i grandi mercati europei, sempre sull’altare della “neutralità tecnologica” sbandierata dal duo Giorgetti-Cingolani.