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La società sostenibile? E’ quella a 2.000 watt

In un’ ipotetica e futura società sostenibile, ciascun abitante della Terrà potrà disporre di una quota di energia giornaliera pari a 2000 watt. Il calcolo, seppur grossolano, l’ha fatto Svizzera Energia, un progetto speciale della Federazione elvetica per sviluppare l’utilizzo consapevole delle risorse energetiche. Cosa significa per i nostri attuali stili di vità? Molto, ma non tanto da dire che è impossiible.

Non bastano investimenti, leggi e i divieti

La premessa è che non raggiungeremo gli obiettivi climatici fissati a Parigi (emissioni zero nel 2050) se gli sforzi non saranno giusti, equi e condivisi. Se cioè l’eneregia disponibile sul Pianeta non sarà distribuita e utilizzata in egual misura da ogni essere umano vivente.

Non saranno sufficienti leggi e divieti nè colossali investimenti in nuove tecnologie di produzione da fonti rinnovabili e stoccaggi di energia. In altre parole non ci salveremo soltanto con le decisioni piovute dall’alto, ma ciascuno di noi dovrà decarbonizzare la propria vita nei comportamenti quotidiani: mangiare meno carne, guidare di meno, viaggiare di meno, elettrificare la casa e l’auto, non sprecare energia.

La sfida dei comportamenti individuali

I nuovi comportamenti possono essere vissuti come un’imposizione che contrasta con i nostri desideri e le nostre abitudini, ma anche come una realizzazione, un atto etestico, quasi una performance artistica. Un pò come intraprendere una dieta e ogni giorno verificare, con soddisfazione, che la bilancia ci dà soddisfazione.

Tenenedo anhe presente che ciò che per noi popoli ricchi può essere un sacrificio, per la stragrande maggioranza degli abitanti del Pianeta rappresenterebbe l’affrancemento dalla povertà energetica, dalla fame e dalla necessità di emigrare.

 

Svizzera Energia ha concretizzato questo “sogno” creando la Società dei 2.000 watt, con sede a Zurigo e Basilea. La Società dei 2000 watt ha effettuato il calcolo “alla svizzera”, schematico ma ineccepibile, di quello che dovrebbe e potrebbe essere un accesso sostenibile, equo e condiviso all’energia. L’ ha fatto dividendo tutta l’energia disponibile per il numero di esseri umani vivi. La quantità giornaliera per ogni abitante risulta così ammontare a circa 2.000 watt. Oggi gli europei utilizzano in media circa 6.000 watt a persona; i cinesi, 1.500; i bengalesi, 300; gli americani, 12.000.

Sorpresa: con 2000 watt non si sta così male

Come sarebbe vivere con 2.000 watt e quindi utilizzare solo la tua giusta quota? Gli svizzeri che l’hanno provato hanno scoperto che non è male.

Non hanno subìto grandi privazioni e riferiscono della soddisfazioni extra di vivere non solo virtuosamente, ma anche con stile. La vita quotidiana è diventata una realizzazione, un atto estetico, come la performance art.

Il manifesto della Società a 2000 Watt

Il «Concetto guida per la Società a 2000 watt» illustra come interpretare, mettere a bilancio, monitorare e perseguire gli attuali obiettivi di politica energetica e climatica. Qui sotto il «Poster saldo netto pari a zero»

Nel «poster saldo netto pari a zero» tutti gli obiettivi a colpo d’occhio.

I 14 principi base per vivere a 2000 Watt

Utilizzare le risorse energetiche rinnovabili all’insegna  della sostenibilità, dell’efficienza e della sobrietà, ossia con una certa parsimonia.

-Prevedere la produzione di energia rinnovabile in tutti gli edifici.

-Definire ora la strategia per il futuro delle infrastrutture del gas esistenti: reti residue per l’impiego di gas rinnovabili al posto di quello naturale nei settori
industria e mobilità e dismissione e smantellamento delle infrastrutture esistenti per la fornitura di calore da energie fossili in città e comuni. Orientare di conseguenza la pianificazione energetica su sistemi termici a energia rinnovabile.

Non installare più riscaldamenti a energia fossile, né sostituirli con altri nuovi dello stesso tipo.

-Sfruttare il potenziale locale di calore rinnovabile. Coordinare dal profilo territoriale e a livello regionale e sovraregionale le infrastrutture energetiche.

Combustibili e carburanti rinnovabili e alternativi (idrogeno, biogas/prodotti power-to-x) saranno disponibili in quantità limitate anche nel 2050. A lungo termine il loro utilizzo va quindi previsto solo per scopi specifici, come processi ad alta temperatura nell’industria, traffico pesante, aviazione, navigazione ed eventualmente stoccaggio stagionale dell’elettricità.

-Utilizzare esclusivamente elettricità proveniente al 100% da fonti energetiche rinnovabili. Anche l’energia nucleare non è così più un’opzione.

-Prestare attenzione all’impronta del CO2 delle tecnologie e dei prodotti utilizzati. Ridurre le emissioni (grigie) dovute alla costruzione e allo smaltimento degli impianti di produzione di energia.

Ridurre le distanze di tragitto e, per quanto possibile, spostarsi a piedi, in bicicletta o con i mezzi di trasporto pubblici. Trasferire il restante traffico motorizzato verso veicoli leggeri ed elettrici e/o ad energia rinnovabile.

Evitare i voli.

-Ridurre al minimo le emissioni dovute al consumo, in particolare le emissioni generate nel ciclo di vita di beni e servizi. Effettuare investimenti finanziari clima-neutrali.

-Acquistare innanzitutto alimenti della regione, di stagione e vegetali. Evitare lo spreco di cibo.

-Nei progetti di costruzione considerare e ridurre al minimo anche le emissioni di gas serra dovute alla produzione dei materiali da costruzione.

Monitoraggio: sorvegliare il raggiungimento degli obiettivi. Agire di conseguenza in caso di mancato raggiungimento.

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