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La resa di Toyota all’elettrico non è senza condizioni

C'ERAVAMO TANTO ODIATI / Akio Toyoda illustra la gamma elettrica in arrivo.

La resa di Toyota all’elettrico sta facendo parlare il mondo. Il costruttore che più aveva denigrato le auto a batterie annuncia 30 nuove EV entro il 2030. Ma…

La resa di Toyota, ma l’idrogeno non si abbandona

Un’altra immagine di Akio Toyoda con i tanti modelli elettrici Toyota e Lexus in arrivo.

Si tratta di un’inversione a U spettacolare rispetto a quanto affermato a più riprese dal n.1 Akio Toyoda. Un ostracismo all’elettrico accompagnato da un’intensa attività di lobby  contro le auto a batterie. Tuttavia Toyota si piega, ma non si spezza. Nell’annunciare questa offensiva nell’elettrico, precisa che non ci sarà alcun abbandono dell’idrogeno, nonostante le vendite molto deludenti: “Attualmente, la situazione energetica varia molto da regione a regione. Proprio questo è il motivo per cui Toyota si impegna a fornire una gamma diversificata di opzioni a emissioni zero. Per soddisfare qualsiasi esigenza in ogni Paese. Non siamo noi, ma i mercati locali e i nostri clienti a decidere quali opzioni scegliere”. La parola d’ordine è: flessibilità: “Per quale motivo cerchiamo di mantenere tante opzioni ? Come gestione aziendale, si potrebbe ritenere più efficiente concentrarsi su meno scelte“, spiega Toyoda. “Ma adattarsi rapidamente ai cambiamenti in futuro sarà più importante che cercare di prevederlo il futuro, che è incerto“.

La Bz4X, prima Toyota elettrica: solo l’antipasto di una grande gamma.

La resa di Toyota: focus più sull’efficienza che sull’autonomia

Ma veniamo ai progetti di Toyota e del marchio premium del colosso giapponese, Lexus. Quest’ultimo prevede di avere solo elettriche in gamma in Europa, Nord America e Cina dal 2030 e in tutto il mondo dal 2035. In Europa, il marchio Toyota prevede anche di vendere solo modelli a zero emissioni dal 2035 , in linea con gli obiettivi UE . La serie bZ verrà ampliata, dopo il lancio del primo modello, il Suv bZ4X recentemente presentato. Toyoda ha mostrato alcuni concept  ormai prossimi alla produzione, probabilmente nel 2023. Si tratta di un SUV più piccolo, di una berlina di medie dimensioni e un grande SUV con tre file di sedili. Con particolare attenzione all’efficienza. “Più batterie aggiungi per estendere l’autonomia, più grande, pesante e costoso diventa un veicolo“, ha spiegato il presidente. Per il piccolo SUV, l’azienda giapponese punta a un consumo di 125 Wh/km, ovvero 12,5 kWh/100 km.

Si punta su Lexus e batterie allo stato solido

La gamma elettrica Toyota in arrivo comprende anche pick-up, furgoni, van a guida autonoma…

Quanto alla Lexus, dopo lo scarso successo del primo modello, la UX, la prossima elettrica sarà la RZ, un crossover. Ma in arrivo ci sono anche una berlina elettrica e un’auto sportiva. La berlina, in particolare, avrebbe un’autonomia di circa 700 km. A medio termine la barra è sulle batterie allo stato solido, una soluzione tecnologica nella quale il gruppo vorrebbe arrivare per primo tra i grandi costruttori. Toyota già  ha preceduto tutti nel creare  una consociata che si occupi solo di batterie (nel 1996), con un’azienda  poi confluita nella joint-venture Prime Earth EV Energy. Da allora ha prodotto più di 19 milioni di batterie. “Crediamo che l’esperienza accumulata sia una risorsa che ci dà un vantaggio competitivo“, dicono adesso i dirigenti del colosso giapponese. Ma resta da vedere se il successo riscosso con l’ibrido sarà replicabile anche nell’elettrico puro.

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