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La moto elettrica non è divertente? Falso, la mia Zero SR…

Terza testimonianza della serie “La parola ai lettori: vi racconto la mia moto elettrica”. Ce la manda Tiziano Fasolini, fleet manager di un grande gruppo internazionale che già conosciamo per il suo racconto di un viaggio in Galizia a bordo di una Hyundai Ioniq 5 (leggi). Da un anno possiede una Zero SR, con cui copre la distanza casa-lavoro, senza rinunciare a quache scampagnata nel weekend. Ricordiamo ai lettori che possono inviarci il resoconto della loro esperienza in moto o scooter elettrici scrivendo a info@vaielettrico.it.

                                             Di Tiziano Fasolini

Casco in testa, ben allacciato, luci accese anche di giorno, stacca la spina e…via come un fulmine!!!

Eccovi la mia esperienza con la Zero SR.

Ho acquistato la mia Zero SR modello 2021 (14.4 kw) a fine 2020 e, dopo qualche “travaglio” nell’immatricolazione dovuto a ritardi in motorizzazione – dove sembra che le moto non prodotte in UE abbiano tempi di immatricolazione più lunghi – a Febbraio 2021 mi viene consegnata. Dopo qualche periodo di “conoscenza reciproca” ho iniziato ad apprezzare a pieno le caratteristiche tecniche di questo incredibile mezzo.

Niente ansia da autonomia con 200 km reali

La batteria ha una durata effettiva di 200 km in ciclo misto, con andatura regolare rispettando i limiti. In città vi assicuro che la durata è talmente alta che farete in tempo a dimenticarvi come si ricarica, io ho visto la strumentazione arrivare a 300 km in modalità ECO.

Tiziano Fasolini e la compagna Karin

Tre mappature selezionabili dal manubrio tramite apposito tasto: ECO, CUSTOM, SPORT. La prima “taglia” in maniera sensibile la potenza ma garantendovi comunque prestazioni di non poco conto. La seconda è la modalità che personalmente preferisco perché, grazie all’app Zero, avete la possibilità di personalizzare da smartphone le prestazioni andando a scegliere quanta coppia deve erogare, la velocità massima, il livello di rigenerazione (e quindi di frenata rigenerativa) ecc.

 

Modalità SPORT: attaccatevi bene!!! Vi assicuro che le emozioni sono forti.

Utilizzo la mia Zero principalmente per la tratta casa-lavoro (60 km tra andata e ritorno) ma non rinuncio anche a giri un po’ più ampi. Spesso arrivo a percorrere un totale di 80/100 km godendomi il senso di libertà e silenzio che regala questo mezzo, unito alla bellezza della natura della zona dove vivo.

Costa acquistarla, ma poi si viaggia quasi gratis

Nel 2021 ho percorso circa 5.000 km non spendendo nulla di energia perché ricarico a casa con fotovoltaico + accumulo (con una moto termica avrei speso circa € 400 di carburante).

Assicurazione (RCA; infortuni conducente e soccorso stradale): € 200 cifra da scooter e non sicuramente da moto. Niente bollo (in Lombardia a vita, per ora). L’unica spesa sostenuta sul mezzo è stata di € 80 per il tagliando di controllo a 2.000 km (eventuale serraggio bulloneria + cinghia di trazione in carbonio).

Il prezzo di listino è importante: nel mio caso € 18.100 ma, grazie agli incentivi e ad uno sconto riservatomi dal concessionario, sono riuscito a pagarla decisamente meno: €12.600. Prezzo comunque ancora non di poco conto. Ma per un prodotto simile li vale tutti.

Non ho grandissime esperienze di moto. Da “sbarbatello” ho avuto un Fifty 50 con cui ho anche fatto qualche viaggio ben oltre il “paesello”. Ho avuto per un’estate una Kawasaky ER6N prestatami da un caro amico che mi ha permesso di fare l’esame per la patente della moto e poi…la conversione!

Facile da guidare, è come una bicicletta

Facile, ve lo assicuro. Il peso, 190 kg totali di cui 100 kg di batteria, è talmente posizionato in basso che i cambi di inclinazione/direzione sono facili come in bicicletta. L’assetto non troppo rigido ma deciso e “secco”, garantito da materiale di alta qualità, (Ohlins a stelo rovesciato) la rende anche confortevole, donando una sensazione di stabilità permanente anche con asfalto non perfetto e in piena curva. Le ruote, apparentemente “sottili” svolgono il loro compito alla perfezione (Pirelli Diablo II).

L’impianto frenante, soprattutto quello anteriore apparentemente “debole” alla vista perché con un solo disco, in realtà è potente e ben proporzionato al peso della moto e del suo driver (circa 85 kg).

La potenza di 71 CV dona a questo mezzo uno scatto e delle accelerazioni davvero da fulmine. Per questo modello è necessaria la patente della moto A2.

La mia personale impressione è stata quella di sentirmi a mio agio fin da subito e soprattutto sicuro.

Luci, ricarica, accessori: ecco cosa migliorare

A mio avviso però ci sono alcuni aspetti da migliorare:

I tempi di ricarica sono di circa 9 ore e 30 minuti se si è molto scarichi e collegati direttamente con la moto alla presa domestica. C’è la possibilità di dimezzare i tempi acquistando un caricatore aggiuntivo esterno che raddoppia la potenza di ricarica (optional a parte con un costo di oltre € 500).

Personalmente, per il momento non ne ho necessità dato l’ampio raggio coperto dall’autonomia della Zero SR ed il fatto che, comunque, durante la notte, sarebbe ferma almeno 8 ore.

Questo il mio giro test:
https://www.polarsteps.com/TizianoFasolini/4383240-zero-tour?s=6ab4a460-c977-4cce-9b93-6b5249d5bd2c

Totale di 110 Km con un consumo del 60% della batteria ma con un’andatura media di 70 Km/h

In definitiva un prodotto davvero eccellente, fatto bene, molto divertente e sicuro. Da migliorare un po’ la dotazione di serie e parte della componentistica, portandola in linea con lo spirito green con cui è nata.

Provatela e divertitevi, ma…casco ben allacciato, luci accese e…aggrappatevi sempre!!!

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