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La manovra Urso è riuscita: Italia ultima per EV vendute

Il tricolore della Fiat 500e brilla solo in Francia, in Italia vendite al lumicino.

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La manovra Urso è riuscita: annunciare sontuosi bonus per le EV, mai entrati in funzione,  anche in febbraio ha fatto del nostro il peggiore mercato d’Europa.

La manovra Urso: annunci maxi-incentivi, ma passano i mesi e…

I nuovi incentivi fino a 13.750 euro sono stati annunciati a fine dicembre, ma ancora oggi, fine marzo, non ce n’è traccia. E i costruttori cominciano a spazientirsi. Qualche giorno fa è stato il n.1 di Stellantis, Carlo Tavares, ad alzare la voce. . Seguito ora dall’Unione dei costruttori, Unrae, che per la verità da settimane e settimane ricorda “l’urgenza che venga finalmente emanato il DPCM per rendere operativo il nuovo schema incentivi. La cui attesa sta generando una paralisi del mercato delle elettriche e ibride plug-in”. Non è la sola richiesta al governo da parte dell’Unrae: “Auspichiamo una revisione della soglia di prezzo massimo per le autovetture con emissioni fino a 20 g/Km di CO2 che di fatto esclude gran parte dei modelli disponibili. Riducendo l’offerta, indebolendo la concorrenza e penalizzando la clientela, in particolare le aziende, che tendono ad acquistare vetture di segmento superiore”. Il limite di prezzo attualmente è a 35 mila euro più Iva.

Siamo al 3,4%, la Francia è al 18,1%, UK al 17,7%

Ma ecco le quote di mercato che certificano l’ultimo posto dell’Italia nella vendita di auto con la spina. Il nostro mercato ha chiuso febbraio al 6,5% complessivo (3,4% BEV e 3,1% PHEV). La Germania, nonostante la fine degli incentivi, è 19,3% (BEV al 12,6% e PHEV 6,7%). La Francia: 26,3% (BEV 18,1% e PHEV 8,2%). Il Regno Unito al 24,9% (BEV 17,7% e PHEV 7,2%). La Spagna all’11,5% (BEV 4,7% e PHEV 6,8%). Nel totale europeo, le auto ricaricabili toccano quota 20,5% (BEV 13,2% e PHEV 7,3%), in linea con febbraio 2023. Anche nel bimestre l’Italia si conferma maglia nera, con una quota del 5,7% (BEV al 2,7% e PHEV al 3,0%), contro il 20,1% della media europea: BEV al 12,5%  e PHEV al 7,6%. Riflessione finale: ogni governo è libero di decidere che cosa incentivare. Quel che non è serio è promettere un incentivo e poi tenerlo congelato per mesi, forse come leva di pressione nei tavoli aperti con Stellantis. E i consumatori? Di quelli se ne infischiano.

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