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Jeremy Clarkson contro le eBike: “Meglio un cavallo”

Jeremy Clarkson deride l’idea dell’esercito di dotare i militari di eBike e moto elettriche per muoversi silenziosamente sui campi di battaglia.

Parliamo di guerra. Di quella vera e di quella di posizione che si combatte sui social e nell’opinione pubblica. Una guerra ideologica che, come quella reale, ha i suoi generali. Tra questi sta di diritto anche Jeremy Clarkson. Il conduttore di The Grand Tour è da sempre ecologicamente poco empatico e spesso ha dimostrato che la sua visione del futuro non si spinge oltre il parabrezza che ha davanti.

Per ribadire il concetto, si è sentito all’altezza di esprimere la propria opinione anche su questioni militari. Da tempo numerosi eserciti si stanno dotando di eBike (o più spesso di dirt bike) da dispiegare nei campi di battaglia. Lo scopo è quello di raggiungere velocemente e silenziosamente le postazioni, colpire l’obiettivo e defilarsi con altrettanta rapidità. Nonostante la strategia si sia dimostrata incredibilmente efficace in Ucraina, Jeremy ha voluto criticare le scelte dell’esercito britannico.

Sulla questione ha dichiarato: “I capi della Difesa hanno annunciato che i soldati britannici potrebbero presto ricevere biciclette elettriche (o moto elettriche, NDR) in modo che possano avvicinarsi più silenziosamente (ed economicamente) che se fossero su un carro armato. Sì, ma hai mai provato ad andare in bicicletta sulla sabbia soffice? O in una palude? È impossibile”.

Jeremy pensa che chi dovrà pianificare un’operazione non terrà conto del terreno di battaglia e che non sia in grado di scegliere di volta in volta il veicolo più adeguato? Perché rifiutare che in alcuni contesti il veicolo più adeguato possa essere proprio una eBike o una piccola moto elettrica?

Posizione ancora meno perspicace emerge quando si parla del vantaggio di veicoli silenziosi in contesti bellici.“Se la furtività (e il risparmio) sono la considerazione principale, ho un’idea migliore. Perché non dare loro dei cavalli?”.

È ovvio che la ragione della critica non è la strategia militare di Sua Maestà, ma è piuttosto una guerra di posizione contro i veicoli elettrici. Fa tutto parte del personaggio ed essere provocatori è divertente e fa audience. Però fare ironia di questo tipo frena un cambiamento di mentalità necessario… un po’ come usare un carro armato su una ciclabile.

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