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Incentivo per la ricarica a casa: ci siamo?

(Credit foto: Dazie Technology).

Incentivo per la ricarica a casa. Molti lettori chiedono quando diventerà operativo il bonus approvato ad agosto e in attesa del decreto attuativo, Vaielettrico risponde. I vostri quesiti vanno inviati a info@vaielettrico.it

Incentivo per la ricarica a casa: parte o non parte? Stiamo aspettando da agosto…

Vorrei sapere per quale motivo il Mise ha pubblicato in Gazzetta Ufficiale il dpcm per gli incentivi colonnine 2022, ma non si sa nulla dei decreti attuativi. Voi avete notizie fresche? Oppure è la solita farsa all’italiana dettata dalla burocrazia? Perlomeno ci facciano sapere se ci sono oppure no, così uno si regola di conseguenza. Grazie“. Luciano Antonelli “Non so se sia il canale giusto, ma vorrei chiedervi dove sia finito il bonus colonnina di ricarica“. Simone Bonifacino – “Ho acquistato un’auto plug-in che arriverà in gennaio. Vorrei installare la wallbox entro il 31 dicembre (se ce la farò) per poi richiedere il bonus che prevede il rimborso fino all’80% della spesa (max. 1500€). Questo bonus a quanto mi risulta è stato pubblicato in Gazzetta, ma non c’è ancora il modo per richiedere il rimborso (un po’ come quello che è successo con il bonus bici). Ora gentilmente Vi chiedo, è corretto quanto sopra ??“. Alessandro Bortolato

Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy.

Ora il ministro promette di prorogarlo a tutto il 2023, ma la data di partenza…

Risposta. No, non è molto corretto, ma ormai è un’abitudine: si annuncia un nuovo incentivo, ma poi ci si scorda il decreto attuativo. Con il risultato di bloccare il mercato: nessuno compra più, in attesa che lo sconto statale diventi realmente operativo. È accaduto per il bonus da 7.500 euro per chi ha un ISEE entro i 30 mila e vuole comprare l’auto elettrica, entrato in vigore 3 mesi dopo la prima approvazione. E sta accadendo (ancora peggio) per il bonus per impianti di ricarica a casa. Adesso il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, in un’intervista a Repubblica ha detto: “Le case private e i condomini a breve potranno contare su un fondo di 40 milioni che assicurerà un’accelerazione alle infrastrutture. Viene riconosciuto un bonus pari all’80% per acquisto e posa, con un limite di 1.500 euro per richiedente. Il tetto di spesa è innalzato a 8mila euro in caso di parti comuni degli edifici condominiali. I fondi sono a valere sul 2022, ma è stata proposta una modifica del Dpcm di agosto per prorogare al 31 dicembre 2023 la possibilità di effettuare l’acquisto e l’installazione”. Ok, ministro, ma parliamo di una misura approvata ad agosto: vogliamo mettere l’ultima firmetta? Non è incredibile che si parli già di proroga, ancor prima dell’entrata in funzione di una norma?

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