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Incentivo per la ricarica a casa, che fine ha fatto?

Incentivo per la ricarica a casa, che fine ha fatto? Ce lo chiede Roberto, un lettore che vuole installare una wall-box con cui rifornire la sua Zoe. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i quesiti vanno inviati a info@vaielettrico.it.

Incentivo per la ricarica a casa: sarebbe un rimborso dell’80%, fino a 1.500 euro…

“Sono un vostro lettore, da poco più di un mese passato ad essere uno che “va elettrico”, avendo portato in famiglia una Renault Zoe nuova fiammante. In queste sei settimane ho ricaricato solo a colonnine pubbliche, qualche volta a pagamento, spesso sfruttando gli stalli dell’A22 appena fuori dal casello di Affi. Mi sto attrezzando per l’installazione in garage di una wallbox adeguata e a inizio agosto mi sono imbattuto in una notizia che mi ha solleticato l’interesse. Si parla di incentivi per colonnine di ricarica domestica, rimborsati all’80% fino a 1500 euroPurtroppo da allora non ci sono state altre notizie: se già operativo, se mancano dei passaggi legislativi, quando li faranno, modalità di richiesta ecc. ecc….Vorrei accedere a questi incentivi, ma la colonnina mi serve! Cosa  fare? Attendere ad installare, resistere e andare avanti coi punti di ricarica pubblici fino a che si sarà chiarito il tutto? O fare l’installazione, pagare con il solito metodo del bonifico tracciabile, farsi fare fattura con codice fiscale? Confidando che questo sarà il metodo che adotteranno per rimborsare chi, entro fine anno, fa questa spesa.. Roberto Svarca

Il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti.

L’annuncio il 5 agosto, ma ci risulta ancora tutto fermo

Risposta. A noi risulta che sia tutto fermo. Il 5 agosto il ministro Giancarlo Giorgetti  aveva annunciato l’arrivo di due nuovi bonus. Uno era legato appunto all’acquisto di ricariche domestiche, di potenza standard. “Il contributo”, informava il MISE, “è pari all’80% del prezzo di acquisto e posa in opera, nel limite massimo di 1.500 euro per richiedente e di 8.000 in ipotesi di posa in opera sulle parti comuni di edifici condominiali“. L’altro bonus riguarda l’innalzamento dell’incentivo per chi acquista un’auto elettrica e ha un reddito non superiore a 30 mila euro: con rottamazione 7.500 euro, 6.000 senza. La nota del Ministero si concludeva però con una precisazione: “Con successivi provvedimenti ministeriali verranno disciplinate le procedure per l’erogazione delle agevolazioni previste nei due Dpcm“. Tradotto dal burocratese: servono dei regolamenti attuativi di cui al momento non si ha ancora notizia. Purtroppo. Meglio aspettare, dunque.

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