Il sacco di Roma, seconda puntata (leggi la prima): Enel X ci fornisce i dati aggiornati sulle colonnine installate e quelle già attivate a marzo scorso. Quasi la metà risulta ancora in attesa di allaccio alla rete gestita da Areti (gruppo Acea), per lungaggini burocratiche legate alle autorizzazioni. I tempi della burocrazia bloccano l’attivazione di ben 5 colonnine su 6 già pronte per essere “accese” anche a Forte dei Marmi, lungo il Viale Europa, in zona Lungomare. Qui l’installazione è data giugno 2020: dieci mesi di attesa.
Nuovi cartelli, il Comune di Roma sotto tiro
Nella capitale, comunica Enel X, risultano installati la bellezza di 1.124 punti di ricarica, collocati in 590 stazioni, 36 delle quali fast in corrente continua e ad alta potenza. Ne funzionano però solo poco più della metà, cioè in tutto 664 che si trovano in 344 stazioni di ricarica (19 di queste fast). Ricapitolando: sono ancora in stand by per il mancato allaccio alla rete elettrica di Areti 460 punti di ricarica in 246 stazioni, 17 delle quali fast. Restano coperte da un sacco, il “sacco di Roma”, al quale via via si appuntano cartelli con lo scarica barile delle responsabilità.
Areti si giustifica: “Non è colpa nostra”
Areti si è giustificata sostenendo che per l’allaccio (ricordiamo: si tratta solo girare l’interruttore) servono autorizzazioni da parte del Comune e di altre istituzioni. Ma il gioco dell’oca delle autorizzazioni ogni operatore della ricarica l’ha già dovuto iniziare molto prima di aver aperto il cantiere. Non si capisce perchè non le possa ottenere tutte e subito. Iter così arzigogolati, infatti, rischiano di vanificare gli sforzi di chi investe milioni per adeguare in tempo reale le infrastrutture di ricarica all’esponenziale crescita delle vendite di veicoli elettrici. Restando a Roma, la sola Enel X ha installato 104 infrastrutture di ricarica nel 2018, 124 nel 2019, 189 nel 2020 (nonostante la pandemia). Nel breve arco del primo trimestre 2021 ne ha installate 47. Quando potranno uscire dal sacco ed erogare il primo elettrone agli automobilisti di Roma?
Sul Lungomare di Forte restano spente in 5 su 6
Occupazione abusiva di suolo pubblico? Macché
Qui è avvenuto infatti un pasticcio di altro tipo, appena risolto da un intervento del Giudice di Pace. L’iter autorizzativo è stato sospeso a causa di erronee contravvenzioni per occupazione abusiva del suolo pubblico. Ora le sanzioni sono state annullate e i lavori potranno essere completati appena otterranno le autorizzazioni per l’esecuzione degli scavi di collegamento alla rete. Nel frattempo, comunica Enel X, «sono in corso di sistemazione definitiva anche i vani contatori». «Non appena i permessi di scavo saranno accordati _ conclude l’azienda _ si procederà immediatamente all’attivazione delle infrastrutture di ricarica».
Nell’area provinciale di Lucca e Versilia saranno disponibili 112 punti di ricarica, così suddivisi: 11 a Forte dei Marmi, 54 a Lucca, 14 a Viareggio, 12 a Camaiore, 4 a Stazzema, 2 a Massarosa, Capannori e Altopascio.
Il piano infrastrutturale di Enel X prevede l’installazione di 28 mila punti di ricarica entro il 2022, distribuiti in modo capillare in tutta Italia. Al momento quelli già realizzati sono più di 12 mila. La strada da percorrere, quindi, è ancora lunga. Perciò Enel X rilancia l’appello alle istituzioni e ai privati perché «collaborino alla crescita della mobilità elettrica in Italia». Burocrazia permettendo.
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