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Il peggio della settimana (3) – Giordano in monopattino

Il peggio della settimana (3) – Che brutto spettacolo è stato vedere Mario Giordano che, nel suo talk-show su Retequattro, girava per lo studio in monopattino strepitando: “Ai monopattini, hanno detto gli incentivi ai monopattini…”.

Il peggio della settimana (3) Contro gli incentivi

L’Auditel ci dice che martedì 12 maggio erano un milione e 433 mila gli italiani sintonizzati su Fuori dal Coro, pari al 7.1% di share totale. Come antipasto del programma, hanno assistito all’intemerata del conduttore contro i poveri monopattini. Un modo per ridicolizzare gli incentivi per la mobilità leggera che il Governo avrebbe varato il giorno dopoincludendo bici, e-bike, monoruota ecc.

Urlare a squarciagola guardando dritto nella telecamera ormai è la specialità della casa e Giordano con questo singolare modo di comunicare acchiappa qualche punto di audience. Ma lui e tutti coloro che la pensano allo stesso modo sono figli di un’immagine dotata di questi mezzi di micromobilità. Sono fermi ai piccoli monopattini a spinta e alle bici che ci regalavano da piccoli. Non sanno che oggi questi mezzi, con motorini elettrici, possono percorrere decine di migliaia di km. E sono ormai diffusissimi in tutte le metropoli del mondo.  Quelli come Giordano dovrebbero anche spiegarci come si può organizzare la mobilità in città come Roma e Milano alla ripartenza. E come tamponare l’effetto sul traffico se gran parte di coloro che finora hanno usato treni locali, metro e bus decideranno di spostarsi in auto.

Giordano è “Fuori dal coro” o fuori dal vaso?

Nessuno vuole criminalizzare l’auto, ci mancherebbe. Ma le macchine occupano spazio e gli spazi nelle città andranno gestiti con sempre maggiore attenzione. Si dovrà fare posto ad attività commerciali come bar e ristoranti, che dovranno recuperare all’aperto quel che perderanno all’interno dei locali. Un concetto spiegato bene dall’assessore alla Mobilità del Comune di Milano, Marco Granelli, nel webinar che abbiamo organizzato con Motus-e (qui la pagina Facebook). Il concetto è: chi può evitare di usare l’auto, deve farlo.

Quel che ancora non si è capito è che se un certo numero di persone sceglie di spostarsi con mezzi alternativi, anche chi è costretto a usare l’auto si muove in modo più agevole. Si tratta di convivere nelle città, non di mettere in campo partiti dei ciclisti ( o dei monopattini) contro gli automobilisti. Tutti noi siamo a volte ciclisti e a volte automobilisti. Ergo: pensiamo che Giordano questa volta, con tutto il rispetto, l’abbia fatta fuori dal vaso, più che fuori dal coro. E meriti la palma de il peggio della settimana (3).

— Clicca qui per vedere i precedenti: il Triton, bestione elettrico da 1.000 km e il “tutti in auto” di Geronimo La Russa, presidente di Aci Milano (qui)

Il Suv americano Triton
Geronimo La Russa

 

 

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