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Il disastro dei bus a idrogeno di Sanremo insegnerà…?

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Il disastro dei bus a idrogeno di Sanremo insegnerà qualcosa? Speriamo di sì, almeno per evitare gli errori fatti nella città dei fiori sprecando 7,3 milioni.

L’articolo comparso poco più di un anno fa sul sito “Riviera Oggi”.

Il disastro dei bus a idrogeno: “Fallimento totale”

Premessa: non si può trarre sentenza definitive di condanna di una motorizzazione (in questo caso l’idrogeno) da un’esperienza finita male. Anche nell’elettrico si sono fatti errori e si sono sprecati soldi con scelte sbagliate. Ma ora che, grazie ai fondi del PNRR, ci si butta sull’idrogeno con flotte di autobus (Bologna) e stazioni di servizio (Milano-Serravalle), un’occhiata a quel che è successo in Liguria sarà bene darla. La segnalazione ci arriva come al solito da un lettore, Luca, che ringraziamo. E rimanda a un documentato articolo del sito Riviera Oggi dell’ottobre 2021. Già il titolo è significativo: “FALLIMENTO TOTALE – Bus a idrogeno di Rt, una vergogna senza fine“. Ecco quel che scriveva Jacopo Gugliotta:  “Che fine hanno fatto i tre bus a idrogeno costati alla collettività 7 milioni di euro? Due sono fermi da un anno e mezzo, attaccati h24 alla corrente come un malato terminale, un altro è del tutto andato. Non hanno retto 6 mesi sulle strade della provincia i mezzi acquistati dalla Riviera Trasporti (Rt)“.

Il sindaco di Milano Beppe Sala con un bus elettrico ATM.

Milano punta sull’elettrico, Bologna sull’idrogeno: chi avrà ragione?

Il progetto, ricorda il sito ligure, era stato cofinanziato dalla UE: 4 milioni a carico di Rt e 3,3 di Bruxelles. Che fine hanno fatto i tre bus? “Giacciono nel deposito di San Martino“, scriveva Gugliotta. “Fermi da così tanto tempo che gli pneumatici si sono quadratizzati. Dispersa in Valle Armea c’è invece l’altra parte del progetto europeo denominato High V.lo City: la stazione di rifornimento dell’idrogeno. Costruita in una zona difficile da raggiungere per una vettura normale, figuriamoci per delle corriere di 16 metri di lunghezza, come quelle a idrogeno della VanHoll“. Morale della favola: un progetto sulla carta lodevole si è risolto in un disastro economico. A fronte del quale, secondo il sito, è dovuta intervenire la Regione per evitare problemi finanziari seri a Rt. Ora però gli interrogativi si allargano: Milano con l’ATM ha scelto i bus elettrici, Bologna con Tper punta (anche) sull’idrogeno. Tempo qualche anno e vedremo chi ha visto più lungo.

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