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Il clima cambia davvero, “lo vedo nel mio Alto Adige”

Gli effetti del cambiamento climatico sono visibili soprattutto sui ghiacciai: qui il ghiacciaio di Malevalle, in Val Ridanna (Foto USP -Provincia Bolzano).

Il clima cambia davvero. Questa volta non è uno scienziato a dirlo, ma un comune cittadino che da anni osserva quel che succede nel suo Alto Adige.
                                  di Mauro B. Casagrande
Non voglio entrare nella polemica dei negazionisti o di chi, viceversa, terrorizza per le conseguenze sui cambiamenti climatici. Vi scrivo da Bolzano, ma ho abitato in Val Pusteria dal 1960 al 1981 e vivo queste montagne da quando ero bambino”.  

Il clima cambia, piove in inverno sulle piste da sci

“Abitando in Alto Adige e frequentando le montagne, ghiacciai compresi. Posso garantirvi che le lingue verso valle si fermano oramai, salvo rare eccezioni o esposizioni, a 3000 metri. E lo spessore si riduce di anno in anno, senza tregua. Ho 60 anni e ricordo che negli anni ’60 in Val Pusteria sul versante nord dai 1000 m. in su, la neve rimaneva in alcuni punti fino ai primi giorni di maggio”.
Prima e dopo: gli effetti del cambiamento climatico, con il ritiro dei ghiacciai, nella mostra Goodbye Glaciers tenutasi in gennaio  presso la Provincia di Bolzano (Foto: ASP)

Non era rarissimo che nevicasse in Valle anche a fine aprile o le prime nevicate in autunno avvenissero a fine ottobre. Ora invece, con il contributo delle correnti sciroccali (eventi rarissimi, se non eccezionali, in passato) ho visto piovere in pieno inverno sulle piste da sci fino a 2100 m. E non sono più eventi rari. Si può pensare tutto quello che si vuole, ma questi sono fatti che personalmente mi preoccupano . Che cosa fare non lo so, perché non sono uno scienziato.

Vedo cose che mi fan pensare: non c’è più tempo

A che altezza si potrà sciare trovando la neve?

Ma una cosa è certa, per salvare il salvabile qualcosa bisogna fare o i nostri figli o nipoti per dissetarsi dovranno usare l’acqua di mare. Ricordo molti altri aspetti che mi fanno pensare che qualcosa stia cambiando in modo repentino. E forse  imprevisto anche dagli esperti che seguono in modo scientifico le modificazioni del clima. Non vorrei essere frainteso, semplicemente per passione mi interesso e di montagna da un lato e di meteorologia dall’altro. E ho colto negli anni tanti aspetti che fanno pensare che chi se ne occupa dovrà accelerare i tempi. E intervenire per rallentare l’aumento della temperatura media mondiale che, secondo anche alcuni esperti, supera in peggio quanto preventivato anni or sono“.

Lo scirocco in inverno era rarissimo, ora è la regola

Il clima cambia: da una parte ghiacciai che si sciolgono, dall’altra continue inondazioni.

“Non vado oltre perché non ne ho la competenza. Certo è che negli anni 70/80 gli eventi sciroccali (in inverno) erano rarissimi. Si presentavano eccezionalmente una volta all’anno e causati dalla rimonta, ripeto rarissima, dell’alta pressione africana in sfavore dell’altra, cioè l’alta pressione delle Azzorre. Viceversa, dal 2000 circa ad oggi, questi eventi si ripetono nella stagione invernale mediamente una volta al mese perdurando anche nel tempo. E anche questo fenomeno mi risulta strano in qualità di appassionato osservatore. In passato poteva durare 12/24 ore al massimo. Insomma, senza voler fare dell’inutile allarmismo, da persona sensibile agli argomenti da Voi trattati, sono abbastanza preoccupato in prospettiva”.

— Leggi anche/ La lezione del Covid-19: il climate change si può fermare

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