I furbastri dell’ibrida plug-in due, la vendetta. Non siamo a Bologna, non siamo di fronte a una colonnina AC da 22 kW, non abbiamo a che fare con una signora “forse inesperta”, “forse inconsapevole” di aver occupato uno stallo di ricarica “forse senza ricaricare” (quindi “forse innocentemente abusiva”). E non siamo in presenza di una colonnina “forse guasta”.
Non è Bologna, ma Courmayeur
No. Accusateci pure di essere talebani dell’elettrico come è avvenuto appena dieci giorni fa quando smascherammo la “Furbastra della BMW ibrida plug-in“. Ma questa volta, almeno, sarà difficile trovare giustificazioni o invocare il beneficio del dubbio.
Qui siamo al parcheggio Skyway del Monte Bianco, a Courmayeur; la colonnina è una ultra fast di Be Charge da 150 kW, gli stalli sono tre. E sono tutti e tre occupati da auto in sosta, ma non in ricarica. La data è domenica 22 agosto 2021.
Quella I-Pace della Funivia…
Il lettore che ci ha inviato queste foto sostiene di essere passato due volte, a distanza di tre ore, ritrovando la stessa identica situazione. Gli diamo fiducia sulla parola. Ma che siano trenta minuti, un’ora o tre, la cafonaggine resta la stessa. La full electric Jaguar i-Pace, per di più, sembra essere un’auto di servizio dell’azienda che gestisce la funivia del Monte Bianco. Bell’esempio. Al suo fianco una Mini Countryman Cooper SE ibrida pulg-in e una Jeep Compass ibrida plug-in.
Ma Funivia Monte Bianco Spa precisa: “Quello stallo è privato, nessun abuso”
PRECISAZIONE-Ci scrive Laurent Blanc, responsabile tecnico e del personale di Funivia Monte Bianco Spa, precisando che lo stallo occupato dalla I-Pace di servizio «è stato appositamente realizzato per lo stazionamento dell’auto elettrica aziendale ai fini di promozione e incentivazione della mobilità sostenibile».
Sottolinea inoltre che «l’infrastruttura di ricarica a cui si fa riferimento nel vostro articolo è stata voluta fortemente da Skyway e realizzata in collaborazione con CVA Energia, eccellenza nell’ambito della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, su suolo privato e lasciata liberamente accessibile al pubblico. Segnaliamo che gli stalli sono 5 e solamente 4 sono contemporaneamente utilizzabili per la ricarica» essendo appunto il quinto riservato all’azienda proprietaria dell’area. Perciò, sostiene Funivia Monte Bianco Spa l’informazione contenuta nell’articolo «non è veritiera» e le «allusioni fortemente lesive nei confronti di Skyway Monte Bianco e dei propri partner».
«Negli ultimi anni Skyway _ continua Laurent Blanc _ ha messo in atto ingenti sforzi, sia organizzativi che economici, per progetti per il rispetto e la sostenibilità ambientale, diventando tra l’altro il primo impianto a fune in Italia ad avere un bilancio di sostenibilità ambientale e sociale certificato, di cui segnaliamo il link (https://www.montebianco.com/it/bilancio-sociale-2019)». Infine, «l’infrastruttura di ricarica a cui si fa riferimento nel vostro articolo è stata voluta fortemente da Skyway e realizzata in collaborazione con CVA Energia, eccellenza nell’ambito della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, su suolo privato e lasciata liberamente accessibile al pubblico».
Concludendo…
Ma che problema c’è? Nessuno per loro. Mini e Jeep se ne andranno verso il Traforo o verso Aosta con il loro bel motore termico. La Jaguar è già a casa, quasi sicuramente con la batteria bella “piena”. I problemi li avrà semmai, o li avrà avuti, l’auto elettrica in transito su una delle principali direttrici di traffico europee, con centinaia di km alle spalle e altrettanti ancora da macinare. In pieno controesodo di Ferragosto.
Cosa ne pensate?