Un anno del Disinformatico con la sua Peugeot iOn elettrica. Il noto giornalista e divulgatore (nonché “cacciatore di bufale”) Paolo Attivissimo ha raccontato sul suo blog i primi 7 mila km percorsi con la citycar francese. Acquistata usata.
Era usata la sua “Elsa”: autonomia ridotta a 80 km
Premessa: Paolo la sua iOn la chiama con il nomignolo di “Elsa”, acronimo di ELectric Silent Automobile. È simpatico notare come con le auto elettriche si stia tornando a dare un soprannome alle auto di famiglia: ricordate la Liffy (una Leaf) di Massimo Olivieri? Il bilancio di un anon con la iOn si apre poi con un’avvertenza: la iOn ha otto anni e quindi la sua autonomia si è ridotta a circa 80 km. Il nostro amico, che vive e lavora nella Svizzera Italiana, per i viaggi lunghi ha un’altra macchina di famiglia, una Opel Mokka a benzina. Eppure racconta che i suoi viaggi ormai avvengono quasi sempre con l’auto elettrica: basta organizzarsi. Ecco come ha registrato i suoi spostamenti, con certosina (elvetica) precisione.
Km iOn | Km Mokka | Km totali | % elettrica | |
Febbraio 2018 (5 giorni) | 15 | 455 | 470 | 3.19 |
Marzo 2018 | 948.4 | 2573 | 3521.4 | 26.93 |
Aprile 2018 | 405.7 | 2408 | 2813.7 | 14.42 |
Maggio 2018 | 462.8 | 3566.9 | 4029.7 | 11.48 |
Giugno 2018 | 584.9 | 2515 | 3099.9 | 18.87 |
Luglio 2018 | 512.8 | 2122 | 2634.8 | 19.46 |
Agosto 2018 | 424.1 | 1574.2 | 1998.3 | 21.22 |
Settembre 2018 | 326.3 | 1978.5 | 2304.8 | 14.16 |
Ottobre 2018 | 871.2 | 1744.3 | 2615.5 | 33.31 |
Novembre 2018 | 838.9 | 1916.3 | 2755.2 | 30.45 |
Dicembre 2018 | 526.8 | 1299.1 | 1825.9 | 28.85 |
Gennaio 2019 | 543.5 | 1027.8 | 1571.3 | 34.59 |
Febbraio 2019 | 568 | 982 | 1550 | 36.65 |
TOTALI |
7028.4 |
24162.1 |
31190.5 |
22.53 |
“Una presa elettrica si trova ovunque”
“La prima sorpresa è che la uso molto di più di quanto avessi preventivato…“, scrive Paolo. “L’intento iniziale era quello di usarla come city car, per andare a fare la spesa… È un’elettrica da città, non concepita per viaggi lunghi. Ma la portiamo spesso oltre i suoi parametri di utilizzo normale, con un pizzico di gusto per l’avventura“.
Eh sì, decisamente il nostro non sembra soffrire dell’ansia da ricarica: racconta di avere fatto viaggi di 170 km senza problemi: “Siamo riusciti a fare tutto questo anche grazie a un’osservazione ben poco ovvia per chi non ha esperienza di guida elettrica. La relativa carenza di colonnine di ricarica non è un problema, perché una presa elettrica si trova ovunque”. Per esempio in una scuola in cui Paolo era andato per una lezione. Caricando in una normale presa da 10 ampere mentre parlava agli studenti.
“Avete mai visto un distributore regalare benzina? All’Ikea ricarichi gratis”
Quanto ai tempi e ai costi di ricarica nelle colonnine, Paolo scrive: “La mia ELSA ha un connettore lento di Tipo 1 e un connettore veloce CHAdeMO (80% in 20 minuti). Ma le colonnine nuove (sempre più numerose) usano il connettore Tipo 2, e ho acquistato per circa 150 euro un cavo adattatore da Tipo 2 a Tipo 1. Per cui ora posso caricare anche a tutte queste colonnine. Posso anche caricare gratis all’IKEA… e ad alcuni dei parcheggi in centro a Lugano. Avete mai visto un centro commerciale o un autosilo regalare benzina?“.
“Mi hanno definito un nazivegano, ma…”
Quanto al tema della sostenibilità, Paolo è molto sincero. A lui viaggiare a emissioni zero non è poi costato tanto (Elsa l’ha pagata circa 10 mila euro). Ma non si sente un nazivegano elettrico, epiteto che si è sentito appioppare sulla rete: “È una buona cosa inquinare meno, ma io vado in elettrico soprattutto perché è piacevole”. Amen.
— Il blog del Disinformatico (clicca qui), al secolo Paolo Attivissimo, è una miniera di informazioni per chi vuole acquistare un’auto elettrica.