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Hertz taglia gli acquisti di Tesla: ecco perché

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Hertz taglia gli acquisti di Tesla e di elettriche in genere. I motivi sono essenzialmente due: il valore di rivendita dell’usato e i costi di riparazione.

Un incidente con una Tesla Model 3, negli Stati Uniti.

Valore dell’usato in calo e costi di riparazione troppo alti

È stato lo stesso n.1 della grande società di noleggi, Stephen Scherr, ad annunciare l’inattesa frenata, visti gli ordini sempre crescenti degli ultimi anni. Commentando i dati economici di Hertez nel 2023, il CEO ha spiegato che i ripetuti cali nei listini delle Tesla hanno avuto un impatto negativo sul valore di rivendita di Model 3 e Y. Altro problema: i costi di riparazione di queste vetture, in caso di incidente, si sono rivelati più alti del previsto. Conclusione: Scherr ha detto chiaramente che “la nostra flotta di veicoli elettrici crescerà più lentamente delle nostre aspettative precedenti”. Aggiungendo: “Il calo del prezzo consigliato per i veicoli elettrici nel corso del 2023, guidato principalmente da Tesla, ha ridotto il valore di mercato della nostra flotta rispetto allo scorso anno“. In pratica si tratta di una svalutazione a bilancio del valore delle auto già in esercizio, che in genere vengono rivendute dopo 3-4 anni.

Stephen Scherr, numero uno di Hertz.

Hertz tagli gli acquisti di Tesla: siamo a 50 mila, su 100 mila previste

A oggi le Tesla che Hertz può noleggiare ai clienti sono circa 50 mila, un numero decisamente inferiore alle 100 mila previste già per fine 2022. Sul totale della flotta, le elettriche pesano complessivamente per l’11% e di queste l’80% è costituito da Tesla. Ma ora tra i due partner c’è una sorta di tagliando in corso: “Il nostro obiettivo e il nostro lavoro comune con Tesla è di esaminare le prestazioni dell’auto in modo da ridurre il rischio di incidenti“, ha proseguito Scherr. “E abbiamo un confronto molto diretto con loro sull’approvvigionamento di componenti, sulla manodopera e e su altri temi legati ai costi“. La Casa di Elon Musk, secondo il n.1 di Hertz, paga anche uno scotto di inesperienza: “Ricordate la GM e gli altri costruttori? Servono decenni per creare un’ampia rete nazionale di fornitura di ricambi. C’è un mercato post-vendita di parti che è ovviamente meno maturo nel contesto di Tesla”.

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