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Fabio “Zero”, fattorino con più tempo per sua figlia Emily

fabio zero
Prima risposta al nostro appello “Raccontateci le vostre esperienze in sella a una moto elettrica”. Ce la manda Fabio, che da quasi due anni usa la sua Zero DS anche per lavoro, e oggi condivide con i lettori di Vaielettrico sensazioni, aspetti positivi, criticità delle due ruote elettriche. Lo ringraziamo di cuore.
Chi desidera fare altrettanto può inviare il suo racconto, corredato da qualche foto, a info@vaielettrico.it
La Zero DS
                                               Di Fabio Cipressi
Sono Fabio, ho 35 anni e questa è la mia esperienza con la Zero Motorcycles.
Per 8 anni e mezzo ho fatto il fattorino a Roma, a cominciare da quando, a metà del 2012, sono uscito di casa per cercare la mia strada.

Sette anni in scooter termico: quanti problemi

Per 7 anni ho utilizzato scooter con motore endotermico ma, tirando le somme, vedevo che la manutenzione ordinaria e il carburante si portavano via una parte consistente del mio compenso, e questo non andava bene. Serviva una soluzione, ma il mercato delle elettriche era abbastanza scarno e non offriva quello che desideravo.
La svolta c’è stata ad inizio 2020. La paura di rimanere a piedi e di non trovare un’officina aperta mi ha fatto tornare a riconsiderare l’elettrico. Informandomi su internet delle esperienze altrui, ho capito che forse il mercato era maturo abbastanza per me.

Una settimana di rodaggio con Zero DS, poi…

Ho scelto una Zero DS con pacco batteria da 7,4kWh. Era “economica”, affidabile, veloce. “Per un fattorino come me è il non plus ultra”, ho pensato. Mi brillavano gli occhi al solo pensiero di fare tranquillamente 100km con un euro di ricarica, quando con lo scooter ne facevo un terzo mettendomi in scia di un camion sul GRA. Nel giro di un mese, avevo la mia prima moto, in assoluto. Ed era elettrica.
Inizialmente l’approccio è stato prudente, non sapevo come la batteria si potesse comportare e fin dove mi potesse portare. Questi dubbi sono durati una settimana; dopo c’è stato solo divertimento e soddisfazione, come previsto.
Tutti gli altri fattorini erano stupiti dalla mia scelta, perché il loro approccio al mezzo è “deve costare poco”. Ma vederli andare a due all’ora per risparmiare sul carburante, oppure sentirli che spendevano cifre considerevoli per la manutenzione, mi dava sempre più conferma della bontà della mia scelta.

In un anno 50.000 km, spendendo un terzo

Solo nel 2020, ho fatto 50.000 km e, nel farli, ho speso pochissimo. E’ vero, l’autonomia limitata è stato un problema qualche volta, ma non sono mai rimasto a piedi. E sono anche giunto alla seguente conclusione: se spendo una cifra irrisoria per lavorare, posso anche lavorare di meno e guadagnare la stessa cifra. Questo significa avere più tempo libero, avere meno stanchezza e, soprattutto, giocare di più con mia figlia Emily, che durante il COVID ha sofferto parecchio l’isolamento.
E’ bastato un po’ di impegno per far funzionare un sistema che ancora non è minimamente alla maturità, e quello che ho avuto indietro è stato, posso dirlo, maggiore libertà.

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