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Elettrico spazzato via dall’idrogeno? Mah…

Una stazione di rifornimento di idrogeno aperta dalla Shell.

Elettrico spazzato via dall’idrogeno? Gabriele, un lettore, ci segnala un articolo che sposa questa tesi, con tesi sprezzanti verso le auto a batterie. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i vostri quesiti vanno inviati a info@vaielettrico.it

Elettrico spazzato via? “Entro il 2030 una collaudata filiera di distribuzione… “

“Leggevo qualcuno dei soliti titoli sensazionalistici che si trovano in giro. Nella fattispecie questoin cui, dopo un titolone eclatante, sfogliando diverse schermate riempitive si arriva alla mega soluzione finale... L’idrogeno. Ancora. Liquidato con “verrà estratto da fonti rinnovabili al 100%” e “per il 2030 ci sarà già una collaudata filiera di distribuzione” . Mentre “la corrente si crea solo bruciando carbone“. Al di là di quali potrebbero essere davvero le soluzioni future, è frustrante leggere che i principali problemi di una tecnologia promettente come l’idrogeno (la bassa resa ed i costi di produzione, le difficoltà di stoccaggio e trasporto...) sano tutte banalizzate. Con frasi come “tra qualche anno sarà tutto risolto” con uno schiocco di dita, le criticità sono momentanee e presto dimenticabili. Ma l’elettrico no, questi macinini buoni per fare 5 km al giorno solo in pianura e col bel tempo.
La Toyota a idrogeno, la Mirai: dal punto di vista commerciale un flop.

È frustrante continuare a leggere queste accozzaglie di luoghi comuni

E dio ce ne scampi che l’acqua non arrivi al mozzo-ruota, altrimenti prendono fuoco come le sterpaglie… Costano uno sfacelo e fanno più polveri sottili di una caldaia degli anni ’30… Molto meglio un bel diesel anche Euro 4, tanto qualche “studio indipendente” che sentenzi inquinare meno dell’elettrico se lo si cerca lo si trova. Dieselgate già lontano ricordo. Batterie antesignane del demonio, che per essere costruite necessitano di terre rare ottenute radendo al suolo foreste amazzoniche e villaggi di bambini poveri. Invece i pozzi petroliferi storicamente hanno sempre portato pace e serenità ambientale.
Onestamente è frustrante continuare a leggere testate anche di un certo calibro continuare a parlare per luoghi comuni. Usare notizie passeggere per costruire realtà alternative utopiche e demonizzare i tentativi attuali solo perché premendo un pedale non senti rumore. Gabriele Baccaglini

Elettrico spazzato via? Guardiamo numeri e fatti

Vendite di auto a idrogeno in Italia in maggio e nei primi 5 mesi del 2023. Fonte: Unrae.it.
Risponde Mauro Tedeschini. Parto da un ricordo personale. Nel 2000 ero da poco  direttore di Quattroruote quando la BMW mi invitò a un grande evento al Biffi Scala di Milano. Veniva presentata la nuova gamma a idrogeno, che sarebbe stata disponibile sul mercato entro 4 anni, cosa che di fatto non avvenne. Ne sono passati 23 e questa tecnologia non decolla, anche se è spinta da lobby sempre più potenti. All’epoca, nel 2000, di elettrico non si parlava, i primi modelli sarebbero arrivati alla fine del decennio. La situazione, oggi, è che persino in un piccolo mercato come l’Italia si vendono 6 mila elettriche al mese. Zero a idrogeno. In futuro la situazione cambierà? Può essere e noi daremo conto, perché tutto quel che aiuta una seria decarbonizzazione è il benvenuto. Di certo non demonizzeremo questa tecnologia con le stupidaggini che si scrivono sull’elettrico, tipo che l’energia è prodotta tutta dal carbone. Il problema di fondo, però, è che c’è un’Italia che vuole credere a tutte le sciocchezze che girano in rete, trasformando in un successo  video vergognosi come quello contro E-Gap qui sotto.  

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