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Maggio elettrico 2023: vince sempre Tesla

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La Tesla Model Y sempre più leader di mercato, in Italia e nel mondo.

Maggio elettrico 2023: Tesla domina conquistando le prime due piazze con Model Y e Model 3. La quota di mercato delle EV sale leggermente, al 4,1%.

Maggio elettrico 2023: la 500e insegue, sale la MG 4

maggio elettrico 2023

Prosegue il trend positivo per il mercato dell’auto in Italia: a maggio con 149.411 immatricolazioni si registra una crescita del 23,1% sullo stesso mese 2022.  Nei primi cinque mesi le auto immatricolate salgono a 702.339 unità, in crescita del 26,1%. Anche il mercato delle auto elettriche dà segni di risveglio, ma il traino come al solito è garantito da Tesla, grazie soprattutto ai forti ribassi di prezzo di Model Y e Model 3. Insieme le due auto di punta di Elon Musk hanno portato a casa 1.388 immatricolazioni, più del 20% dell’intero mercato elettrico. E nel cumulato dei primi 5 mesi il Suv Tesla supera già le 4 mila immatricolazioni, per la precisione 4.166. Anche in maggio la 500e si piazza al terzo posto, a quota 516, davanti alla Smart ForTwo (390). Bene anche la Corsa-e e (366) e la MG 4 (347). Esce dalla top ten la Volkswagen ID.3, di cui è in arrivo il restyling. 

maggio elettrico 2023
Michele Crisci (Unrae): “Servono più colonnine di ricarica”.

Le ibride plug si fermano al 4,7%, superate dalle EV

Tra le alimentazioni, le vendite di auto a benzina recuperano un paio di decimali, salendo  al 28,6%,mentre il diesel recupera lo 0,1% al 19,5%. Il Gpl si porta all’8,4%, mentre il metano resta inchiodato a un misero 0,1%. Si continuano a vendere bene le ibride, anche se in leggero calo al 34,7%, (10,3% di “full” hybrid e  24,4% di “mild” hybrid). Le ibride plug-in, infine, si fermano al 4,7%. Che cosa serve a questo punto per far crescere le vendite di elettriche e portarle al livello di Francia e Germania? L’Unrae insiste sulla necessità di completare la rete di ricarica. “Il 9 giugno – ricorda il presidente Michele Crisciscadono i termini per la presentazione dei progetti per la realizzazione di colonnine di ricarica pubbliche da parte degli operatori. È un’occasione da non perdere, i tempi sono molto stretti. E approvazione e concessione dei finanziamenti dovranno essere realizzati nell’arco di soli 12 mesi. Ci auguriamo che tutti i soggetti coinvolti, pubblici e privati, facciano il necessario per rendere operativo il provvedimento”.

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9 COMMENTI

  1. Sopra vedo un titolo che dice:

    “Le ibride plug si fermano al 4,7%, superate dalle EV”,

    ma leggo anche

    “Maggio elettrico 2023: Tesla domina conquistando le prime due piazze con Model Y e Model 3. La ”
    quota di mercato delle EV sale leggermente, al 4,1%”.

    Io capisco che le plug sono davanti alle EV.

    Oppure capisco male?

  2. Mi sarei aspettato di più da MG4. Controllando su qualche forum ho capito che ci sono problemi con le tempistiche di consegna.
    Alcune persone la stanno attendendo anche da 8 mesi. Senza questo problema credo sarebbe più in alto in classifica.

  3. Cosa manca per fare crescere le EV?
    Come in tanti hanno già scritto mancano delle vetture segmenti A e B a prezzo competitivo, come lo sono le Tesla nel segmento D.
    La rete di ricarica non è oggi un problema in generale, magari lo è in alcuni siti specifici. Da utente elettrico noto che chi non ha l’auto elettrica non nota la presenza delle colonnine.
    La frase “completare la rete di ricarica” non ha poi molto significato. Per i prossimi 20anni la rete di ricarica sarà in continua crescita, in funzione del numero crescente di BEV in circolazione e dell’evoluzione delle prestazioni della batterie e delle colonnine stesse. Si arriverà a quello che oggi sembra un paradosso e cioè che bisognerà avere una App per cercare le stazioni di benzina come oggi facciamo con le colonnine elettriche:-).

  4. Tesla col taglio listini ha fatto non il boom ma il KaBoommmm.

    Anche le cinesi, non in campo BEV ma ICE, stanno facendo KaBoommmm. E meno male che non sapevano fare i motori termici.
    Se li sapevano fare da qua a Dicembre facevano tabula rasa.

    • In effetti, nei primi 5 mesi del 2023 ha venduto 6767 auto. Se le vendite proseguiranno allo stesso ritmo, a fine anno sarebbero 16240 auto vendute. Il triplo di 2022 (5599), e del 2021 (5988).

      Quindi si vede che c’e’ stata sofferenza nel 2022, immagino a causa dei dis-incentivi, ma quest’anno ha piu’ che recuperato il tempo perso.

      In realta’ credo che fara’ meglio di cosi’ perche’ in questi cinque mesi c’e’ stato un solo mese “pieno” (quello in cui arrivano le auto dalla cina) e 4 vuoti. I mesi vuoti fanno comunque vendite 10 volte maggiori degli analoghi dell’anno scorso, e quello pieno quasi il triplo delle vendite ordinarie.

      Quindi secondo me quest’anno Tesla potrebbe vendere quasi 4 volte piu’ auto dell’anno scorso in Italia.

      Peccato che per le altre marche non ci siano numeri simili…

      • Abelardo, senza offesa per nessuno NON hanno macchine simili.

        Inoltre purtroppo per una serie di ragioni le BEV in Italia fanno fatica e non penso solo per un discorso di potere d’acquisto.

        Sono pochi gli early adopter, il nuovo viene percepito con sospetto e invece di stendere tappeti rossi a chi decide di fare un salto nel futuro quasi quasi ti ostacolano.

        Basta guardare il decreto colonnine di cui ancora manca il decreto attuativo dopo 10 mesi.
        Inoltre é chiaro che gli incentivi non bastano in Italia allora piuttosto che lasciarli inutilizzati alzati portali a 5000+2000 di rottamazione usando al massimo i vecchi inutilizzati.

        Sburocratizza con una legge ad OC. Sento storie provenienti dai condomini di adempimenti e contro adempimenti di assemblee, richieste e contro richieste.
        Ma di che parliamo? Mica c’é da installare una centrale nucleare parliamo di una colonnina. Quando l’installatore ti rilascia la certificazione di conformità basta. Ed inoltre bisognerebbe premere sui condomini, come col filo vita, se ristrutturare o fai lavori agli impianti TI OBBLIGO a mettere le colonnine. Magari ri incentivo ma ti obbligo. Proprio per facilitare.

        Ma in Norvegia con l’80% di vendite BEV quanti condomini si sono incendiati con le colonnine?

        Perché ci deve essere un riscontro reale ad un’ipotesi.

        Io potrei capire che per legge ti faccio mettere dei fili speciali da 7mm2 invece che 6mm2 per la 7,4KW (che poi la usi a 6,6) con un rivestimento speciale ignifugo o che ne sò. Ma una volta imposto lo standard si prosegue come treni non devo chiedere niente né avere nient’altro che la dichiarazione di conformità dell’impianto. Con quella firmata nessuno deve poter dire “A”.

        Ci vuole tanto a fare tre righe di legge per semplificare l’uso degli spazi comuni per le colonnine ed il passaggio dei cavi?

        • Ilario, per carita’ e’ evidente come il nostro stato disincentivi il passaggio all’elettrico (e da prima di questo governo, questa volta non e’ colpa della Meloni), pero’ Tesla sta riuscendo a fare bene nonostante tutto. Essere riuscuiti ad acchiappare gli incecntivi avra’ il suo perso, pero’ anche le modelY che sono escluse dagli incentivi vanno bene.

          Hanno una quota del 25% del mercato delle BEV rispetto al 7% dell’anno scorso.

          E secondo me c’e’ spazio per migliorare ancora nel secondo semestre: credo che la nuova model 3 aiutera’ parecchio… Soprattutto se resta a prezzo incentivabile.

          Sulla penetrazione di mercato in generale, credo che resteremo probabilmente a guardare ancora per un po’… ma nei prossimi due anni cominceremo a chiudere le distanze, secondo me molti stanno aspettando modelli a prezzi piu’ popolari.

          • Io sono uno di loro. Non voglio spendere 40.000€ di macchina e non posso gestire roba di 4,75mt.

            Ma SE Tesla tira fuori una Model 2 max 4,4 mt, 400 l di bagagliaio 53KWh LFP con PdC a 30.000€ prenoto il test drive e dopo averla provata la compro.

          • Penso che nel momento in cui Tesla presenterà una segmento C assisteremo al crollo verticale delle vendite di qualsiasi marca, in attesa della stessa. Gli altri produttori lo sanno, ma sembrano non preoccuparsene, forse perché comunque più di un paio di milioni all’anno non riuscirebbe a produrne e la torta è ancora grossa… Ma dal secondo anno, la vedo dura.

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