Effetto elettrico: accelera il calo medio delle emissioni di CO2 delle auto nuove vendute in Europa. Nel 2020 è sceso a 106.7 g/km (–12% sul 2019).
Effetto elettrico: sei Paesi sotto quota 100 (non l’Italia)
Il dati sono stati raccolti da JATO Dynamics nei 21 principali mercati europei. Con un risultato incoraggiante, reso possibile dall’impatto delle auto elettriche e delle ibride plug-in. L’anno scorso le auto con la spina hanno raggiunto il 10,6% di quota di mercato, con 1,21 milioni di immatricolazioni (466 mila nel 2019). Ovviamente al risultato hanno contribuito i forti incentivi offerti dai governi per l’acquisto di auto “pulite”, una politica accentuata in tempi di Covid-19.
Quanto CO2/km emettono le auto vendute in Europa (valore medio)
La rivoluzione a batterie viaggia soprattutto in Suv
E l’Italia? Non brilla per attenzione degli acquirenti alla sostenibilità delle auto che comprano. La media del venduto 2020 è stata di 108,0 g/km, quindi 1,3 g/km al di sopra della media. Un risultato dovuto alla scarsa diffusione di elettriche e ibride plug-in, che nel 2020 hanno pesato per solo il 4% del venduto.
A livello continentale, comunque, la svolta c’è stata e secondo Jato indietro non si torna. Paradossalmente a guidare la rivoluzione elettrica è un tipo di veicolo che non è proprio il vessillo della sostenibilità come i Suv: “In genere tendono a essere più pesanti delle altre vetture, il che si traduce in maggiori consumi”, spiega Munoz. “Ciò detto, sono in testa alla lista nelle preferenze per l’elettrificazione e ne vedremo un’ulteriore crescita nei mesi a venire“. Già nel 2020, comunque, le emissioni di Co2 dei nuovi Suv venduti è calata in media di 16.2g/km, più della media generale. Questi dati non tengono conto delle emissioni durante la produzione delle auto, ma solo nell’uso su strada. E più grandi e capaci sono le batterie (come nei Suv), più alte sono le emissioni in questa fase.
Emissioni 2020: la “pagella” ai gruppi di costruttori