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Ecco la Tesla da 1200 km. Ma è un record da celebrare?

RECORD MONDIALE / percorrendo oltre 1200 km su strada, la Tesla Model S by ONE ha stabilito un nuovo primato.

Ecco la Tesla da 1200 km di autonomia. La startup americana Our Next Energy ha messo a punto un nuovo pacco-batterie che di fatto ha permesso a un Model S di raddoppiare la capacità di stoccaggio dell’energia.  Ma è davvero quel che ci serve? Puntiamo a maggiore efficienza o a grandi autonomie? La capillarità della ricariche ultra-fast non renderà superfluo stoccare tutta quest’energia a bordo?

Dal sito di ONE l’annuncio: 752 miglia (1200 km) con una singola carica.

Ecco la Tesla da 1200 km: super-pacco da 203 kWh

ONE è riuscita nell’impresa di realizzare un pacco batteria che, a parità di dimensioni con quello originale, permette di stoccare ben 203,7 kWh. E di portare la densità energetica a 416 Wh/L. (103,9 kWh la capacità del pacco batteria originale e 245 Wh/l la densità energetica). Il peso è aumentato invece di circa 331 kg.  Una Tesla Model S, equipaggiata con questo nuovo pacco batteria, è stata testata sulle autostrade del Michigan, a una velocità media di 88 km/h. A questo proposito vorrei evidenziare che si tratta della velocità media in condizioni di traffico reale. Non in laboratorio al banco. Sostanzialmente una velocità media paragonabile a quella  che possiamo avere in un viaggio autostradale, anche nel nostro paese. Forse appena più bassa.

Affascinante, ma forse meglio puntare all’efficienza

Ecco il video del test. Nei progetti della startup la volontà di rendere disponibile una versione commerciale del nuovo pacco batteria entro il prossimo anno. Aumentando ulteriormente la densità energetica fino a 450 Wh/L, e puntando all’eliminazione di nichel e cobalto dalla chimica delle celle. Certo, non posso negare che affascina pensare che già oggi possiamo avere dei prototipi funzionanti di auto con tali performance. Ma, mi chiedo, è davvero questa la direzione giusta? Non sarebbe forse più auspicabile un’auto che, forte di una nuova chimica della batteria, possa drasticamente abbattere peso, ingombro e costo del pacco batteria? Nel giro di qualche anno avremo probabilmente a disposizione una fitta rete di ricarica che renderà superflua la necessità di auto dall’autonomia così elevata.

Sostituzione del pacco-batterie originale con il “rinforzato”, nello stesso ingombro.

E se potessimo personalizzare l’autonomia dell’auto?

Non sarebbe male poter avere la possibilità di definire la capacità del pacco batteria in fase di acquisto dell’auto. Qualche produttore lo consente già, offrendo due o tre tagli di batteria per la stessa auto. Ma questa scelta è spesso legata a particolari allestimenti. Io parlo invece della possibilità di configurare liberamente il pacco batteria. In questo modo ognuno potrebbe adattarlo alle proprie reali necessità. Senza per forza di cose dover rinunciare ad altri elementi di confort. Sempre nell’ottica di un’ottimizzazione delle risorse, a salvaguardia di economia e sostenibilità. Ci aveva pensato la Fiat, presentando tre anni fa il concept Centoventi, ma come spesso accade a Torino le buone idee non trovano poi applicazione concrete. Ma noi continuiamo a pensare che questa sia la strada giusta: pacchi-batterie contenuti, per far costare meno le EV. Subito e senza bisogno di incentivi.

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