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E-bike a cambio automatico: la rivoluzionaria Revonte One

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E-bike con il cambio automatico: è possibile e la presenta l’azienda finlandese Revonte con il modello One. 

E-bike a cambio automatico sempre più elettrica e meno bike. Questo è l’obiettivo di Revonte che con il modello One si rifà direttamente al mondo delle auto elettriche, allontanandosi dal modo di costruire una bici a pedalata assistita ma con pezzi da bici muscolare. Infatti la One ha una trasmissione diretta, detta stepless. Quindi niente cambio e marce.

E-bike a ingranaggi planetari, come le auto

Quindi il motore corre direttamente attraverso una serie di ingranaggi planetari non dissimili dal sistema che guida la Toyota Prius. C’è un motore elettrico che inserisce la coppia e un altro che gira per controllare la velocità del drive di uscita. Una catena collega la pedivella alla ruota posteriore in un design pulito, simile a quello di una bici a scatto fisso. Con ciò dovrebbe eliminare  il salto della catena durando più a lungo, poiché i collegamenti non devono mai piegarsi.

La Revonte One ha una potenza nominale del motore da 250 Watt, come richiede la normativa dell’Unione europea per poter circolare liberamente su strada e nei boschi. Allo stesso tempo però produce 90 Nm di coppia e può raggiungere un picco di potenza da 1500 Watt. Tutte cose che fanno pensare che alla fine un’unità di azionamento integrata come questa potrebbe essere in grado di battere altre con coppia a cadenze più lente e con marce elevate.

E-bike automatica e intelligente

Insomma il ciclista può lasciare la cosa in modalità automatica, dove misurerà automaticamente la coppia e altererà senza problemi i suoi rapporti per mantenere ogni volta la cadenza preferita. Oppure si inserisce la modalità “manuale” per farla cambiare tra un gruppo di marce virtuali.

Ma non è solo nel motore che Revonte One è innovativa. Infatti il computer di bordo integra un chip GPS e comunicazioni Bluetooth. Inoltre la App sviluppata dall’azienda finlandese è open source con moduli personalizzabili. Infatti il progetto di Revonte è quello di produrre prima di tutto software per altre aziende che decidano di dotare i propri mezzi del computer di bordo.

Per questo è facile aggiungere una funzione “trova la mia bici” alla tua app per smartphone o un “avvisami se la bici si muove e io no” o un “blocco remoto della ruota”. E così usare i comandi manuali di Revonte o programmarlo per accettare anche altri comandi a piacimento.

Un sistema che va oltre la e-bike

La società non ha interesse a produrre soltanto le bici e vuole agire semplicemente come fornitore di trasmissione. A tal fine, ha già raggiunto accordi con la finlandese Tunturi e Lavelle Bikes nel Regno Unito, ognuna delle quali sta costruendo una bici per sfruttare la trasmissione Revonte One.

Nel frattempo Revonte prevede di avere biciclette sulla strada già a partire da quest’anno e di aumentare sensibilmente il giro di affari nel 2021. Per ora può contare su circa 2 milioni di dollari raccolti tra gli investitori privati. Ci si chiede quanto tempo impiegherà il gigante cinese Bafang, o Bosch, o un numero qualsiasi di altri produttori a produrre qualcosa di simile, e se le tasche di Revonte saranno abbastanza profonde da difendere la sua proprietà intellettuale.

Di certo il futuro della e-bike passa da qui.

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