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Duemila km con la Spring, l’auto del momento

La nostra Dacia Spring in carica presso una colonnina ultra fast: dolo la versione Comfort Plus utilizzza le prese DC.

Duemila km con la Spring, l’auto del momento. Tra autostrada, strade extraurbane di pianura e montagna, città. Che cosa apprezzo e cosa mi fa un po’ storcere il naso della piccola Dacia, l’elettrica  più economica di tutte.

Duemila km con la Spring / Il rapporto prezzo/qualità

La Dacia Spring del nostro test drive, durante delle prove in montagna

Ritengo che quest’auto elettrica sia quella con il miglior rapporto prezzo/qualità sul mercato oggi. La prima impressione restituita dai comandi, in grandissima parte meccanici, è quella di trovarci a bordo di un’auto di qualche anno fa. Ma tutto rientra in un’attenta logica di economia di produzione. Tutto ha un senso e una sua dignità. Il selettore di marcia, a comando meccanico, appare sulle prime anacronistico. Ma evidentemente costa meno. Dopo poco tempo ci si abitua al fatto di doverlo posizionare in N quando si spegne l’auto. Non è un grosso problema. E il feedback restituito dalla manopola trasmette una buona sensazione di durevolezza. Lo stesso vale per la leva del freno a mano, alla quale pian piano ci stavamo disabituando. Qui c’è e rischi di partire con la leva tirata. Ma un allarme prontamente interviene ad avvisarci che qualcosa non va. Quindi, ok. I comandi degli alzacristalli sono sulla consolle centrale e non sugli sportelli. Accettabile. Perché Anche questo concorre all’obiettivo: ridurre pesi e costi.

Duemila km con la Spring / Qualche bip di troppo, infotainment  ok

Il sensore di occupazione del sedile passeggero è particolarmente sensibile. È sufficiente appoggiare la mano perché rilevi il peso di una persona e inizi a suonare. Così pure tanti, certamente troppi, sono i bip di allarme superamento limite di velocità (rilevato sulla base della cartografia e non sempre corretto). E anche quelli che segnalano, una volta fermata l’auto, che dobbiamo girare la chiave e disattivarla. Un plauso invece per il sistema di infotainment, dotato di Apple Carplay, che ho sfruttato a lungo. Funziona solo collegando il telefono via USB, ma, nonostante un display a risoluzione ridotta, si lascia navigare con assoluta fluidità.

Dietro al volante un capolavoro di ingegneria industriale

Una delle parti più curate di tutta l’auto fa capolino da dietro al volante. Qui sono state ottimamente coniugate le esigenze di economia e resa visiva. Alle prime si percepisce il tachimetro come un grande display LCD. In realtà si tratta di una composizione di led magistralmente posizionati e comandati a simulare un vero e proprio display di grandi dimensioni. Molto intuitivo e ben leggibile. Il display vero e proprio (monocromatico, ma non si nota) è con funzione di visualizzazione delle velocità istantanea e quello più piccolo del “computer di bordo”. In grado, purtroppo, di memorizzare solo velocità e consumo medi e distanza percorsa.

La qualità dei materiali? È ok. Anche se…

La qualità dei materiali è ok, per un’auto di questa categoria e di questo prezzo. C’è tutto ciò che ci si aspetta. Nulla delude. Ho imparato in queste settimane a bordo di Spring che è davvero difficile metterla in difficoltà, anche quando la si porta fuori dal suo ambiente, la città. Ma sui materiali forse si potrebbe lavorare. L’odore acre di gomma si percepisce anche a qualche metro dall’auto. E naturalmente anche a bordo. Immaginiamo che su questo aspetto si potrebbe lavorare. Come abbiamo avuto modo di sperimentare, poi, nella prova in autostrada e in quella in montagna, Spring è capace di performance insospettabili. Il rapporto tra peso, potenza, capacità della batteria è vincente. Si portano quindi a casa percorrenze e consumi di tutto rispetto, soprattutto per una full electric da meno di 20 mila euro.

Consumi e autonomia sono degni di nota

Come da vostre richieste, l’abbiamo testata anche in un percorso extraurbano pianeggiante. Una sorta di prova di hypermiling (anche se a me questo tipo di test non piace, le trovo un po’ fini a se stesse). E ho deciso di trasformarla in una più ragionevole prova di economy drive. Carica al 100%, sono partito da Bolzano e ho guidato, fuori autostrada, verso sud, su strade urbane e extraurbane, fino a Affi. Dove un imprevisto a casa mi ha costretto a rientrare. Autostrada quindi, ma con limite autoimposto di 90 km/h fino a Rovereto e poi statale fino a Riva del Garda200 i km percorsi, rispettando i limiti e senza ulteriori limitazioni. Se non l’impostazione ECO e il clima spento. 8,2 kWh/100km la media sul percorso. Sono arrivato a casa con il 33% di batteria. 17,7 i kWh consumati: consumo medio di 8,85 kWh/100km. Autonomia potenziale, quindi: oltre 300 km. Notevole, considerando le caratteristiche di Spring.

Duemila km con la Spring / Spendi 1,5-2 euro/100 km

Dopo 1893 km tra autostrada, strade extraurbane di pianura e di montagna e (poca) città, e una velocità media complessiva di 60,4 km/h, il consumo era di 15 kWh/100km. Pari a circa 2,60 euro di energia elettrica (considerando la ricarica casalinga). Anche per questo motivo Dacia Spring ci è piaciuta. Perché usandola in città, questa media è solo destinata a scendere. E non è difficile pensare che Spring possa costare in energia tra 1,5 e 2 euro per 100 km. Nel video sopra, invece, abbiamo riprodotto la nostra prova-montagna, sempre la più ostica per un’auto elettrica.

La ricarica DC è optional solo per la versione Comfort Plus!

Una precisazione che ci avete richiesto: la versione standard di Dacia Spring, la Comfort, da 19.900 euro, è dotata della sola presa di ricarica Type 2. E si ricarica quindi esclusivamente in corrente alternata AC, a una potenza massima di 6 kW. Se si desidera poter ricaricare Dacia Spring fino a 30 kW in corrente continua DC, presso le colonnine FAST, è necessario ordinare la versione Comfort Plus. E richiedere l’optional della presa CCS (al costo aggiuntivo di 600 euro) .Personalmente condivido questa scelta. Includere la presa CCS nella versione base avrebbe significato farla costare di più. E per moltissimi utilizzatori non si tratta di un reale vantaggio. Dacia Spring nasce per un utilizzo prevalentemente cittadino. Non è così fondamentale poter disporre di una ricarica rapida.

 

—- Guarda sul nostro canale YouTube tutte le video-prove di Paolo Mariano —–

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