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Disavventure con una Kona: il racconto di Ivone

Disavventure con una Kona: un lettore che risiede in Francia racconta i lunghi tempi di attesa per sostituire la batteria difettosa. Naturalmente questo spazio è a disposizione della Casa coreana, nel caso in cui voglia replicare. Ribadiamo che pubblichiamo questi racconti non per spirito di polemica, ma per far circolare le esperienze e, se possibile, migliorare la customer satisfaction.

                                              di Ivone Benfatto

“Abito in Francia e seguo il vostro sito internet dal 2019. Recentemente avete pubblicato le esperienze sul Servizio Clienti di alcuni costruttori. Ho deciso di condividere la mia esperienza anche per sapere se altri si sono trovati in una simile situazione.

Disavventure con una Kona / Ivone Benfatto con la sua Kona

Disavventure con una Kona: “Entusiasti dell’elettrico, ma…”

“In famiglia avevamo due auto a benzina che a metà 2018 avevano percorso circa 250.000 km la prima e 140.000 la seconda. Per quella più datata, le riparazioni per sostituire parti usurate cominciavano ad essere frequenti, ed abbiamo cominciato a programmare la sostituzione di entrambe. Abbiamo sostituito la prima con una Kia Niro PHEV, immatricolata a maggio 2019. E dopo un anno la seconda con una Hyundai Kona BEV 64 kWh, immatricolata a fine luglio 2020 (Foto 1). Le motivazioni della nostra scelta (una PHEV e una BEV) sono più o meno le stesse descritte da Massimiiano. In più avevamo bisogno di un’auto equipaggiata con il gancio di traino e nel 2018 le BEV con questo accessorio erano poche e costose. L’esperienza di utilizzo delle due auto è stata come da aspettative e in famiglia siamo diventati entusiasti sostenitori delle auto BEV. Al punti che, quando siamo in viaggio per turismo e dobbiamo noleggiare un’auto, se disponibili noleggiamo una BEV.

Disavventure con una Kona: “Dopo due mesi primo guasto”

Dopo un paio di mesi, dalla sua immatricolazione, la Hyundai Kona ha avuto il primo guasto. Non dava alcun segno di vita. Chiamiamo il concessionario che manda un carro attrezzi per trasportare l’auto in officina e constata che la batteria dei servizi a 12 V era scarica. Visto che tutto il resto funziona perfettamente, cambiano la batteria di servizio e ci restituiscono l’auto. Il tutto in meno di 3 ore, dalla chiamata del concessionario. Servizio eccellente. Verso la fine del 2020, Hyundai iniziò il richiamo delle Kona 64 kWh a rischio incendio. Che, secondo le comunicazioni fornite ai giornali da Hyundai, erano quelle prodotte tra settembre 2017 e marzo 2020. In attesa di ricevere comunicazioni ufficiali da Hyundai, un giorno mi sono infilato sotto l’auto per cercare info utili per sapere la data di fabbricazione dell’auto. Un amico coreano mi ha tradotto il contenuto dell’etichetta (Foto 2), con la data del  collaudo della batteria (15 Maggio 2020). Conclusi che la mia Kona non era tra quelle a rischio incendio.

Secondo problema durante una ricarica in autostrada

In gennaio 2021 ricevetti la lettera di richiamo dell’auto per aggiornare il software di alcuni sistemi, tra i quali quello che controlla la batteria. A fine ottobre, in viaggio verso l’Italia, lungo l’autostrada francese A8 ci fermiamo per una breve ricarica presso la stazione Ionity di Vidauban-sud. Avevo già usato in passato senza problemi una di queste colonnine, ma questa volta l’esperienza è stata infelice. La colonnina non leggeva né la carta Duferco né quella di Enel JuicePass. Utilizzando l’app Duferco installata sullo smartphone, sono riuscito ad avviare la carica. Ma, dopo pochi secondi, sullo schermo della colonnina è apparso un messaggio che ho interpretato come errore di comunicazione con l’auto. E non abilitava l’avvio della carica. Ho attivato il comando stop, staccato il connettore ed iniziato di nuovo la procedura di attivazione: stessi risultati. Mentre cercavo il numero dell’assistenza, la carica iniziò, ma a potenza più bassa delle precedenti esperienze con Ionity (40 kW, invece di 70).

“Si accende la spia gialla sul display, serve il carro-attrezzi”

Dopo circa 10 minuti, la carica si interrompe con un generico messaggio di errore sullo schermo della Ionity. Decidiamo di lasciar perdere e continuare il viaggio. Staccato il cavo e accesa l’auto, al termine del test iniziale sul cruscotto si accende la spia gialla (triangolo con punto esclamativo!) che indica un problema al sistema elettrico. La batteria risultava carica al 79%, ma i comandi di marcia indietro e avanti non funzionavano. Ho provato a spegnere e riaccender un paio di volte senza risultato. Giusto per tentare anche ciò che può sembrare da barzelletta, siamo usciti dall’auto, bloccato le porte, per poi riaprirle ed accendere l’auto: senza esito. Mia moglie mi chiede: “Ma non dovrebbe esserci il pulsante di reset?” Domanda pertinente, ma la Kona non è una Tesla e non ha il pulsante di reset. O, se esiste, non so dove sia. Cerchiamo nel manuale (più di 600 pagine!) il significato del triangolo giallo con punto esclamativo!. Eccolo: ‘Portare l’auto presso un’officina autorizzata Hyundai’ Abbiamo quindi chiamato il carro attrezzi.

“Batteria da cambiare, la Yaris come auto sostitutiva”

Era un sabato pomeriggio e in quell’aera di servizio ci sono 5 colonnine Ionity e 10 Supercharger Tesla. Mentre attendavamo il carro attrezzi (circa 30 minuti di attesa) sono stato impressionato dal viavai di auto elettriche e dal tasso di occupazione delle colonnine. 4/5 per Ionity e 7/10 per Tesla, giusto per rispondere a chi sostiene che le auto elettriche sono poco usate nei percorsi autostradali. Ho anche apprezzato lo spirito di solidarietà di molte persone che, mentre attendevano il termine della loro carica, si sono avvicinate per chiedere se avevo bisogno di aiuto. E discutere su probabile causa del guasto e possibili rimedi. Il servizio assistenza Hyundai ordinò a Europcar di noleggiarmi un’auto sostitutiva, una Toyota Yaris ibrida. Dopo un paio di giorni mi hanno informato che la batteria di trazione doveva essere sostituita, prevedendo almeno 2 mesi di attesa per il ricambio. Ho provato a chiedere un indennizzo (esempio: kWh gratuiti da usare entro 2-3 anni sulla ChargemyHyundai). Risposta negativa: la garanzia Hyundai non prevede rimborsi per carburante e pedaggi autostradali della vettura sostitutiva.

“Che cosa vengo a sapere da un forum francese”

Mi iscrivo ad un forum francese per informarmi su come ottenere qualche forma di compenso durante il lungo tempo di attesa per la riparazione. E se esiste limite massimo entro il quale la riparazione dev’essere effettuata. Le leggi che regolano queste situazioni sono nazionali, non stupitevi delle differenze tra Italia e Francia. Dal forum apprendo che:

“L’auto sostituiva diventa una Nissan Leaf”

Scrivo a Hyundai-assistenza clienti auto elettriche e chiedo di poter beneficare dell’estensione di un anno della garanzia costruttore. Mi rispondono che la mia Kona non fa parte della campagna di richiamo per il rischio incendio. Casualmente scopro che Europcar e Sixt in Francia offrono auto elettriche a noleggio in alcune postazioni, tra le quali l’aeroporto di Marsiglia, a circa 90 km da dove abito. Vista la prospettiva di dover attendere qualche mese per la riparazione, chiedo al servizio assistenza Hyundai di fornirmi un’auto sostitutiva elettrica. La prima risposta fu negativa, perché la garanzia Hyundai non prevede un’auto sostitutiva identica a quella in attesa di riparazione. Ma, dopo qualche insistenza accettano la mia richiesta e ottengo una Nissan Leaf (versione con batteria da 40 kWh).

Disavventure con una Kona: “Sono passati 3 mesi: più tutele per i consumatori”

Sono trascorsi più di 3 mesi. L’officina Hyundai non sa dirmi quando la mia auto sarà riparata. Hanno avuto altri due casi simili, per i quali i tempi di attesa sono stati di circa 4 mesi. Se non altro, dopo aver insistito, sono riuscito ad avere un’auto sostitutiva elettrica, soprattutto grazie al fatto che in Francia alcune grandi società di noleggio hanno iniziato ad offrirne. Ho saputo che altri costruttori non offrono le auto sostitutive per lunghi periodi. Quindi, non mi posso lamentare del servizio assistenza Hyundai. Ma, leggendo le condizioni della garanzia-costruttore, ho la sensazione che siano state scritte pensando alle auto con motore a combustione interna, sarebbe utile aggiornarle. Sarebbe anche utile una legge a protezione dei consumatori con un termine massimo per lariparazione. E non la frase generica “la riparazione deve essere effettuata entro un tempo ragionevole”. A chi sta per acquistare un’elettrica suggerisco di non limitarsi a controllare la durata della garanzia: leggete bene le condizioni sull’auto sostitutiva.


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TAG: Disavventure con una Kona

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