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Costi di esercizio a confronto: elettriche-ibride-GPL

La Dacia Spring elettrica, l'auto con il costo d'esercizio più basso tra tutti i modelli considerati.

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Costi di esercizio a confronto, tra elettriche, ibride e GPL, su percorrenze da 10 a 50 mila km. I valori sono elaborati dal Centro Studi Promotor su dati ACI. 

Costi di esercizio a confronto, nell’uso su strada da 10 a 50 mila km

I dati completi si possono trovare sulla rivista Auto Aziendali Magazine, comprese le auto benzina, diesel e metano.  I valori si riferiscono ad auto in proprietà e tengono conto di tutti i costi che si affrontano nella vita su strada. Quindi: costi fissi (bollo, assicurazione e interessi sul capitale). E costi di percorrenza (carburante, pneumatici, manutenzione, riparazione e ammortamento del capitale). Non si tratta quindi del semplice costo dell’energia o del carburante che serve per percorrere un km. L’ACI calcola questi dati per dare riferimenti ufficiali alle aziende per i loro mezzi. Attenzione: non si tratta però del cosiddetto TCO (Total Cost of Ownership), per calcolare il quale occorre aggiungere i costi di amministrazione. Essendo calcolati su criteri omogenei, sono comunque valori che possono dare un’indicazione molto utile non solo alle aziende, ma anche ai privati. Qui trovate le tabelle dello scorso anno.

Elettriche: la piccola Dacia Spring è la più virtuosa

La 500e: dopo 50 mila km 0,21 euro/km.

Purtroppo tra i dati mancano le due Tesla più vendute, Model Y e Model 3. Ci sono comunque molte citycar con costi di esercizio decisamente contenuti, sotto lo 0,20 euro/km già dopo 30 mila km. A 50 mila km la Dacia Spring è a 0,16, la Skoda Citygo (non più in commercio, ma comunque reperibile come usata), addirittura a 0,15. La Smart (versione cabriolet) a 0,19. La 500e 42 kWh, scontando un prezzo iniziale piuttosto alto, è comunque a 0,21, valore appena superiore a quello della Zoe (0,20) e di poco sotto la Opel Corsa-e (0,22). Stesso valore della Nissan Leaf.  Viste le dimensioni delle auto, non certo due citycar, sono da considerare buoni i valori della Renault Megane (0,23, ma con batteria 40 kWh) e della VW iD.3 150 kW (0,23).

Ibride più costose, tra acquisto e mantenimento

Pe le ibride, purtroppo, le tabelle prendono in considerazione solo auto di una certa dimensione. Anche a parità di categoria, comunque, appaiono meno convenienti delle elettriche. La Toyota Corolla Touring, per esempio, dopo 50 mila km è a 0,36, ben oltre le EV delle stessa categoria. Sono stati presi in considerazione anche dei modelli plug-in: la Kia Niro è a 0,37, ben oltre lo 0,33 della Kia EV6 elettrica, che è un’auto di dimensioni ben maggiori. La Audi A3 e la BMW X3 sono rispettivamente a 0,43 e 0,52.

Costi di esercizio a confronto: GPL più caro dell’elettrico

La Renault Twingo GPL: 0,23

I valori dei modelli GPL sono interessanti anche perché consentono un confronto con le elettriche, su modelli analoghi. Per esempio: la 500 dopo 50 mila km è a 0,26, contro i 0,21 della 500e, peraltro più spaziosa e ben più potente. E la Volkswagen Golf (anche se qui nella vecchia versione Plus) è a 0,33, contro 0,23 della ID.3. In assoluto tra i modelli GPL presi in esame la più virtuosa è la Renault Twingo, che comunque con 0,23 ha un costo d’esercizio più alto delle auto EV della stessa categoria.

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