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Comune stacca la spina alla ricarica gratis: troppi costi e “furbi”

la provincia ricarica

Il Comune di Rivolta d’Adda, in provincia di Cremona, ha staccato gli allacci delle colonnine di ricarica gratuite. Stop al pieno gratis.

La notizia si legge anche in positivo: aumentano gli autisti elettrici lombardi. Bene, soprattutto per la qualità dell’aria, ma troppi soldi per le casse comunali. Gli amministratori avevano stimato una spesa di 300 euro mensili, la bolletta è volata a 3500 euro. E con il caro energia meglio non rischiare, si è montata la polemica anche con chi ha ricaricato oltre le due ore consentite.

Turismo della colonnina: tutti a Rivolta d’Adda per la ricarica gratis

L’intervista a La Provincia dell’assessore di Rivolta

L’assessore all’ambiente Roberto Marazzina ha ricostruito la vicenda per il giornale “Provincia. Quotidiano di Crema e Cremona“. L’intuizione e la realizzazione del servizio ha funzionato benissimo,  troppo per il bilancio comunale secondo l’assessore: la spesa annua da meno di 4mila euro è volata a 42mila. E l’assessore  ha staccato la spina. Sono 164 gli utenti del servizio, dall’amministrazione hanno ricostruito che più della metà arriva da Crema o da Treviglio.

Si è sviluppato un turismo alla spina. E non “mordi e fuggi” visto che  non sono mancati i “furbi”  secondo l’assessore. Coloro che si sono trattenuti oltre le due ore consentite dal regolamento della stazione di ricarica che dispone di due prese.

Esperienza gratuita finita, ora si pagherà

Il servizio ha preso il via nel 2017

L’assessore chiude l’esperienza gratuita,  ma il servizio riprenderà. Questa volta a pagamento e si annuncia l’ampliamento: arrivare a sei colonnine. Nel paese sicuramente servono visto che si contano almeno una settantina di auto elettriche. E probabilmente il servizio gratuito ha stimolato la conversione all’elettrico di tanti. La spesa comunale alla fine è servita.

A Cremona postini elettrici e 19 nuovi autobus elettrici

 

Autobus elettrici a Cremona

La stazione di ricarica funziona bene in provincia e a Cremona città aumentano i veicoli elettrici. In queste settimane Poste Italiane ha assunto nuovi postini a cui sono stati assegnati otto tricicli elettrici per la consegna dei pacchi. Non è finita qui, sulle strade di Cremona arriveranno 19 nuovi autobus elettrici (ne sono stati acquistati altri di recente leggi qui). Il ministro dei Trasporti ha assegnato più di sei milioni di euro per l’acquisto degli e-bus e delle stazioni di ricarica. L’assessore alla mobilità Simona Pasquali ha dato i numeri: nel primo biennio 7 autobus e nel secondo biennio 4 bus urbani lunghi, 5 bus urbani normali e 3 bus urbani corti. E poi l’amministratore ha sottolineato: “Con il contributo finanziato si avvia la completa sostituzione degli autobus a gasolio. Confidiamo che venga accolta la richiesta degli altri 13 nuovi mezzi per veder circolare esclusivamente autobus elettrici oltre uno innovativo a idrogeno”.

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