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Come vorrò la mia terza elettrica (dopo e-Golf e ID.3)

Un'immagine vedo-non-vedo della Hyundai Ioniq 5, una della auto più attese in arrivo.

Come vorrò la mia terza auto elettrica. Attualmente guido una VW ID.3, dopo avere posseduto una e-Golf: un’esperienza che mi porta a queste conclusioni.

Come vorrò…non certo che scimmiotti auto tradizionali

Chi non guida un’auto elettrica immagina un’evoluzione che porti i veicoli a batterie ad assomigliare sempre di più a un’auto tradizionale. Immagina (e pretende) che in futuro possa essere ricaricata in pochi minuti (esattamente come una termica). Immagina che in futuro possa percorrere 1000 km prima di dover essere ricaricata. Ma è davvero questa l’evoluzione alla quale dobbiamo puntare?

La BMW iX3, in arrivo anche in Italia in queste prime settimane del 2021.

Proviamo a ribaltare per un momento le prospettive. Immaginare che, per assurdo, scoprissimo che bruciare del carburante in un motore a scoppio è l’alternativa più ecologica ed economica. Se avessimo tutti guidato auto elettriche fino a oggi, probabilmente immagineremmo un futuro in cui poter rifornire di carburante le nostre auto a casa. Probabilmente in questo momento staremmo tutti guidando delle elettriche nell’attesa che l’infrastruttura migliori. Nell’attesa che le società petrolifere arrivino con il carburante nelle nostre abitazioni esattamente come avviene con l’acqua corrente. Ma sappiamo bene che non è questo il metodo più efficiente di distribuzione dei carburanti.

Come vorrò…parto dal software della mia ID.3

Perché allora ci ostiniamo a immaginare delle elettriche a somiglianza delle nostre termiche? Si tratta di tecnologie completamente diverse. E, visto che i produttori adattano i prodotti alle richieste del mercato, il rischio è quello di spingerli i nella direzione sbagliata. L’ultimo aggiornamento software di Volkswagen ID.3 (release 0783) ha introdotto due novità nel software di gestione che mi hanno fatto riflettere.

 

Nulla di incredibile in realtà: nello specifico l’introduzione nel sistema di navigazione dell’auto di una pianificazione non solo del percorso, ma anche delle tappe per la ricarica fast. Altra novità un sistema di programmazione delle ricariche associato al luogo di ricarica. Novità che possono sembrare non particolarmente sensazionali, certo. Ma sono stati per me motivo di riflessione rispetto a quanto il software possa migliorare l’utilizzo dell’auto elettrica. Senza che sia davvero necessaria un’evoluzione tecnica dei powertrain e della tecnologia delle batterie. O senza che questa evoluzione sia necessariamente così grande come possiamo immaginarci.

Elettriche usate come termiche: è così che le vogliamo?

Personalmente non sogno auto con pacco batteria da 200 kWh, ma piuttosto auto con batterie da 50 kWh che pesino la metà e occupino un terzo dello spazio. Non immagino un futuro in cui sarà possibile ricaricare l’auto in pochi minuti. Ma piuttosto uno in cui non dovrò occuparmi di farlo, perché un software intelligente e un’opportuna infrastruttura lo faranno per me. Un futuro in cui la ricarica sarà possibile in qualsiasi parcheggio o forse anche mentre ci spostiamo.

—-  E voi, come vedete il futuro delle elettriche? In che modo ne immaginate e auspicate le evoluzioni?  —-

 


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