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Ces 2018, il paradiso della guida autonoma

Si è chiuso il CES 2018, la grande fiera dell’elettronica di consumo di Las Vegas. Proviamo a riassumere le tante novità sulla mobilità all’attenzione dei quasi 200 mila visitatori e 3900 espositori, la più grande edizione di sempre.

Byton e Fisker regine tra le elettriche

di Carlo Iacovini da Las Vegas

Da un lato la fiera si conferma il palcoscenico ideale per i nuovi brand internazionali che guardano al futuro dell’automobile e sono più a loro agio a presentarsi qui piuttosto che nei tradizionali saloni dell’auto. È il caso di Byton  e  Fisker , di cui molto si è scritto, mentre le grandi case auto comunque utilizzano il CES per anticipare prodotti e concept elettrici o connessi (il caso di Nissan, Daimler, Kia e Hyundai). La guida autonoma è “uscita” dal concetto di novità ed è diventata una protagonista indiscussa al CES, sotto varie forme.

Il concept della Kia Niro, un Suv elettrico

Innanzitutto è stato possibile testare su strada prototipi perfettamente funzionanti. Aptiv in collaborazione con Lyft ha portato una flotta di Bmw Serie 5 in prova su un circuito cittadino pubblico. L’azienda californiana Torc ha allestito un prototipo di Lexus (il veicolo tra i più amati per i test di guida autonoma). Ford si sta riposizionando in questo campo dopo il cambio del Presidente di un anno fa e ha ricreato uno scorcio di città del futuro con i propri veicoli per il delivery urbano (Pizza Hut e un Van).

La parmense Vislab tra i colossi mondiali

Una presenza significativa arriva da aziende tecnologiche, piccole start up o grandi corporation (Nvidia, ZF, Denso), che hanno mostrato soluzioni complete per Case auto ed operatori di mobilità, sia hardware che software. Interessante il confronto tecnico tra le tecnologie proposte basate sui sistemi più diffusi (sensori Lidar/radar) e i processori di videografica, che sembrano promettere performance molto elevate in termine di riconoscimento e codifica dell’ambiente in tempo reale. Su questo punto anche l’Italia aveva una sua eccellenza con Vislab  di Parma (di proprietà della californiana Ambarella), che ha mostrato (solo su invito) la loro ultima tecnologia concentrata nel cip CV1 di prossima industrializzazione. Un’ultima serie di novità è rappresentata dai nuovi concept di veicoli per la mobilità autonoma del futuro.

La navetta e-Palette della Toyota

La navetta Toyota

Toyota ha svelato una piattaforma multifunzionale chiamata E-palette, con uno shuttle dallo stile “minibus” di varie dimensioni flessibile per servizi di ridesharing, logistica merci e addirittura retail commerciale. Grandi scenografie tecnologiche e una collaborazione con i nuovi player della mobilità (Uber, Amazon, Didi) per portare il progetto su strada in occasione delle olimpiadi di Tokyo 2020. Su questa stessa strada da qualche anno si stanno muovendo anche Navya, con l’anteprima di Autonom cab, un robotaxi per la prima volta sulle strade americane, e LocalMotors. Questa start up, con quartier generale a San Francisco  insieme ad IBM, LG e altri partner tecnologici ha presentato al CES l’AccessibleOLLI lab. Si tratta di un programma di ricerca dove le tecnologie più avanzate (audio, video, riconoscimento vocale e codifica del linguaggio dei gesti) sono state utilizzate per consentire a ogni forma di disabilità di muoversi liberamente, a partire da una fermata progettata appositamente. Perché la mobilità, anche del futuro, sia facile per tutti.

Il prototipo della Niro fuel-cell
Il concept del crossover Nissan Imx
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