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Biden detta le regole: 7 volte più elettriche entro il 2032

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Il presidente Joe Biden ha annunciato la regolamentazione più severa mai introdotta negli Stati Uniti sulle emissioni di scarico dei veicoli, nel tentativo di accelerare il passaggio dell’industria automobilistica alle auto elettriche. Ma allo stesso tempo ha concesso più tempo all’industria automobilistica per adeguarsi al passaggio dell’auto elettrica.

Obiettivo 56% e almeno il 13% di ibride. Stretta alle emissioni delle ICE

E’ quello che si potrebbe definire il classico compromesso onorevole. Intendiamoci: gli obiettivi rimangono molto sfidanti. In pratica, secondo l’Epa (l’Agenzia statunitense per la protezione ambientale), i nuovi limiti prevedoo il 56% delle vendite delle nuove auto fossero elettriche entro il 2032, assieme ad almeno il 13% di ibride.

La rimanente quota resterebbe  coperta da veicoli a benzine e diesel. Ma con motori più efficienti e meno inquinanti. Nella proposta iniziale dell’ Inflation Reduction Act (IRA) dell’anno scorso, l’obiettivo era raggiungere il 62% di elettriche entro il 2032.

In ogni caso, la spinta verso la transizione green rimane, se si pensa che in un decennio la percentuale di nuovo auto elettriche sul totale dovrebbe moltiplicarsi per 7 volte. L’anno scorso le vendite di BEV negli Stati Uniti sono state 1,2 milioni. La quota di mercato ha raggiunto il 7,8%, in crescita del 46,3% rispetto al 5,6% del 2022.

Come ha fatto immediatamente notare il Wall Street Journal in un suo commento, le “vittime sacrificali” dei nuovi limiti imposti dall’Epa alla fine saranno le auto ICE.

In 30 anni 7 miliardi di tonnellate di CO2  in meno

Ma come è stato possibile arrivare a quel compromesso che gli osservatori politici hanno subito giudicato come una operazione elettorale nei confronti delle grandi case automobilistiche e dei sindacati, che da tempo chiedono più tempo per adeguarsi ai nuovi standard?  Sostanzialmente le nuove norme dell’Epa si applicano ai nuovi modelli a partire dal 2027, ma fino al 2029 saranno meno severi.

«La norma finale – ha spiegato il numero uno dell’Epa Michael Regangarantisce la stessa, se non maggiore, riduzione delle emissioni inquinanti, rispetto alla nostra proposta iniziale». Secondo l’agenzia questo permetterà di evitare 7 miliardi di tonnellate di emissioni di carbonio nei prossimi tre decenni. I  benefici economici saranno pari a 100 miliardi di dollari all’anno. Tra i minori costi per la spesa sanitaria, la riduzione delle spese per carburanti, manutenzione e riparazioni.

A ben guardare, l’amministrazione Biden ha “copiato” l’Europa, seppur senza imporre una data per il passaggio alle elettriche. Ma avviandosi sullo stesso percorso, Washington ha preso la strada di Bruxelles della “neutralità tecnologica”. L’importante è ridurre le emissioni inquinanti nel tentativo di centrare gli obiettivi degli accordi presi a suo tempo alla Cop di Parigi per il contenimento climatico e ribaditi alla Cop 28 di Dubai l’anno scorso.

Ma Trump sfida Biden: se vinco io niente auto elettriche e stop alle norme ambientali

Avvicinandosi alla sfida elettorale di novembre con Donald Trump, però, Biden corre sul filo del rasoio. Trump si è impegnato, in caso di vittoria, a revocare tutte le norme ambientali emanate da Biden.

Una portavoce della campagna di Trump, Karoline Leavitt, ha affermato che le regole «costringeranno gli americani ad acquistare auto ultra costose che non vogliono e non possono permettersi, distruggendo nel frattempo l’industria automobilistica statunitense».

Secondo la pubblicazione specializzata Kelly Blue Book, lo scorso anno il prezzo medio di vendita di un veicolo elettrico era di circa 53.500 dollari, circa 5.000 dollari in più rispetto alle auto a benzina. Lo stipendio medio annuo negli Stati Uniti è di circa $ 59.000.

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