Autonomia invernale di auto elettriche e ibride plug-in: ci hanno scritto diversi lettori sconcertati (se non peggio) per il calo della percorrenza delle vetture. Ecco che cosa succede, anche con dati (riservati) in possesso dei costruttori. Ricordiamo che l’indirizzo mail per contattarci è info@vaielettrico.it .
Autonomia invernale: quanto fa la Peugeot 3008 ibrida plug-in
ùIl problema sembra più consistente per le plug-in. Nei giorni scorsi vi abbiamo raccontato i casi di due lettori con la Peugeot 3008, con il range in elettrico segnalato sul display sceso in un caso a 24 e nell’altro a 28 km. Praticamente la metà del dato di omologazione. Un altro lettore, Flavio ora ci dal Piemonte lamentando lo stesso problema e allegando una tabella Peugeot con la resa dell’auto alle varie temperature (sopra): “Anch’io sono possessore di un Peugeot 3008 Hybrid4 plug-in. Le temperature da due settimane anche qui sono scese sotto i 10 gradi, soprattutto la notte. Ma ormai ad ogni ricarica l’autonomia dai 50 km è passata improvvisamente ai 28 con uno stile di guida molto risparmioso. Mi sono rivolto alla mia auto-officina Peugeot lamentandomi di quello che, a mio avviso, è un grosso difetto. La risposta che ho ricevuto, è stata una tabella che mostra le autonomie in funzione delle temperature. E che in sostanza, giustifica da un punto di vista tecnico il passaggio dai 50 ai 28 Km di autonomia”.
Autonomia invernale: il caso della Dacia Spring
Primo problema, dunque: manca l’informazione. Chi acquista un’auto con la spina, elettrica pura o plug-in che sia, non sa che con il freddo la percorrenza cala. E nessuno, tantomeno chi le auto le vende, lo avvisa. “Peccato che, per il cliente finale, non c’è nulla che possa giustificare tale calo”, scrive ancora il nostro lettore. “C’è da notare che il calo significativo di chilometraggio io l’ho rilevato già con temperature dell’ordine dei 15-17 gradi e non certo con il gelo”. Ma anche le elettriche-pure spiazzano i clienti, che si ritrovano sul display (l’indovinometro) autonomie inferiori a quelle riscontrate all’acquisto. Ci scrive per esempio un lettore dalla Sicilia: “A fine ottobre ho acquistato una Dacia Spring che ricarica da casa a 10A con un caricatore acquistato da Amazon. All’inizio il 100% di carica corrispondeva a un’autonomia di 255 km letti dal display dell’auto, ora sono 216 km. È normale? Sono in Sicilia e la temperatura è circa 12 gradi“.
Un lettore sulla Skoda Enyaq: “Partivo da 548 km, ora…”
Una tra le tante segnalazioni riguarda la Skoda Enyaq 80. Un lettore l’ha riportata in concessionaria lamentando alcune criticità e tra queste l’autonomia: “La macchina mi è stata consegnata carica al 100% con ben 548 km, ora dopo circa 16.700 km arrivo a malapena a 300 km di autonomia al 100% e a 268 all’80%“. Anche qui è interessante scorrere la risposta della Casa, che per quel che riguarda il freddo consiglia di:
- “Evitare che la batteria ad alto voltaggio si raffreddi troppo proprio nella stagione invernale. In questo modo la batteria ad alto voltaggio raggiunge più rapidamente l’ambito di temperatura necessario dopo l’inizio della marcia”.
-
“Durante la ricarica si consiglia di creare una piacevole temperatura ambiente, inserendo già la climatizzazione. Ci si assicura così che l’energia necessaria per l’iniziale riscaldamento non debba essere prodotta dalla batteria ad alto voltaggio”.
Serve trasparenza su quanto incide la temperatura
Più in generale, la Skoda (Volkswagen) sostiene che il modo in chi guida utilizza l’auto può influire fino a un terzo sui consumi. Non si tratta solo di velocità o di utilizzo della frenata rigenerativa: riscaldamento o climatizzazione possono pesare fino al 30% dei consumi. Le utenze supplementari (riscaldamento sedile e lunotto, radio) fino al 10%. La scelta degli pneumatici (dimensioni, estivi/invernali) per un altro 10%. Altro consiglio, confrontando le funzioni “veleggiamento” e “recupero”: “Ha più senso che si utilizzi l’energia del movimento durante il veleggiamento“, suggerisce Skoda, “e si lasci rotolare il veicolo il più a lungo possibile, utilizzando il “recupero” in modo mirato, ad esempio nella fase di avvicinamento a un semaforo“. Sono tutti consigli utili, ma resta il fatto che su temi come l’autonomia invernale il cliente andrebbe edotto prima di vendergli l’auto. E fanno bene le Case come Renault che, per la Zoe, mettono un contatore online che spiega come cambia il range al variare di velocità e temperatura.