Lorenzo si avventura in una stroncatura dell’auto elettrica: consuma un botto in salita. Parte dalla sua esperienza in e-bike. Pochino, a nostro giudizio. Infatti ignora cosa sia la frenata rigenerativa. Inviate i vostri quesiti a info@vaielettrico.it .
Prendendo esempio dalla mia e-bike…
La Mercedes EQS in una nostra prova sulla cima del Passo dello Stelvio
Ma lei sa cos’è la frenata rigenerativa?
E in discesa, lei non lo sa, le auto elettriche recuperano l’energia della frenata e la rimettono per così dire nella batteria. Non mi risulta che abbiano ancora inventato, invece, un’auto termica che rimetta il carburante nel serbatoio. Il risultato di questa caratteristica della trazione elettrica, cioè la possibilità di utilizzare il motore come generatore, invertendone la polarità per sfruttare l’inerzia, ha una ovvia conseguenza: ai maggiori consumi in salita (maggiori consumi che ha qualsiasi veicolo a motore) corrispondono consumi addiritura negativi in discesa.
La gita fuori porta ha un’andata e un ritorno
In altre parole, scendendo da un passo alpino lei si troverà in batteria più energia e più autonomia di quelle che aveva in quota. E alla fine della sua gita fuori porta si accorgerà che i consumi sono identici se non inferiori rispetto a quelli che avrebbe avuto su un percorso extraurbano di pianura.
L’invito a leggersi questo articolo che descrive l’esperienza reale di un mega camion da miniera che, salendo vuoto e scendendo a pieno carico, non ha praticamente necessità di essere alimentato dalla rete.
Prima di esprimere valutazioni tipo “giocattoli per ricchi costosi e inutili” un minimo di conoscenza non guasterebbe.