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L’auto elettrica in salita consuma un botto. Ma è falso

auto elettrica salita

Enrico supera i passi alpini con la Zoe

Lorenzo si avventura in una stroncatura dell’auto elettrica: consuma un botto in salita. Parte dalla sua esperienza in e-bike. Pochino, a nostro giudizio. Infatti ignora cosa sia la frenata rigenerativa. Inviate i vostri quesiti a info@vaielettrico.it .

Prendendo esempio dalla mia e-bike…

Come mai in tutte le prove su strada di un auto elettrica manca sempre la prova di efficienza in salita? Se funziona come la mia bike elettrica è un disastro, si passa da 100km a meno di 40 nelle salite impegnative senza usarla alla massima potenza naturalmente. Questo indica che le auto elettriche sono perfette solo in un ambiente, quello urbano, per gite fuori porta sono giocattoli costosi ed inutili. Lorenzo Oddone

La Mercedes EQS in una nostra prova sulla cima del Passo dello Stelvio

Ma lei sa cos’è la frenata rigenerativa?

Risposta- Lei pensa di aver scoperto il punto debole dell’auto elettrica, ma ha proprio mancato il bersaglio. Tranne che al momento di salire in Paradiso, cosa che capita una sola volta nella vita e non a tutti, a ogni ascesa corrisponde una discesa. O no?

E in discesa, lei non lo sa, le auto elettriche recuperano l’energia della frenata e la rimettono per così dire nella batteria. Non mi risulta che abbiano ancora inventato, invece, un’auto termica che rimetta il carburante nel serbatoio. Il risultato di questa caratteristica della trazione elettrica, cioè la possibilità di utilizzare il motore come generatore, invertendone la polarità per sfruttare l’inerzia, ha una ovvia conseguenza: ai maggiori consumi in salita (maggiori consumi che ha qualsiasi veicolo a motore) corrispondono consumi addiritura negativi in discesa.

La gita fuori porta ha un’andata e un ritorno

In altre parole, scendendo da un passo alpino lei si troverà in batteria più energia e più autonomia di quelle che aveva in quota. E alla fine della sua gita fuori porta si accorgerà che i consumi sono identici se non inferiori rispetto a quelli che avrebbe avuto su un percorso extraurbano di pianura.

L’invito a leggersi questo articolo che descrive l’esperienza reale di un mega camion da miniera che, salendo vuoto e scendendo a pieno carico, non ha praticamente necessità di essere alimentato dalla rete.

Prima di esprimere valutazioni tipo “giocattoli per ricchi costosi e inutili” un minimo di conoscenza non guasterebbe.

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