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EDumper, colosso col retrofit che consuma quasi nulla

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EDumper è una delle macchine più grandi del mondo, un camion da miniera che può trasportare fino a 65 tonnellate. E’ elettrico al 100%. L’ha prodotto la svizzera eMining convertendo un gigantesco Komatsu a cassone ribaltabile con motore diesel da 23.000 cc. Ed è oggi il più grande veicolo terrestre a emissioni zero presente al mondo. Ma la cosa più incredibile è un’altra: dopo un anno di lavoro ha sorpreso gli stessi costruttori per l’eccezionale performance. Consuma infatti talmente poco che può lavorare per due o tre giorni, otto ore al giorno, senza essere ricaricato.

In discesa, a pieno carico, recupera tutta l’energia

Il “miracolo” si compie in una cava di Pery, a circa 100 km da Zurigo. Ed è legato alla logistica del sito: la materia prima (roccia per cemento) è estratta in cima alla montagna e scaricata a valle. Durante la lunga discesa a pieno carico con pendenza del 13% la frenata rigenerativa ricarica le imponenti batterie,  recuperando gran parte dell’energia spesa in salita a cassone vuoto.

EDumper, 130 tonnellate di CO2 in meno all’anno

A fine giornata l’accumulatore ha perduto solo una parte della sua autonomia. In un anno ha risparmiato 50 mila litri di gasolio ed evitato emissioni di CO2 per 130 tonnellate. Nei 10 anni di vita utile prevista EDumper trasporterà a valle 300 mila tonnellate di materiale, risparmiando 500 mila litri di gasolio e 1.300 tonnellate di emissioni. Dopo 1.500 ore di impiego Gernot Beutle , responsabile vendite eMining dichiara che «considerando una topologia mista con una percentuale più elevata di trasporto in discesa, i costi operativi possono essere inferiori fino all’80% rispetto ad analoghi autocarri diesel».

Vediamolo nel dettaglio. E’ stato progettato e realizzato dalla E-Mining di Heimberg, in collaborazione con Empa, l’Università di Scienze Applicate di Berna e l’NTB Interstaatlicke Hochschule fur Technik Buchs. Deriva dal colossale veicolo da miniera Komatsu HD605-7 dal quale è stato rimosso il motore diesel da 23 litri e sostituito con potenti motori elettrici e un pacco batterie monster da 710 kWh e 8 tonnellate di peso.

Costa 2,5 volte in più, ma si ripaga in 5 anni

Questo primo esemplare di EDumper costa circa 2,5 volte più del mezzo di serie diesel. Ma Beutle stima che l’investimento iniziale possa ripagarsi nel giro di 5 anni. Insomma, il successo dell’EDumper è tale che i proprietari della cava pensano ora di convertire in elettrico tutto il parco macchine impiegato.

EMining fornisce il kit di conversione completo e si occupa degli studi di fattibilità per applicarlo ad altri camion da cava. Ovviamente non c’è un prezzo unica prefissato, perchè ogni esemplare va fatto su misura. Durante questo primo anno di test, comunque, sono già state apportate migliorie al progetto con un aumento delle prestazioni del 10% circa.

C’è la guida autonoma nel futuro di EDumper

Beutle ritiene che eDumper diventerà uno standard per le cave di tutto il mondo. «Nei prossimi quattro anni _ dice _, miriamo a convertire autocarri ancora più grandi. Attualmente stiamo pensando di convertire un veicolo con carico utile di 100 tonnellate, utilizzando batterie diverse». Saranno inoltre migliorati i kit, includendo la guida autonoma, e sarà allargata a livello globale la rete di vendita e assistenza.

 

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7 COMMENTI

  1. La soluzione é chiaramente ottimale per questo tipo di situazione, pur rimanendo valida anche per altre logistiche più avverse, ovviamente con cariche ravvicinate. Ricordiamoci che si tratta, di fatto, di una nuova applicazione di una tecnologia ancora in sviluppo e pertanto deve essere considerata come un traguardo intermedio.
    Considerandola in quest’ottica, la vedo come un successo parziale ma, dati i numeri, molto rilevante.
    Dobbiamo tener presente che stiamo parlando di un economia reale effettiva, oltre alla riduzione dell’impatto ambientale realizzata.
    Infatti, come tutti sappiamo, le novità tecnologiche hanno la strada spianata in ambito industriale solamente se rappresentano un vantaggio commerciale e non solamente di immagine.
    Anche per questo motivo, ritengo si tratti di un progetto estremamente interessante, oltre al fatto tecnico di impiegare tecnologie “delicate” in ambienti impegnativi heavy-duty come l’industria estrattiva.

  2. Ok, in questo caso è perfetto; ma se il tragitto fosse al “contrario” (cioè, come nella maggior parte delle miniere a cielo aperto, scarico in discesa e carico in salita) ?

    • Infatti il costruttore specifica che eDumper è ideale per cave con questa specifica logistica. Non saprei se siano la maggioranza, però. Lei è un esperto di miniere?

  3. Chapeau… È l’uovo di colombo…con questa tipologia di uso si massimizza uno dei principali vantaggi dell’elettrico ,la ricarica rigenerativa in discesa (se fosse a rendimento 1 questi manco dovrebbero ricaricarlo il bestione visto che produrrebbe molto più energia nella discesa di quella che gli serve per fare la salita a vuoto)

    • Ovviamente occorre ricordare che il rendimento 1 o superiore esistono solo negli universi Marvel, non sui libri di fisica.

      • E’ vero Emanuele. Però bisogna considerare anche l’energia utilizzata dagli escavatori nelle operazioni di carico, che aumenta il peso dell’automezzo di 65 tonnellate e quindi contribuisce all’efficienza complessiva dell’operazione in discesa. Nei mezzi diesel va comunque perduta, con EDumper è in parte recuperata.

  4. Una proposta realmente interessante. Ovvio che, almeno per ora, questa tecnologia sia maggiormente adatta a configurazioni di miniere che prevedano il trasporto del materiale in discesa.
    Nonostante ciò, il guadagno in termini economici e ambientali é espressivo.
    Complimenti ai progettisti!

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