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Amo il motore a scoppio, ma è arrivato al capolinea

motore a scoppio
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Aldo ha lavorato tutta la vita sul motore a scoppio e lo ama. Tuttavia contesta quanto detto dal professor Davide Tabarelli e dal giornalista Fabio Dragoni durante la puntata di Pizzapulita di giovedì scorso, alla quale ha partecipato anche Vaielettrico. In particolare sull’efficienza e la possibile evoluzione dei motori diesel e benzina. Ecco la sua testimonianza.
                                       di Aldo Valeri
Ho atteso qualche giorno dalla trasmissione TV in cui era presente il direttore di Vaielettrico. Ho atteso perchè dopo aver visto e sentito sono rimasto senza parole…

Progettai i motori Fiat: vedendo Piazzapulita sono rimasto senza parole

Io ora sono in pensione ma ho lavorato per quarant’anni in FIAT e sono stato responsabile della progettazione motori benzina e Diesel sia in FIAT AUTO che IVECO quindi, qualcosina ne so. Amo profondamente la meccanica che è stato il mio mestiere per tanti anni e conseguentemente i motori cosiddetti termici, ma resto obbiettivo sull’argomento.
Seguendo la trasmissione il primo pensiero è stato che il detto: “In Italia chi le cose non le sa le insegna” mai come in questo caso sia così vero. Un politico presente in trasmissione disse: “I motori Diesel e in genere i termici hanno ancora molto da dare e in particolare i Diesel non sono ancora arrivati al limite delle loro possibilità”.
Bene, la realtà è che qualunque motorista sa perfettamente che i motori a stantuffi o termici sono oramai considerati, da un punto di vista puramente ingegneristico, un concetto totalmente superato, la meccanica e la fisica dimostrano inequivocabilmente che questo genere di motori sono arrivati al capolinea.
Più di così come rendimento non possono dare, o meglio ci sarebbe un margine di miglioramento ma solo abbandonando in parte ghisa e alluminio per ricorrere a materiali che si, aumenterebbero il rendimento ma al prezzo di costi di produzione insostenibili.

Efficienza e costi: il motore a scoppio non può migliorare,  quello elettrico vince sempre

Qualunque motorista sa che parlando di rendimento, un motore termico ha una resa che è circa del 40%. Cioè, di tutta l’energia intesa come carburante che viene bruciato nella camera di combustione solo il 40% viene trasformato in movimento. Il restante 60% se ne va in calore disperso e attriti vari. 
Solo NISSAN pare voglia/possa arrivare in futuro a un rendimento del 50% ma è ancora da dimostrare e attuare. Il rendimento di un motore elettrico è circa del 85/90%.
Poi c’è un aspetto puramente meccanico. Le parti in movimento sottoposte a stress in un motore termico e quindi soggette a rottura sono migliaia. Si pensi a tutta la meccanica della distribuzione, stantuffi, bielle, albero motore frizione e ingranaggi del cambio (e ho fatto solo un macro elenco). In più c’è la manutenzione ordinaria: cambio olio, filtri e regolazioni varie.
In un motore elettrico c’è solo il rotore e la trasmissione sottoposti a stress, non c’è nemmeno il cambio e la manutenzione intesa come tagliandi sarebbe estremamente economica se le case automobilistiche non ci marciassero alla grande…

Il motore elettrico rende di più, costa meno e non si rompe mai

Insomma, il motore di un’elettrica ha una vita enormemente più lunga e costi di gestione infinitamente inferiori rispetto a una termica e pochissime le possibilità di rotture- Ovviamente senza considerare le eventuali problematiche dovute all’elettronica.
Ma è più facile ed economico sostituire un microchip o una centralina piuttosto che intervenire su una testa cilindri o un cambio (specie se automatico). Sempre che le case automobilistiche non ci marcino sopra…
Concludendo, io sono un meccanico e ho sempre considerato molto più affascinante un quattro cilindri turbo benzina che un circuito stampato. Ma non si può andare contro le leggi della cinematica, della fisica e la matematica. Si chiamano leggi proprio perchè sono state elaborate, dimostrate e pertanto non si discutono.

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