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Alfa e Fiat elettriche? I cassetti sono vuoti…

Alfa e Fiat elettriche: alla ricerca del tempo perduto. I due marchi italiani saranno gli ultimi ad avere una gamma a batterie nel Gruppo Stellantis.

Alfa e Fiat elettriche? Non prima del 2024. E Lancia…

Il simbolino verde indica i nuovi modelli elettrici, il simbolino blu indica le nuove ibride plug-in.  Tra i marchi generalisti italiani poco o nulla in arrivo, solo per la Maserati si prevedono  due elettriche.

Alla resa dei conti in ordine sparso. Si potrebbe riassumere così lo stato dell’arte per le marche italiane confluite nel mega-gruppo Stellantis. Una slide messa in rete qualche giorno fa dalla holding nata da PSA e FCA fa il punto sui modelli ibridi plug-in ed elettrici dei vari brand in arrivo. Una fotografia impietosa, che mostra come Fiat, Lancia e Alfa paghino la lunga avversione alle auto con la spina. E arrivino coi cassetti quasi vuoti all’ormai inevitabile transizione verso l’elettrico. La Fiat e la Lancia, addirittura, non pervenute: zero tituli, come avrebbe detto un famoso allenatore, niente da dichiarare. La Fiat è ferma alla 500, che pure può essere considerata un successo ed è l’auto elettrica più venduta in casa Stellantis, nonostante un sostegno di marketing molto debole. E niente da dichiarare per la Lancia. Non si sa se perché non c’è futuro per lo storico marchio torinese o se semplicemente il management a trazione francese non ha ancora deciso che farsene. Per l’Alfa, infine, solo una plug-in in arrivo l’anno prossimo, la Tonale.

Il presidente del Gruppo Stellantis, John Elkann, con la Fiat 500 elettrica in versione cabro.

La svolta tra 2025 e 2030, ma gli altri nel frattempo…

Tutt’altra storia per i due maggiori marchi francesi. Citroen, marchio generalista in una fascia di mercato quasi sovrapposta a quella di Fiat, ha in arrivo tre elettriche e un’ibrida plug-in di qui a fine 2023. Per Peugeot nello stesso periodo due elettriche e tre ibride plug-in. E più a lunga scadenza? L’Alfa conta di diventare solo-elettrica entro il 2027, quando il nuovo n.1 Jean Philippe Imparato avrà terminato di ridisegnare una gamma oggi ridotta a due modelli. Mentre la Fiat pensa di fare la stessa operazione in una data ancora indefinita a cavallo tra 2025 e 2030, quando il prezzo delle elettriche sarà competitivo con le auto tradizionali. Peccato che per quella data, oltre alla concorrenza interna, ci sarà da fronteggiare competitors che nel frattempo avranno sfornato decine di modelli. Come il Gruppo Volkswagen, che lancerà già nel 2025 una “piccola” a batterie che andrà a cercarsi spazio proprio nel terreno di caccia di solito più congeniale a Fiat. Il mondo cambia e l’auto pure. Ma il dibattito pubblico in Italia non è su come salire sui nuovi treni che partono, ma su come sdraiarsi sui binari per cercare di fermarli. Auguri.

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