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10 mila km in Mustang Mach-E: ho speso…

10 mila km in Mustang Mach-e, la Ford elettrica: il bilancio, molto accurato, lo traccia Michele, un amico di Vaielettrico, già proprietario di una Peugeot e-208.

                                       di Michele Pennese

“L‘avevo premesso raccontando le traversie con la prima elettrica di casa, la Peugeot e-208: nonostante tutto, non mi sarei ricreduto sui vantaggi di guidare alla spina. Anche per la vettura principale, destinata prevalentemente all’attività professionale, la scelta è caduta su un’elettrica, dopo un ventennio di auto a gasolio italiane e tedesche.

Michele ha sostituito con la Mustang una Audi Q3 a gasolio.

10 mia km in Mustang / Dovevo sostituire l’Audi Q3…

“I criteri di selezione del modello sono stati principalmente l’autonomia, la qualità costruttiva e l’ammontare del canone di Noleggio a Lungo Termine (NLT) . Canone che doveva essere compatibile con il budget della precedente Audi Q3 SB 2.0 TDI, prevedendo una percorrenza annua di 30-35.000 Km. Dopo numerosi test drive e preventivi, la scelta è caduta sulla Mustang Mach-E RWD Extended Range in allestimento Tech Pack+, che soddisfaceva i requisiti. Potendo contare, al momento dell’ordine effettuato alla fine di ottobre 2021, sull’incentivo statale di 4.000 euro e sullo sconto di 1.500 euro della Casa madre. La vettura era pre-ordinata e prevista in consegna a 18 settimane, avvenuta effettivamente nei primi di marzo 2022, scontando le tempistiche per immatricolazione e pratiche NLT.

Comoda anche dietro, pure per mio figlio che è 1,90

Parliamo della vettura in generale: non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace. A me piace, esteticamente, parecchio. E devo dire che incuriosisce e piace a molte persone, giovani e meno giovani, che mi fermano per chiedere informazioni ed esprimere apprezzamenti. Le tappezzerie e i sedili sono di qualità adeguata; forse il rivestimento del bagagliaio, ampio a sufficienza per le esigenze di una famiglia. potrebbe essere più curato. Con il pianale nella posizione inferiore, che permette di sfruttare il doppiofondo, si intravvede la lamiera verniciata, così come il rivestimento delle portiere anteriori ne lascia scoperta una parte. Molto comodo il secondo vano bagagli, all’anteriore, capiente una ottantina di litri ed utile per riporre il cavo di ricarica e piccole valigie durante i viaggi. L’abitabilità, come su tutte le elettriche, è superiore a quella delle vetture endotermiche equivalenti. Anche i passeggeri posteriori alti un metro e novanta, come mio figlio, possono distendere le gambe e affrontare lunghi viaggi molto comodamente. 

Equipaggiamento completo e facili comandi touch

L’equipaggiamento di questa versione è completo al massimo. Con tetto panoramico, sedili e volante riscaldati, impianto audio Bose, numerose prese USB e Tipo C, ADAS livello II completo di tutte le funzioni di assistenza. La plancia è caratterizzata da uno schermo touch di dimensioni generose, in stile Tesla, montato verticalmente, e da un piccolo quadro di bordo, posto dietro al volante, che riporta le informazioni essenziali per il conducente. È una soluzione pratica, il tablet centrale permette di configurare le opzioni preferite, senza necessità di successivi interventi. E di accedervi solo per impostare alcuni comandi, come modalità di guida e navigatore a inizio viaggio, e alcune funzioni, come la climatizzazione, durante la marcia. A dispetto di quanto potrebbe apparire, l’utilizzo è intuitivo, immediato e non pone problemi di distrazione durante la marcia.

Tre modalità di guida, con la “Untamed” è divertimento puro

Il quadro di bordo non fornisce indicazioni sul consumo istantaneo di energia, né sulla quantità di energia recuperata. A parte una icona che compare fugacemente in caso di frenata decisa, per indicare la percentuale recuperata. L’unico dato disponibile è il consumo medio del trip, visualizzato sullo schermo principale a centro plancia. Una scelta singolare, ma tutto sommato condivisibile. Fanno fede l’indicazione della percentuale di batteria disponibile e lo stimatore di autonomia, che si dimostra sufficientemente affidabile.La potenza del motore elettrico posteriore è esuberante, circa 300 CV, regolabili con 3 modalità di guida. La prima, Whisper, prevede un’erogazione fluida e una curva di frenatura elettrica molto blanda, adatta solo per l’autostrada, dove consente di veleggiare e ridurre i consumi. La seconda, Active, è la più equilibrata ed adatta agli usi urbani ed extraurbani. La terza, Untamed, parla da sola: divertimento allo stato puro sui percorsi misti collinari e montani, accelerazioni impressionanti, frenatura elettrica aggressiva“.

C’è anche la riproduzione del suono del V8 Mustang

La frenatura può essere rinforzata con il comando a pulsante “L”, posto al centro del selettore rotativo della modalità di marcia posto sul tunnel centrale. Purtroppo, non è stata prevista la possibilità di selezionare la frenatura con un comando a palette dietro il volante, come su altre vetture elettriche. Fra le personalizzazioni disponibili, la funzione “one-pedal”, di cui non sono un grande fan, dato il mio utilizzo prevalentemente extraurbano e autostradale. E la riproduzione del sound del V8 Mustang, ben avvertibile nelle accelerazioni profonde.

Gli assorbimenti di energia secondo il computer di bordo: dal motore il 92%.

Quanto ho consumato per motore, clima, accessori…

Autonomia e consumi. Va considerato che i 99 kWh lordi della batteria e i 610 Km di autonomia su omologa WLTP, non pongono, a priori, il problema dell’ansia. Nella pratica, un utilizzo prevalente in extraurbano consente autonomie di oltre 550 Km; in autostrada, a velocità codice, fra 400 e 450 Km. Nei viaggi di maggiore lunghezza finora affrontati, circa 350 Km, non ho avuto necessità di ricariche tampone e sono giunto a destinazione sempre con oltre il 25% di carica residua. A velocità costante di 110 Km/h, il consumo si attesta attorno ai 17 kWh/100 Km con condizionatore spento, 18 kWh con condizionatore acceso. Ai 130 si passa rispettivamente a 21 e 22 kWh /100 Km. Il computer di bordo ha consuntivato un consumo di 17 kWh /100 Km, nei primi 10.000 Km, con tempo di attivazione di circa 187 ore. E un utilizzo energetico del 92% per la guida, 2% per la climatizzazione, 3% per gli accessori e 3% per la gestione termica della batteria.

10 mila km in Mustang: quanto (poco) spendo per la ricarica

Infine i costi di ricarica. A causa di vincoli urbanistici, non posseggo un impianto fotovoltaico. Ma nel 2021 ho sottoscritto un contratto di fornitura di energia a impronta zero, a 0,08 €/kWh per la componente energia. Possedendo due auto elettriche, ho scelto di portare la potenza del contatore a 6 kW. L’incremento di potenza ha comportato un costo fisso di € 220 e una maggiorazione in fattura di 6 €/mese della quota potenza. Ho fatto realizzare una linea di alimentazione dedicata, con differenziale subito a valle del contatore, con portata massima 32 Amp, che porta potenza a un gruppo di prese dotate di interruttore fusibilato. Include una 16 Amp Schuko, una presa 16 Amp industriale e una presa 32 Amp industriale. In tal modo, ho la predisposizione per installare una wall-box 7.4 kW e, nel contempo, posso utilizzare i caricatori in dotazione alle due vetture, rispettivamente monofase 1.5 kW della e-208 e 3.5 kW della Mustang, anche contemporaneamente, in orario notturno. La ricarica domestica, comprensiva di tutti gli oneri, accise e Iva, ha un costo complessivo inferiore a 0,20 €/kWh.

10 mila km in Mustang: in tutto €380, a gasolio ne avrei spesi oltre 1.200

In aggiunta, terminata l’offerta Duferco, ho sottoscritto una flat mensile da 250 kWh, al costo di € 90, che utilizziamo per le necessità di entrambe le auto. Ma in prevalenza per ricariche Fast e HPC della e-208, oltre a promozioni Telepass, tariffe convenzionate di Ford Pass (Ionity a 0,33 €/kWh) e ricariche gratuite. Considerando pessimisticamente un costo medio di 0,20 €/kWh e un rendimento di ricarica inferiore al 90% (19 kWh/100 Km da rete equivalenti a 17 kWh/100 Km da batteria), i primi 10.000 Km della Mustang hanno comportato un costo di circa € 380. Contro gli oltre 1.200 (al costo convenzionale di 1.8 €/litro per il gasolio) del precedente SUV 2.0 TDI 150 Cv, che percorreva circa 15 Km/litro. Da considerare che nei viaggi nel nord e centro Italia, non ho riscontrato problemi particolari per la ricarica. A parte qualche raro caso di colonnine fuori uso e qualche stallo irregolarmente occupato da auto endotermiche. E un caso, incredibile, di sovraffollamento alla Ionity di Forlì, nel week-end del GP F1 di Imola: sei vetture in ricarica contemporaneamente, di cui un paio al 100%. Un comportamento da evitare.

Giudizio finale: obbligatorio o no, scelgo l’elettrico a vita

A prescindere dalle decisioni della Commissione Europa sul phase-out delle motorizzazioni endotermiche, la mia è chiara e definitiva: elettrico a vita“.

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