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VW nella tempesta (di nuovo): che ne sarà dell’elettrico?

VW nella tempesta, di nuovo, dopo gli anni burrascosi del Dieselgate: salta il capo della e-Mobility, Ulbrich, ed è in bilico lo stesso numero uno, Diess.

VW nella tempesta: fuori uno, il capo della e-Mobility

Thomas Ulbrich lascia la Volkswagen e la guida della e-Mobility.

Che ne sarà dei giganteschi programmi  della Volkswagen sull’elettrico? L’interrogativo è sempre più pressante da quando è stato messo in discussione il ruolo dei due top manager alla guida di questa svolta. Uno, il responsabile della e-Mobility Thomas Ulbrich ha già annunciato le sue dimissioni. Lascerà Wolfsburg a inizio 2021. Mentre il grande capo, Herbert Diess, ha in corso un braccio di ferro con il potere sindacato interno che non promette nulla di buono. Per mettere in chiaro chi comanda, Diess ha chiesto al consiglio di sorveglianza un mandato  anche oltre la naturale data di scadenza, il 2023. Ma non è affatto detto che la mossa riesca e in quel caso, con una sostanziale sfiducia, il numero uno dovrebbe a sua volta fare le valigie. Creando una nuova situazione di instabilità al vertice di un colosso che sta affrontando una trasformazione epocale, verso l’elettrico e il digitale. E a poco sembra essere servito, per addolcire il sindacato, riportare in Germania buona parte delle produzioni, grazie proprio ai nuovi modelli elettrici.

Traballa anche il presidente Diess, presto la decisione

Herbert Diess con la ID.3 in una foto scattata durante un viaggio in Italia.

Sull’uscita di Ulbrich i media tedeschi danno diverse spiegazioni. Un portavoce della Volkswagen ha detto ad Automobilwoche che “lascia l’azienda per motivi puramente privati ​​dopo un periodo di lavoro estremamente intenso“. Spiegazione che non ha convinto nessuno. La più plausibile è che, diventando l’elettrico il core della produzione, Diess voglia sopprimere la business unit e-Mobility, riportando tutto all’interno dei marchi. Per Ulbrich si parlava di un incarico in Cina, che il top manager avrebbe rifiutato. Ma la partita interessante è quella che riguarda il ruolo di Diess. La sua poltrona è tutt’altro che salda, dato che alle sue ripetute richieste di rinnovo della fiducia a lungo termine il consiglio di sorveglianza continua a non rispondere. Il sito Electrive (qui l’articolo) riferisce che il consiglio si riunirà la prossima settimana. Ma il quotidiano Handelsblatt cita fonti aziendali secondo le quali c’è “tempo fino a primavera” per questo tipo di decisioni. VW nella tempesta di nuovo, dunque, con una situazione di incertezza che non giova in una fase di grandi cambiamenti. Con il sindacato sul piede di guerra per le ristrutturazioni legate anche al passaggio all’elettrico.

 

 

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