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Una Volvo plug-in per Mia. “A me basta…”

Una Volvo plug-in per Mia, una lettrice vicentina a cui l’autonomia in elettrico basta per gli spostamenti casa-ufficio. Ecco il suo racconto. Volete condividere la vostra esperienza con auto “alla spina”? Scrivete alla mail info@vaielettrico.it
                                di Mia Battaglia
“Vi scrivo per condividere la mia esperienza della prima auto “con la spina”, sempre con la formula che prevede la sostituzione dell’auto dopo il 3° anno di utilizzo. Ho avuto in totale 9 Volvo tra XC70, XC60 e V90 CC (sempre auto 4×4 di prestazioni elevate o abbastanza elevate). E ora sono approdata alla mia prima ibrida plug-in, una XC60 T6.

Una Volvo con batteria da 11,5 kWh, per 35 km in elettrico

Si tratta di un modello del 2021, caratterizzato da un motore benzina 2.000 con 250cv e da un’unità elettrica da 87cv alimentata da un pacco batterie da 11.5kWh. L’autonomia dichiarata in elettrico è di 35km, mentre a benzina l’auto è un vero godimento (in termini di prestazioni). Ma, ovviamente, non in termini di consumi (difficile fare più di 12/13 km/litro). Osservo che in merito alle auto elettriche se ne leggono un po’ di tutti i colori, quindi mi sembra giusto contribuire con la mia esperienza, che considero molto positiva. Tengo a precisare: la mia non è chiaramente una scelta di costi, l’auto non è certo economica nè come prezzo di entrata nè come utilizzo. È soprattutto una scelta di stile, comodità, sicurezza e, quando ne ho voglia, prestazioni.

“Riesco a fare più di 40 km senza il motore a benzina”

La mia vita è organizzata così: il mio ufficio si trova a Bassano del Grappa, mentre io vivo a Vicenza. Vado in ufficio tre volte la settimana, per il resto del tempo lavoro da casa. La distanza dall’ufficio è esattamente di 39km. A casa posso caricare (questo è fondamentale). Quando sono a Bassano, ricarico ad una colonnina pubblica del circuito NextCharge al costo di 0,49€/kWh e 0,01€/minuto. In genere arrivo alla ricarica con un residuo del 2/3%, quindi ricarico fino al 100% caricando circa 9kWh e spendendo circa 6€. La ricarica mi è sufficiente per tornare a casa. Con un po’ di attenzione nella gestione dell’acceleratore, ho imparato a coprire la distanza da e per l’ufficio senza utilizzare mai il motore termico. Questo equivale a fare una quarantina di km in elettrico. L’altra sera ho raggiunto il massimo, 38km con ancora 11 km di autonomia: ho fotografato il cruscotto perchè non ci credevo (allego lo scatto)“.

“Ho il piede pesante, ma ora ho imparato ad andare piano…”

Questo significa che, in condizioni ottimali (strade extraurbane con traffico, incroci e semafori e a velocità comprese tra i 50 e i 90), puoi arrivare a percorrere quasi 50km. Rispetto ai 35 dichiarati non me lo aspettavo. Osservando i dati dello scatto sopra, si vede che, con questo pieno, ho percorso fino a qui complessivamente 1.145 km ad una media di 28.5 km/lt. Il dato è condizionato da un viaggio autostradale di 440km (Bologna e Mantova) nel corso del quale sono andata, ovviamente, solo a benzina, a parte i 35km elettrici della prima carica. Consumando circa 12km/lt. In conclusione: a condizione di poter ricaricare da casa, trovo la soluzione estremamente interessante. Il “giochino” di non accendere mai il motore per andare e tornare dall’ufficio, oltre agli aspetti di costo davvero contenuti, ha una conseguenza interessante. Io avrei la tendenza al “piedino” un po’ pesante (ho sempre amato correre), ma ora ho imparato ad andare piano, a godermi il panorama, la musica e il silenzio assoluto“. 
Una Volvo che ti dà mobilità elettrica senza ansia da ricarica
E quando viaggio per motivi diversi, per esempio per andare a sciare in Dolomiti, oppure per le ferie estive in Grecia, mi trovo un’auto che, se mi va, si comporta quasi da sportiva di razza, Con uno 0-100 inferiore ai 7′‘. Confrontando la mia esperienza rispetto a quella di altre testimonianze, mi pare di poter dire che tutto, davvero, dipende dal tipo di utilizzo. Nelle condizioni ideali, si ottiene il meglio dei due mondi: mobilità elettrica e nessuna ansia da ricarica. Forse questo tipo di mezzo, più di qualunque altro, andrebbe ben spiegato agli acquirenti: molte cose le ho dovute scoprire da sola, basandomi sull’esperienza. Lo dico anche perchè i freddi dati possono essere difficili da interpretare. Nel mio caso, 35km di autonomia sono sicuramente pochi, ma si traducono nel commuting quotidiano casa-lavoro e negli spostamenti urbani in condizioni totalmente elettriche. Con tutti i benefici del caso.
– E se ho l’auto elettrica scarica e devo partire all’improvviso? Guarda il VIDEO di Paolo Mariano

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