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Una Volvo plug-in per Mia. “A me basta…”

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Una Volvo plug-in per Mia, una lettrice vicentina a cui l’autonomia in elettrico basta per gli spostamenti casa-ufficio. Ecco il suo racconto. Volete condividere la vostra esperienza con auto “alla spina”? Scrivete alla mail info@vaielettrico.it
                                di Mia Battaglia
“Vi scrivo per condividere la mia esperienza della prima auto “con la spina”, sempre con la formula che prevede la sostituzione dell’auto dopo il 3° anno di utilizzo. Ho avuto in totale 9 Volvo tra XC70, XC60 e V90 CC (sempre auto 4×4 di prestazioni elevate o abbastanza elevate). E ora sono approdata alla mia prima ibrida plug-in, una XC60 T6.

una volvoUna Volvo con batteria da 11,5 kWh, per 35 km in elettrico

Si tratta di un modello del 2021, caratterizzato da un motore benzina 2.000 con 250cv e da un’unità elettrica da 87cv alimentata da un pacco batterie da 11.5kWh. L’autonomia dichiarata in elettrico è di 35km, mentre a benzina l’auto è un vero godimento (in termini di prestazioni). Ma, ovviamente, non in termini di consumi (difficile fare più di 12/13 km/litro). Osservo che in merito alle auto elettriche se ne leggono un po’ di tutti i colori, quindi mi sembra giusto contribuire con la mia esperienza, che considero molto positiva. Tengo a precisare: la mia non è chiaramente una scelta di costi, l’auto non è certo economica nè come prezzo di entrata nè come utilizzo. È soprattutto una scelta di stile, comodità, sicurezza e, quando ne ho voglia, prestazioni.

“Riesco a fare più di 40 km senza il motore a benzina”

una volvo

La mia vita è organizzata così: il mio ufficio si trova a Bassano del Grappa, mentre io vivo a Vicenza. Vado in ufficio tre volte la settimana, per il resto del tempo lavoro da casa. La distanza dall’ufficio è esattamente di 39km. A casa posso caricare (questo è fondamentale). Quando sono a Bassano, ricarico ad una colonnina pubblica del circuito NextCharge al costo di 0,49€/kWh e 0,01€/minuto. In genere arrivo alla ricarica con un residuo del 2/3%, quindi ricarico fino al 100% caricando circa 9kWh e spendendo circa 6€. La ricarica mi è sufficiente per tornare a casa. Con un po’ di attenzione nella gestione dell’acceleratore, ho imparato a coprire la distanza da e per l’ufficio senza utilizzare mai il motore termico. Questo equivale a fare una quarantina di km in elettrico. L’altra sera ho raggiunto il massimo, 38km con ancora 11 km di autonomia: ho fotografato il cruscotto perchè non ci credevo (allego lo scatto)“.

una volvo“Ho il piede pesante, ma ora ho imparato ad andare piano…”

Questo significa che, in condizioni ottimali (strade extraurbane con traffico, incroci e semafori e a velocità comprese tra i 50 e i 90), puoi arrivare a percorrere quasi 50km. Rispetto ai 35 dichiarati non me lo aspettavo. Osservando i dati dello scatto sopra, si vede che, con questo pieno, ho percorso fino a qui complessivamente 1.145 km ad una media di 28.5 km/lt. Il dato è condizionato da un viaggio autostradale di 440km (Bologna e Mantova) nel corso del quale sono andata, ovviamente, solo a benzina, a parte i 35km elettrici della prima carica. Consumando circa 12km/lt. In conclusione: a condizione di poter ricaricare da casa, trovo la soluzione estremamente interessante. Il “giochino” di non accendere mai il motore per andare e tornare dall’ufficio, oltre agli aspetti di costo davvero contenuti, ha una conseguenza interessante. Io avrei la tendenza al “piedino” un po’ pesante (ho sempre amato correre), ma ora ho imparato ad andare piano, a godermi il panorama, la musica e il silenzio assoluto“. 
una volvoUna Volvo che ti dà mobilità elettrica senza ansia da ricarica
E quando viaggio per motivi diversi, per esempio per andare a sciare in Dolomiti, oppure per le ferie estive in Grecia, mi trovo un’auto che, se mi va, si comporta quasi da sportiva di razza, Con uno 0-100 inferiore ai 7′‘. Confrontando la mia esperienza rispetto a quella di altre testimonianze, mi pare di poter dire che tutto, davvero, dipende dal tipo di utilizzo. Nelle condizioni ideali, si ottiene il meglio dei due mondi: mobilità elettrica e nessuna ansia da ricarica. Forse questo tipo di mezzo, più di qualunque altro, andrebbe ben spiegato agli acquirenti: molte cose le ho dovute scoprire da sola, basandomi sull’esperienza. Lo dico anche perchè i freddi dati possono essere difficili da interpretare. Nel mio caso, 35km di autonomia sono sicuramente pochi, ma si traducono nel commuting quotidiano casa-lavoro e negli spostamenti urbani in condizioni totalmente elettriche. Con tutti i benefici del caso.
– E se ho l’auto elettrica scarica e devo partire all’improvviso? Guarda il VIDEO di Paolo Mariano

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39 COMMENTI

  1. Queste plugin sono dei cavalli di Troia, nel senso buono del termine. Hanno un prezzo premium… plugin economiche non esistono anche se potrebbero esistere, sono per chi avrebbe la possibilità di acquistare o noleggiare una EV di pari livello, ma non lo fa perché mentalmente non si sente pronto ad abbandonare le proprie abitudini o semplicemente ha timore di incorrere in problemi legati all’infrastruttura italiana di ricarica, che oggettivamente non brilla per capillarità ma soprattutto affidabilità. Dopo 2-3 anni di confort elettrico misto a benzina con consumi spaventosi, il passaggio ad una EV sarà molto più semplice e naturale. E le Case sorridono perché riescono ad abbassare la media di CO2 di gamma vendendo con ottimi ricavi auto “di transizione” con tutti i limiti del caso.

    • “plugin economiche non esistono”
      Vero, ma io la mia l’ho pagata 21.700 € quasi al massimo degli opzional (di listino oltre 42.000, oggi una follia di euro in più). Offerta lancio, incentivi, sconti di casa e concessionaria, sconti fedeltà al modello… Può capitare! (sono cosciente, però, che “uno su mille ce la fa”. Anzi, facciamo 1 su 1.000.000). Però… sarebbe stato folle restare col mio diesel precedente ad emettere 136 g/Km non potendo avere una BEV (sebbene non avessi considerato, non lo sapevo, quanta CO2 si emette costruendo un’auto, per cui ogni auto nuova… ad oggi, dopo 2 anni e 3 mesi, ho recuperato solo il 60% delle maggiori emissioni in produzione rispetto ad una diesel).

      “perché mentalmente non si sente pronto…”
      Può essere che molti acquistino una PHEV per quello. Non lo so! Io no di certo: cercavo una BEV Station Wagon perché mi ero stufato di inquinare con la mia (pur ottima) Station Wagon diesel (Skoda)! Allora (2020) BEV così non ce n’erano, soprattutto a 21.700 €. Il succedaneo più vicino ad una BEV per soddisfare le mie necessità e la mia volontà di ridurre drasticamente le emissioni, la Skoda l’ha presentata proprio in quei giorni primaverili del 2020 in cui mi stavo arrovellando (quasi prossimo a desistere) nella ricerca di una BEV che mi andasse bene e, dopo varie analisi, questa Skoda sembrava essere perfetta per il mio utilizzo. Infatti, lo confermo… (sapendo con assoluta precisione da oltre 20 anni come io usi le auto, sarei stato molto sorpreso se non fosse stato così… ma i primi test potevano essere sbagliati! Ed infatti lo erano, ma in peggio, solo perché i tester non avevano la minima idea di come vada guidata per sfruttarne le grandissime possibilità ecologiche che offre (con le mie necessità d’uso)).

      “Dopo 2-3 anni di confort elettrico misto a benzina con consumi spaventosi…”
      Può essere. Ma dipende dall’utilizzo e dalle necessità di chi l’acquista. Per me, col mio uso, negli ultimi 7.500 Km dall’ultimo pieno (fatto 387 giorni fa), ho consumato 30 litri di benzina e me ne restano ancora 9,5 nel serbatoio (circa, lo saprò al prossimo, eventuale, rifornimento, tutt’altro che in previsione). Mi costa certamente più di elettrico, visto che sono a maggior tutela ed ho consumato (sottolineo: consumato viaggiando, non il caricato, altrimenti dovrei considerare dispersioni e kWh usati per pre-climatizzare l’auto in garage prima dei viaggi, e dovrei aggiungere circa un 12,8% in più, peggiorando il confronto) l’equivalente di 102,4 litri (911,5 kWh). Ciò non toglie che io abbia speso in totale da quel pieno 60 € di benzina e 220 € di elettricità (grazie ad un 20,1% di cariche gratuite, ormai inesistenti qui da me). Consumi, comprese dispersioni e pre-clima? Benzina 250 Km/l, elettrico 7,41 Km/kWh, entrambi i motori in combinato equivalente: 56,1 Km/l (pari a 6,3 Km/kWh). Pas mal, dicono oltre le Alpi ad ovest! Almeno, pare a me!

      Quanto alla “transizione con tutti i limiti del caso”, ho emesso per 7.500 Km 9 g/Km di CO2. Un po’ più di 67 Kg in 387 gg. Tanto? Poco? Non so: nulla rispetto ad una termica, certamente più di una BEV in viaggio, ma estremamente meno di una BEV considerando le emissioni di produzione delle due auto. Io faccio 8.000 Km anno (in calo, come si vede dall’ultimo rifornimento): quanti anni (e Km) di guida con una BEV (Station Wagon da 4,7 metri e 1.750 Kg di peso) dovrei fare per recuperare quella differenza di emissioni emettendo 9 g/Km (pure loro in calo)?
      Come vede, Andrea, dipende… anche se io, come detto, avrei voluto una BEV (ed allora, ripeto, manco lo sapevo che si emettono tonnellate di CO2 per produrre un’auto, soprattutto se è una BEV). Ma a 21.700 €, una Station Wagon… nisba!
      E poi ci sono i vantaggi, purtroppo inquinanti, ma infinitamente meno di una termica pura o full. Ma si guida piacevolmente (è elettrica) emettendo zero nel quotidiano (come una BEV) ed emettendo pochissimo avendo la massima libertà di spostamento (no limiti, come una termica) le rare volte in cui è necessario. Sapendola usare!
      Continuo a preferire le BEV, ma nel mio caso non credo che la scelta di una PHEV sia stata una cosa sbagliata. Soprattutto per l’ambiente, anche se per motivi casuali e pratici, non sapendo nulla allora delle emissioni in costruzione. Ribadisco, col mio utilizzo!
      Buona notte!

      • Mi spiace ma non sono in grado di leggere tutto in questo momento. Resta il fatto che le PHEV sono sempre posizionate ai vertici della gamma ed hanno motori a benzina medio-grandi. VW non ha mica abbinato il 1000 tre cilindri al motore elettrico, ma il 1400 per dare performance di livello superiore ad una MHEV che hanno a listino. Di qui i consumi alti nel momento di uso del motore a combustione.

        • Buongiorno Andrea.
          Mi scusi. Arrivo a casa alla sera dopo le mie entusiasmanti giornate e mi metto molto tardi a leggere Vaielettrico per rilassarmi. Poi trovo qualcosa e scrivo compulsivamente, ripetendo un sacco di volte le stesse cose. Scusi di nuovo!

          Il 1390 VW è un ottimo motore, che ha vinto per anni premi come miglior motorizzazione del suo segmento, e viene declinato in tantissime versioni in tutti i brand del gruppo VAG. Mi pare che ci siano varie versioni e che vada da 110 a 180 CV. Nella mia 150 CV, ma di certo non è un motore “grande”.
          Quanto ai consumi alti, non è proprio così: il motore termico non “lavora” mai da solo nella mia PHEV, nemmeno a batteria scarica, tanto è vero che in ibrido (quindi viaggi da 80 Km in su) ho un consumo medio di 28,4 Km al litro. In un viaggio di 600 Km ho sfiorato i 24 Km/l, e non sapevo usarla. Non sono certo consumi alti, direi.
          Bisogna saperla usare: solo da questo dipendono i consumi di una PHEV.

      • PS. Dovrai spiegare se la riduzione di prezzo di 20 Mila euro è dovuto anche ad incentivi (pagati da tutti) oppure se per qualche congiunzione astrale è tutto margine che si riuscito a strappare al concessionario/casa madre. Con quella cifra oggi compri un segmento B e ne sei ben consapevole anche tu. Parlo avendo in casa una Peugeot ION di 10 anni ed una Toyota Auris SW ibrida di 4 anni

        • PS al PS! 🙂
          Nell’immane sbrodolata notturna l’ho spiegato. Si! Ho usufruito dei 6.500 € euro di incentivo statale, del corrispettivo “incentivo” offerto dalla casa, più, essendo cliente da oltre 20 anni di Skoda, sempre del modello Octavia (questa è la quarta) e della concessionaria, ho goduto di ulteriori sconti fedeltà e di supervalutazione dell’usato (ho dato indietro due auto: una Polo di 23 anni da rottamare e l’Octavia diesel di 5 anni), oltre all’offerta “lancio” (per soli due giorni è stata la seconda Octavia iV ad arrivare in Italia, quasi full optional).
          Non avrei dovuto?
          Danno incentivi ad auto che sono ibride solo nel nome, non credo di dovermi sentire in colpa per l’incentivo io che emetto 9 g/Km di CO2 e che faccio quasi il 90% dei Km in elettrico, il 97% dei viaggi. Sbaglio?
          D’altra parte, se non fosse stato così, non avrei potuto permettermi l’auto nuova, avrei ancora la mia diesel ed avrei dovuto pagare per far rottamare la Polo che cadeva a pezzi.

          • È un caso più unico che raro. Non è assolutamente scalabile né esempio da portare a chi pensa di mettersi in casa oggi una SW PHEV (meglio puntare ad una MG5). Per quanto riguarda le PHEV in casa abbiamo anche una Countryman Cooper SE perciò un minimo ho esperienza, ma il bilancio economico ed ambientale di una PHEV dipende troppo dalle proprie abitudini e dalla voglia di caricare costantemente.
            Però sono ottimi cavalli di Troia per la transizione di chi ha tanti soldi ed è spaventato dall’EV puro o semplicemente non piace il modello o altri motivi. Chi ha 60-70 Mila euro da spendere in un’auto e sceglie una PHEV usandola bene secondo me non sbaglia. Rispetto ad una endotermica pura c’è il rischio di inquinare la metà

          • “È un caso più unico che raro.”
            Vero! Infatti nella “tirata” parlavo di 1 su 1.000.000.

            “meglio puntare ad una MG5”
            Allora non c’era. C’è da dire che, prezzo a parte (che, comunque, sulla mia è anche oggi ben distante da 60-70K euro, anche se certamente non basso).

            “ma il bilancio economico ed ambientale di una PHEV dipende troppo dalle proprie abitudini e dalla voglia di caricare costantemente”
            In effetti, costo a parte, andrebbe presa solo se le tue necessità sono “coperte” in gran parte dalle caratteristiche che l’auto offre. SE la scelta è stata corretta e fatta in base alle proprie necessità, non c’è poi tutto ‘sto stress da ricarica. Ho appena avviato la ricarica da remoto, proprio mentre rispondevo ad altro articolo, ed erano 4 giorni che non ricaricavo. Tutto ‘sto stress non lo vedo, oltretutto avviando da remoto quando serve (naturalmente devi perdere tre secondi ogni volta che metti l’auto in garage per attaccare la spina: io lo faccio sempre, anche perché, pur senza ricaricare, in inverno ed in estate posso avviare la pre-climatizzazione prima di partire).

            “Rispetto ad una endotermica pura c’è il rischio di inquinare la metà”
            Se la scelta è stata corretta, in realtà c’è la certezza di inquinare molto meno di un decimo rispetto ad una Full Hybrid, e non so quante volte in meno di una termica pura: io, negli ultimi 7.500 Km sto emettendo 9 g/Km di CO2. Vita auto, errori iniziali compresi, ho emesso 18 g/Km di CO2. Una Full quanto fa? 120? 130? Bisogna saperla usare, ed averla scelta correttamente.

          • Meglio finirle le frasi:
            “meglio puntare ad una MG5”
            Allora non c’era. C’è da dire che, prezzo a parte (che, comunque, sulla mia è anche oggi ben distante da 60-70K euro, anche se certamente non basso), va valutata la differente emissione inquinante nella produzione. Come detto nella tirata, per me, che faccio pochi Km, sarebbe dura recuperare le tonnellate in più emesse nella produzione di una BEV rispetto alla mia. Visto che io inquino realmente pochissimo! Perché sono perfetto (come necessità di utilizzo) per l’auto!

  2. Cara signora Mia mi permetta un consiglio: chieda alla concessionaria se le fanno provare una vera elettrica x qualche giorno…vedrà come la troverà comoda( ovviamente io sono di parte con la Kona 64) visto che ha capito tutto sulla ricarica e la gestione auto con una batteria di almeno 60kw potrà andare dove vuole…e non è mica vero che bisogna andare piano x forza…anzi…lei la provi poi ci racconterà.

  3. viva le donne e viva le donne col piede pesante!!
    Complimenti per l’efficienza che riesce a raggiungere io non ci arrivo nemmeno se voglio le ruote a 4 atmosfere

  4. Sbaglio, o la signora Mia Battaglia sembrerebbe pronta a passare ad una BEV? Magari una Model Y. Dal mio punto di vista ci sarebbero tutte le condizioni. Autorimessa, percorsi medio corti, e solo saltuariamente tratti intorno ai 500 km tra andata e ritorno. Magari ha pure il fotovoltaico e non ce lo ha detto.

  5. Rispondo alla Sig.ra Mia, bellissima macchina e con la testa, e ovviamente la possibilità in base alla propria routine quotidiana, un’ottima scelta per contribuire all’ambiente e vivere il proprio tenore di vita, bisogni, soddisfazioni ecc.. A buon intenditore poche parole, ma soprattutto non per tutti. Così critico tutte le grandi aziende che per rinnovare il loro parco auto circolante hanno noleggiato flotte di plug-in, sicuramente con l’insensata richiesta ai propri rappresentanti di sfruttare al massimo l’autonomia in elettrico, quando l’esempio per eccellenza dell’utilizzatore di questo tipo di veicoli è la scrittrice di questo articolo. Non demonizzate lo strumento ma chi ne fa cattivo uso.

  6. Esatto Daniel il problema è proprio questo il punto.

    Qui non si tratta di capire se l’elettrico sia il futuro, è indubbio che lo sia. Il problema è che allo stato attuale non è assolutamente conveniente, sia per l’elevato costo di acquisto sia per gli alti costi dell’energia elettrica.

    Costi che non possono essere lasciati correre con la furbata delle tariffe Flat.
    In Italia l’energia elettrica per tutti non ci sta, e non ne avremo neanche tra 10 anni.
    Ci vorranno ancora molti decenni.

    Inoltre acquistare oggi una auto completamente elettrica, significa acquistare un prodotto già vecchio, molto vecchio, rispetto alle auto che saranno in commercio dopo il 2026.
    Comprarne una adesso e come darsi la zappa suo piedi, si pensa di essere furbi, ma nel 2026 è successivi le auto di oggi non le vorrà più nessuno e varranno zero…

  7. Innanzi tutto, ha solo 9,1kwh utilizzabili, sfiorare i 50km con quel bestione è un ottimo risultato.
    Anch’io ho una phev, ma a lavoro ci vado 2-4 volte con 1 carica, caricare 2 volte al giorno senza la libertà di pigiare un po’ sarebbe sconfortante.
    Però si per molti italiani sarebbe la soluzione ideale, con la distribuzione delle colonnine, il fatto che spesso son rotte o occupate ecc.
    La mia ha un caricatore da 7/24kwh però, se tutte le phev uscissero con caricatori da 2-3kw come questa servirebbe per forza un garage.

  8. Bellissimo racconto, da aggiungere ai “preferiti”. Grazie a Mia per averlo condiviso.

    Le mie riflessioni:
    – anche io sono rimasto stupito dall’autonomia in elettrico della plugin. Non è il primo caso che si conferma che l’autonomia della plugin può anche essere “reale” e quindi dobbiamo imparare a interpretare correttamente il dato senza partire prevenuti e pensare sia gonfiato
    – la wallbox a casa e la colonnina a lavoro aiutano e non poco. Certo, senza colonnina a lavoro viene meno buona parte del vantaggio dell’auto
    – visto l’uso frequente della colonnina a lavoro, mi chiedo come mai si sia optato per il pagamento tramite nextcharge anziché tramite una flat di enelx o becharge (forse non compatibile con quella colonnina?)

    Nota a margine: Volvo è brava a fidelizzare i suoi clienti, va riconosciuto, e chi guida Volvo tende a rimanere fedele al brand. Ne conosci di clienti affezionati (anzi: innamorati) del brand …

    • Ciao, a mio parere tutte le ev hanno un consumo “reale” uguale all’omologato, più delle termiche in genere, ovviamente questo si discosta quanto più salgono le velocità, quanto meno si usa la rigenerazione e quanto si abbassano le temperature.
      Se questa signora riesce a fare 35km con 0° probabilmente è molto “brava” (la linea tra l’andare piano e l’intralcio alla circolazione è sottile) e volvo ha fatto un buon lavoro… o pessimo e le batterie si rovineranno in pochi anni 😂

      • L’autonomia invernale è solo questione di saper usare l’auto, tanto per le EV quanto per le PHEV (ma è molto più necessario con una PHEV).
        E si deve distinguere tra saperla usare bene e saperla usare al meglio.
        Nel primo caso è più semplice, e la differenza tra non saperla usare ed usarla bene sfiora i 10 Km medi.
        Nel secondo caso, usarla al meglio, la differenza sfiora i 25 km medi.
        Per me, questo è il terzo inverno di “vita” con la mia Plug-in. Nel primo inverno, (anzi, nei tre mesi più freddi: dicembre, gennaio e febbraio 20-21), non conoscendo nulla dell’auto, ebbi una media di poco meno di 45 Km di autonomia. Questo inverno 22/23 (sempre i tre mesi più freddi), utilizzando l’auto al meglio, la media è stata di quasi 70 Km in elettrico. Con la bella stagione, con gli stessi accorgimenti ma adattati al clima, supero facilmente l’omologazione di 10/20 Km. La mia auto è omologata per 65 Km medi.
        Usarla bene è questione di buon senso, usarla al meglio è, invece, frutto di un’ampia ed articolata raccolta di dati dei viaggi e di successive analisi su dati omogenei (raggruppando i dati per gli stessi clima, traffico, passeggeri a bordo, peso trasportato (a spanne), tempi, velocità media, modalità di guida, settaggi, ecc…). Al termine, dopo qualche centinaio di viaggi, si sa con precisione come reagisce l’auto, in termini di consumi e, dunque, di autonomia, nelle varie situazioni e con le varie impostazioni e comportamenti.
        Fare queste cose, che a parte “l’impressione” richiedono in realtà solo 4 o 5 minuti alla sera, a me diverte (sono più di 20 anni che le faccio, però nessun’auto precedente ha mai avuto miglioramenti così marcati come questa plug-in al variare dei comportamenti e dei settaggi, molti da farsi in connessione da remoto), ma sono cosciente che non sia cosa per tutti.
        Per questo, per chi ha una plug-in ma non ha né la voglia né il tempo di mettersi a fare analisi, lo scorso 1° marzo ho inviato alla redazione il sunto della mia esperienza di tre inverni corredata di tabelle e grafici, con la spiegazione di cosa occorra fare per avere anche in inverno autonomie in elettrico vicine o migliori rispetto all’omologazione. Sfortunatamente (o fortunatamente per voi, non lo so) non è stata ritenuta valida o interessante.
        Però si può, senza eccessive rinunce (a patto di disporre di un garage) e guidando in modo predittivo in base al traffico (ma rispettando la segnaletica: non so se questo sia considerabile dal guidatore medio italiano come “intralcio” l’andare ai 50 con limite 50 ed ai 70 con limite 70. Tutto può essere).

        • Ivano, il suo scritto non è stato cestinato. Stiamo solo cercando il modo di poterlo pubblicare, valorizzandolo sia come contenuti sia come illustrazioni. Converrà che non è un testo di facile lettura e comprensione…

          • Buongiorno Massimo. D’accordissimo! Sono prolisso ed arzigogolato il giusto! Mi spiaceva solo che un’esperienza che penso possa essere utile, pur nella sua specificità, non fosse considerata. Certamente saprete trattarla al meglio voi.

        • C’è poco da usare bene o male, nella mia appena si superano i 15° supero i 70km di autonomia e senza bisogno di andar piano, sotto interviene il riscaldamento delle batterie e non ci posso fare nulla.
          Certo guidando come “il pensionato della domenica” si consuma poco, ma un po’ di allegria nella guida mi piace e non ci rinuncerò mai, non faccio le corse, ma quando mi immetto nessuno deve rallentare perché faccio da tappo..

          Anche con batterie isolate bene se non hai il garage riscaldato, o il parcheggio dell’ufficio, questo riscaldamento deve comunque intervenire.
          Mercedes ha fatto poi un incredibile aggiornamento che ha aiutato ulteriormente … Ora dal riscaldamento esce aria fredda, settando 19-20° con fuori 8° esce aria fresca 😂
          Sentivo che tesla usa una pompa di calore anche per le batterie, significa 1/4 del consumo.

          Credo dipenda pure dal tipo di batteria, la mia gradisce molto il caldo, non segnando cali di autonomia neppure quando si deve accendere il clima, per cui è probabile sia più calorgivora quando fa freddo.

          • P.s. ovviamente mi riferisco a velocità da segnaletica, ne più ne meno (inclusa tolleranza), ma sempre più, causa le marce lunghe e motori sempre più strozzati elettronicamente, (e paura dei consumi) si vede gente girare ai 65 dove c’è il limite dei 90 e ai 35 dove ci sono i 50, con accelerazioni imbarazzanti, in tangenziale vedo gente impiegare 4-5km per superare i 90, che appunto creano intralcio.
            I SUV accentuano il tutto, ovviamente per il confort non possono affrontare curve strette alla velocità di una berlina, per cui quei 10-15km/h di differenza ricadono o sulle velocità o sui consumi.
            Detto ciò, se con una berlina puoi fare ottimi consumi anticipando molto e sincronizzandosi col traffico in incroci e immissioni, in pratica mantenendo sempre velocità “alte”, con un SUV, per consumare poco devi per forza andare piano, perché rallenterai sempre.
            Noto che c’è la moda di tagliare le curve o le rotonde, ma le corsie ci sono pure lì andrebbero mantenute.
            Per cui a differenza tua Ivano, la signora dell’articolo al 90% non me la vorrei trovare davanti mentre vado a lavoro. C’è anche il 10% di possibilità che faccia una strada incredibilmente pianeggiante con bassi limiti, senza curve strette ne incroci, ma altrimenti, per accelerare un XC90, di certo non agile in curve strette, ne aereodinamica, con una guida a velocità limite, non raggiungerebbe neppure i consumi omologati.
            Parlo di confort, non di limite di tenuta, in curva.

          • mmm…
            usarla bene serve sempre! Credo di avere oltre 5 kWh in meno di batteria rispetto alla B250e, ma usando la mia al meglio ho comunque 70 Km di autonomia anche nei mesi più freddi.
            Certamente, con la batteria della B250e ci si può muovere più “sciolti” e con meno attenzioni. Avendo circa un terzo di batteria in meno, invece, per non emettere schifezze io debbo ragionare sul perfezionamento dell’utilizzo. Come sarebbe da fare per la gran parte delle plug-in sul mercato, per le quali un uso attento sarebbe preferibile.
            Usando bene un’auto con una batteria così grande (per una PHEV) si possono superare comodamente i 100 Km, credo.
            Se devo fare un appunto alla mia, è proprio che a me servirebbe una batteria così. Il 99,9% delle mie necessità sarebbero arci-soddisfatte (oggi sono al 97% scarso).
            Credo però che il prezzo a cui l’ho “portata a casa” sia estremamente più basso del prezzo della Mercedes. Quello consentono le mie tasche!
            Quindi, nessun rammarico, la mia va già più che bene così com’è!
            (Certo che se avessi una batteria da 15 netti… ma non l’avrei portata a casa con 21.700 €).

  9. certo che “quindi ricarico fino al 100% caricando circa 9kWh e spendendo circa 6€” per fare “esattamente 39Km” , di chi legge scatta in automatico in testa 2 conti…e qualche confronto … , e resto a benzina a 12-13 km/l …

    • C’è da dire che alla signor(in?)a non mancano sicuramente i soldi… Ma secondo me, anche in un caso particolare come questo, c’è modo di fare di meglio anche a livello economico, con un semplice abbonamento: consumando 9kwh al giorno per 3gg/settimana viene fuori che la signora va in ufficio dai 12 ai 15 giorni al mese, pagando ogni gg 6€ e consumando dai 108 ai 136kwh.
      Un abbonamento Large di enelX costa 45€, cioè come 3 settimane di ufficio, ma copre 145kwh, più che sufficienti per coprire anche qualche viaggetto extra durante la settimana o il weekend.

  10. Encomiabile la capacità della signora di gestire tutto in elettrico, ma è veramente un beneficio avere il motore termico “di scorta”?
    A fronte di dovere magari fare una tappa per caricare in un viaggio lungo vi è la certezza di dovere caricare ogni giorno per il ritorno.
    Con qualsiasi EV di classe equivalente questo problema non ci sarebbe, ogni notte si caricano a casa gli 80 km necessari per fare andata e ritorno, mantenendo il piedino leggero comunque, questo sì!

    • Per scrivere un commento del genere immagino che tu ti sposti unicamente in bicicletta, non mangi mai carne, abbia una casa passiva e non acquisti assolutamente NULLA DI NULLA che sia prodotto in Cina bruciando il carbone, giusto? 😉

      • No, non gira in bicicletta perché in fase di produzione produce CO2,e va in giro con foglie di alloro perché come prima i vestiti producono co2. Cmq un record oggi, su queste pagine ben due esempi del commentare tanto per commentare.

    • Sono le risposte come questa che aumentano i contrari all’auto elettrica. Dunque un’auto così è un rottame? Boh.
      Quando comprai l’ ibirida mi feci due conti e lasciai subito da parte la phev perché non avrei mai raggiunto il pareggio. La differenza di prezzo era di quasi 10.000€ , finora in 5 anni ho speso 3343,5 € ( ho segnato tutti i rifornimenti) per percorrere 45.000 km abbondanti. Per arrivare a 10.000€ mi mancano ancora 10 anni e poi avrei raggiunto il pareggio sul prezzo di acquisto, ma non ho mai tenuto un’auto ( tranne una Mini che ha raggiunto i 20 anni, ma la comprai usata che ne aveva 16) così a lungo. Per ora direi che aspetto sulla riva del fiume a guardare cosa succede, le mie auto sono recenti ( Niro hev del 2018 e Twingo ZE del 2020) , fra qualche anno il mercato sarà sicuramente cambiato, si capirà la strada definitiva che dovremo prendere, tempo al tempo

  11. Anche questa una testimonianza statisticamente rappresentativa della popolazione (femminile) italiana. Ma dove andate a pescarle??

      • ma per favore, non è per nulla sessista affermare semplicemente che l’Elisabetta Franchi della situazione sia rappresentativa della popolazione italiana

        • ho fatto un commento simile sulla testimonianza del pugliese che va ogni anno a sciare sulle Alpi ma non mi avete tacciato di sessismo, come mai?

          • @Jarvis : 1) non ho capito il paragone con Elisabetta Franchi. 2) nel commento sul pugliese che va a sciare sulle Alpi c’era un riferimento all’essere uomo o donna ??

    • Questa poteva proprio risparmiarsela…la signora dimostra di aver usato la testa e di aver capito la sua auto esattamente il contrario dell’ intervistato ( maschio) su rai3 ( carta bianca) e non ha lanciato un anatema contro l’elettrica come fanno altri ( maschi)…magari in futuro prenderà in considerazione quanto suggerito da Marco

  12. Ecco chi mi occupa per ore la stessa colonnina a Bassano!
    Scherzo, continui così.
    Alla fine del leasing/nlt spero valuti una BEV, ovviamente Volvo dato che le piace il marchio.

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