Un rabbocco al capolinea per i bus elettrici milanesi dell’ATM. Nei minuti canonici di sosta per far rifiatare il conducente, il mezzo aggiungerà circa 25 kWh.
Un rabbocco al capolinea, mentre l’autista rifiata
L’obiettivo è diminuire al massimo i tempi morti. E così l’ATM, che continua ad ampliare la sua flotta di bus elettrici (già 67 in servizio), ha pensato di ricaricare anche durante il turno. Lo scrive il “Corriere” in un articolo in cui si parla di “pit stop elettrico“, vista la rapidità delle soste. Le ricariche veloci al capolinea saranno dieci: le prime saranno attive in viale Zara entro marzo. Seguiranno poi Piazza IV novembre, accanto alla Stazione Centrale, e Piazza Bottini, in zona Lambrate.
In arrivo altri 100 mezzi elettrici, la flotta cresce
All’ATM (qui il sito) c’è la consapevolezza che acquistare bus a emissione zero non basta se non si organizza un’adeguata rete di ricarica. Efficiente anche sul piano economico. Ovviamente un rabbocco al capolinea non sarà sufficiente per rimpiazzare i rifornimenti completi al deposito. Poco più di un anno fa l’azienda milanese annunciò il progetto di costruire un hub sotterraneo in zona Università Bocconi, invisibile ai milanesi.