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Truccare le eBike è facile, ma quando è legale e quando no?

Monopattini e eBike
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Modificare le eBike per eludere il blocco dell’assistenza oltre i 25 km/h. Un modo per andare più veloci si trova con facilità eppure rimane una pratica illegale sulle nostre strade. Perché legge e prassi viaggiano su strade parallele?

Modifica eBike by Polini

Sono diversi i dispositivi che permettono con relativa semplicità di oltrepassare il limite dei 25 km/h imposto per legge. L’ultimo in ordine cronologico è Polini Hi-Speed. Si tratta di una modifica eBike che agisce sul motore al fine di eludere il fermo all’assistenza elettrica dopo i 25 Km/h e di conseguenza aumentarla sfruttando appieno le prestazioni che il propulsore può offrire. Polini Hi-Speed si presenta come facilissimo da installare in quanto i connettori si interfacciano direttamente con quelli originali mantenendo la resistenza all’acqua. L’installazione avviene in pochi minuti senza aprire il motore né rimuovere i sigilli originali e risulta totalmente invisibile in quanto per il suo alloggiamento si sfrutta lo spazio interno dei carter copri motore. È reversibile e si può ritornare alla configurazione originale in pochi minuti. Al costo di partenza di 110 euro più IVA.

La beffa al limitatore di assistenza Polini Hi-Speed è tutto qui

Insomma un lavoro pulito in diversi sensi, ma non dal punto di vista della legge italiana che qui non stiamo sostenendo né criticando a priori. Semplicemente prendiamo atto di quello che avviene, come abbiamo fatto in altre circostanze quando abbiamo dato spazio anche a proposte argomentate dei nostri lettori. Per essere sintetici il nostro ordinamento stradale prevede che una eBike abbia potenza del motore di 250 Watt e aiuto elettrico fino ai 25 km/h, sopra si deve soltanto pedalare e in caso contrario la bici diventa un ciclomotore e deve essere targato e assicurato.

Norme VS modifica eBike

Le norme di cui ci occupiamo sono contenute nell’articolo 50 del Codice della strada, modificato il 16 giugno 2022 con il decreto legge n. 68. In quella data c’è stato anche il riconoscimento ufficiale di una categoria di eBike adibite al trasporto merci. Categoria cui è consentito l’aumento di potenza, con la possibilità di ottenere il doppio della potenza di una normale bici elettrica, facendola salire da 0,25 a 0,5 kW. Il motore elettrico però dovrà comunque smettere di funzionare una volta superati i 25 km/h.

difficile controllare ciò che avviene lontano dalle strade

La legge considera bici a pedalata assistita solo quelle dove il motore assiste il ciclista, non quelle dove lo sostituisce. Ci sono però alcune incoerenze anche a norma di legge. Perché nei negozi specializzati fisici e soprattutto online si vendono bici e motori con potenze fino a 2.000 W e con velocità oltre 50 km/h. La legge, però, punisce soprattutto chi le usa. Per produttori e rivenditori la sanzione è prevista solo per le bici e non per i monopattini e solo per chi ha sede in Italia, ma i kit di modifica o i mezzi fuorilegge si possono tranquillamente comprare. L’acquisto non è vietato, ma solo l’utilizzo e solo sulle strade pubbliche. 

Modifica eBike: facile da installare difficile da vedere

La modifica eBike poi non è facilmente individuabile, certo è possibile constatare una velocità anomala. Ma va ricordato che non è la velocità in sé una contravvenzione alla regola, infatti con una eBike si può andare oltre i 25 km/h a patto che non sia il motore da solo a produrre tale velocità. Inoltre esistono sistemi che permettono, se disattivati, di far tornare la bici al funzionamento normale. 

Sensore di velocità Fazua su disco posteriore

Il Polini Hi-Speed ne è un esempio, senza contare che ci sono altri sistemi che agiscono sul magnete e sul sensore che registrano la velocità. Se si rimuovono e si riposizionano da un’altra parte (ad esempio sui pedali), la centralina non registra la velocità massima e il motore non si spegne come dovrebbe. Il decreto legge 68/22 non dice nulla su chi produce i motori o i kit di trasformazione. La vendita e il montaggio di questi prodotti è libera, come è libera la vendita del Polini di cui sopra. Vendere un motore con specifiche oltre le norme del Codice della Strada o un kit non è vietato dalla legge e nessuno vieta di usare eBike modificate in proprietà private. Cioè nel giardino di casa, magari immenso, le regole del codice stradale non entrano.

Questione sicurezza e modifica eBike

Altro terreno spinoso è quello della sicurezza stradale con incidenti che coinvolgono le eBike in costante aumento, ma nessun dato certo sul nesso modifiche-incidenti. I dati Aci Istat dicono che le bici elettriche sono state coinvolte in 1.113 sinistri (erano stati 691 nel 2021 e 240 nel 2020), con 20 vittime tra conducenti e passeggeri dei mezzi e 1 pedone deceduto (+53,8% sulle 13 vittime del 2021, mentre nel 2020 si erano fermate a 6), 1.077 feriti e 34 pedoni infortunati. Però è evidente che procedere a velocità superiori a quelle previste mette in crisi tutto il mezzo: dai freni, sottoposti a carichi elevati, al manubrio, la forcella e il telaio, progettati per velocità inferiori.

gli incidenti sono in aumento da anni, a luglio prossimo il report 2023

Se da una parte ci sono aziende pronte ad assecondare la volontà di potenza degli acquirenti, ce ne sono altre preoccupate della sicurezza e anche del prodotto messo sul mercato con certe caratteristiche. È il caso di Bosch che utilizza un software della centralina in grado di riconoscere se il motore è stato alterato e, nel caso, capace di bloccarlo.

Modifica eBike, beffa anche per i costruttori

Ma qui si torna al Polini Hi-Speed, nato proprio per affrontare i sistemi tipo Bosch. Infatti quest’ultimo nato dall’azienda di Alzano Lombardo è capace di eludere le informazioni dei sensori alla power unit. Semplicemente facendole leggere dati differenti, ma calibrati, al fine di modificare la risposta della stessa power unit. Viene portato l’esempio proprio di BOSCH Smart System, di default ha lo sblocco sempre attivo e la velocità corretta è indicata dalle ultime 2 cifre sul display (12.5 corrisponde a 25 Km/h ecc).

Il Bosch smart si accorge delle modifiche, ma Polini può beffarlo

Inoltre rende la bici più reattiva grazie ad una differente lettura del sensore spostando leggermente la curva di erogazione della potenza del motore. Per Brose e Specialized non necessita di smontare il motore dalla bici in quanto si collega direttamente al display, lo sblocco si attiva tramite il tasto WALK e d entrambi mostrano la velocità corretta. Diversamente per Specialized con motore Mahle, il tachimetro segna sempre la metà della vostra velocità effettiva, stessa cosa per i Km. Per sapere velocità e Km esatti basterà solo raddoppiare il dato.

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