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Trasporti Usa a zero emissioni? Mix di batterie, idrogeno, e-fuel

Tutti i trasporti negli Usa a zero emissioni? E’ possibile, ma serve un mix di tre tecnologie: batterie, idrogeno ed e-fuels. La ricetta è stata elaborata da un pool di dipartimenti federali, scienziati e ambientalisti mobilitati dal Governo statunitense. Il gruppo ha analizzato le emissioni settore per settore ed elaborato una strategia per azzerarle. E’ nato così il progetto nazionale statunitense per la decarbonizzazione dei trasporti, un documento che per la prima volta affronta il problema della decarbonizzazione in modo complesssivo e integrato, anzichè pezzo per pezzo.

Trasporti Usa e CO2: le auto private pesano per il 49%

I trasporti negli Usa sono stati responsabili del 33% delle emissioni di carbonio nel 2019 e i veicoli leggeri ne hanno prodotto il 49%.Constatata dunque la molteplicità di soggetti coinvolti e l’eterogeneità dei settori che contribuiscono al totale delle emissioni clima alteranti è necessario, si legge nel documento finale, adottare politiche coordinate e su misura per ciascuno. «L’implementazione di una strategia olistica di decarbonizzazione richiederà azioni coordinate da parte dei governi federali, statali, locali,e regionali; organizzazioni senza scopo di lucro e filantropiche;  industrie private».

Ora anche Biden ha il suo Green Deal

Conclusioni, peraltro, alle quali l’Unione Europea è giunta da tempo, elaborando prima la strategia “20-20-20”, poi, nel 2019 il Green Deal europeo, con lo step intermedio del piano “Fit for 55”.

Il progetto delinea una strategia tripartita:

  1. Aumentare la convenienza sostenendo la progettazione della comunità e la pianificazione dell’uso del territorio
  2. Migliorare l’efficienza espandendo il trasporto pubblico e ferroviario e migliorando l’efficienza di tutti i veicoli.
  3. Convertire verso opzioni pulite mediante la distribuzione di veicoli a emissioni zero.

Le opzioni pulite non sono le stesse per ogni tipologia di trasporto, come si legge nella tabella qui sotto

Questi sono invece gli obiettivi numerici di riduzione delle emissioni per le categorie di trasporto più importanti:

Veicoli leggeri

  • Rendere il 50% delle vendite di veicoli nuovi a emissioni zero entro il 2030 e garantire che i nuovi veicoli ICE siano il più efficienti possibile.
  • Installare 500.000 caricabatterie per veicoli elettrici entro il 2030.
  • Rendere 100% della flotta federale a zero emissioni entro il 2027.

Autocarri e autobus per servizio medio e pesante

  • Rendere il 30% delle vendite di veicoli nuovi a zero emissioni entro il 2030 e il 100% entro il 2040.
  • Rendere il 100% della flotta federale a emissioni zero entro il 2035.

Idrogeno per i camion, e-fuel per navi e aerei

Altri capitoli riguardano i veicoli fuoristrada, i trasporti ferroviari, la navigazione marittima l’aviazione e le reti. Qui gli obiettivi non sono ancora quantificati, ma si individuano i pesi percentuali che potreanno avere le diverse tipologie di alimentazione e le tecnologia relative. Come si può notare, per molti di questi settori la tecnologia prevalente dovrà essere quella ad idrrogeno o a carburanti sintetici. Le i veicoli leggeri,, invece, anche gli Stati Uniti non vedono alternaive alle BEV.

Generalmente positivi i commenti dei media, che però sottolinaeano l’enorme sforzo richiesto e l’impatto che avrà sulla società. Michelle Lewis di Electrek scrive per esempio che il piano «è quasi di buon senso, eppure è un’impresa assolutamente enorme e di grande impatto».

Ma le auto solo elettriche a batteria

Michael Barnard di CleanTechnica scrive che «è un buon progetto solido con alcuni errori». L’errore principale è non aver enfatizzato a sufficienza la necessità di non limitarsi a sostituire l’alimentazione «ma rendere il paese più sano e più vivibile».

Tutti notano che all’idrogeno è stato assegnato un ruolo di supporto ed è stato giustamente esclusocdai veicoli leggeri.

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