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Test drive elettrico in concessionaria? Arriva preparato

Test drive in concessionaria. Quando proviamo una nuova auto elettrica, soprattutto se è la prima, ci sono alcune cose su cui concentrare l’attenzione.

Test drive / Rilevate i consumi, sul vostro vero utilizzo

Ovviamente valgono tutte le considerazioni che facciamo per un’auto termica, relativamente a spazi di bordo e di carico, aspetto estetico, prestazioni e guidabilità. Ma vediamo quali elementi importanti caratterizzano solo le elettriche!

Alcune Volkswagen ID.3 fotografate all’interno di una concessionaria tedesca (credit foto: Volkswagen Newsroom).

Uno degli obiettivi del test drive dovrebbe essere quello di rendersi conto di persona dei consumi. Il mio invito è quello di cercare di farvi lasciare l’auto per almeno un giorno o due. In questo modo avrete l’opportunità di provare l’auto sui vostri percorsi abituali. E di rilevare i consumi su tali percorsi. Facendo queste rilevazioni, non dimenticate che il consumo di un’auto elettrica è influenzato negativamente dalle basse temperature. Se effettuate il test drive d’inverno, tenete conto che questo può far aumentare i consumi anche fino al 40% rispetto all’estate, in assenza di una pompa di calore.

Test drive / La provi d’inverno? Autonomia al minimo

La Nuova Fiat 500 elettrica (foto: Media Emea FCA).

I motivi per i quali un’elettrica d’inverno ha un’autonomia ridotta rispetto all’estate sono:

Consumi complessivi

Informatevi sulla capacità della batteria, quella netta

La capacità della batteria si esprime in kWh. Si tratta della quantità di energia che è possibile stoccare nella batteria. Un po’ come, per un’auto diesel o benzina, i litri di carburante. In un’auto elettrica il costruttore impedisce l’utilizzo del 100% della reale capacità della batteria. Lo fa per preservarne la durata negli anni. Pertanto esiste una capacità reale e una capacità netta (realmente utilizzabile). Quella sulla quale dovrete concentrarvi è la capacità netta. Attenzione a quanto vi comunicano. Approfondite verificando le schede tecniche. Spesso persino il venditore non è consapevole delle differenze.

Informatevi sulla potenza di ricarica (e verificatela)

La ricarica ultrafast presso una colonnina Ionity cittadina

Un’auto elettrica accetta ricariche in corrente alternata (AC) e, spesso ma non sempre, in corrente continua (DC). Le performance di ricarica in alternata dichiarate sono generalmente rispettate. Quando si tratta di ricariche in continua (le famose ricariche Fast), il costruttore si limita a dichiarare la potenza massima accettata dall’auto, ma non la curva di ricarica. Paradossalmente, se l’auto fosse in grado di accettare 100 kW ma solo nel range 10% – 15%, il costruttore potrebbe comunque affermare che l’auto ricarica in DC a 100 kW di potenza. Questo potrebbe indurvi in errore quando valutarete i tempi di ricarica in questa situazione. E’ quindi utile, soprattutto su un modello magari nuovo e quindi scarsamente recensito, effettuare una prova di ricarica Fast in occasione del test drive. Sempre tenendo conto che temperature estremamente fredde o estremamente calde, potrebbero dilatare i tempi. Così come uno stato di carica superiore al 50%. Informatevi preventivamente sulla presenza di colonnine Fast nelle vicinanze e su come sia possibile accedervi (app, tessere, token, o carta di credito). In occasione del test drive, provate una ricarica fast dal 20 all’80% e rilevate i tempi.

Informatevi sulla dotazione di cavi dell’auto all’acquisto

Cavo Type 2, la spina più stretta va nella colonnina, l’altra nell’auto

I cavi in dotazione possono essere di due tipologie: Schuko – Type 2 (da utilizzare in emergenza quando non sono disponibili altre soluzioni, vi permette di ricaricare l’auto utilizzando una semplice presa Schuko) e Type 2 (è il cavo che utilizzerete presso le colonnine pubbliche AC). Abbiamo approfondito la questione cavi qui. Sempre più spesso le auto, soprattutto le citycar, vengono vendute con un solo cavo, e il secondo viene proposto a pagamento. Qualora uno dei cavi non sia compreso, questo potrebbe essere ad esempio oggetto della vostra trattativa in fase di acquisto. Quindi attenzione. Ricordate che i cavi Type 2 hanno prezzi che partono da meno di 170 euro, ma vengono spesso proposti dalle concessionarie a circa il doppio.

L’auto ti fa impostare un livello massimo di ricarica?

Fermi restando i blocchi software che impediscono di ricaricare la batteria al 100% reale o di scaricarla completamente, il costruttore invita a non lasciare a lungo l’auto carica al 100%.  O scarica al di sotto del 20% (indicati). Questo per allungare la vita utile della batteria. Diciamo subito una cosa. Le precauzioni prese dal costruttore e indipendenti dall’uso che farete della batteria, gli consentono di dormire sonni tranquilli. Vi sta mettendo in mano una garanzia che tipicamente è di almeno 160.000 km o 8 anni, con una capacità residua di almeno il 70%. Il costruttore sa che è impossibile che in questo lasso di tempo o con questi km (vale quel che si verifica prima) il vostro comportamento riduca oltre la capacità della batteria. Se però seguirete anche la regola di non lasciare a lungo la batteria scarica al di sotto del 20% o carica al 100%, vi garantirete un’usura inferiore. E quindi performance quasi immutate nel tempo. Per farlo ci sono due modi. Il più semplice è impostare un livello di ricarica massimo all’80%. Non tutte le auto però consentono questa opzione. Vale la pena verificarlo in fase di test drive. Una buona alternativa può essere comunque, in assenza di questa impostazione, di temporizzare la ricarica. Informatevi eventualmente anche sulla presenza di questa funzione.

Test drive: non dimenticate di provarla come…un’auto!

L’Audi Sportback in versione S: 503 cavalli, 4,5 nell’accelerazione 0-100.

L’auto deve ovviamente rispondere alle vostre esigenze in termini di spazio di bordo, bagagliaio, optional, confort di guida, prestazioni, aspetto estetico. Per qualcuno l’auto è solo un’oggetto che ci trasporta da un punto A a un punto B. Per altri è qualcosa di più. C’è chi ha bisogno che esprima chi è e dove sta andando. C’è chi cerca un veicolo che lo emozioni. Tutto questo non smette di esistere con le auto elettriche, ovviamente. Anzi…

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