A che velocità autostradale conviene viaggiare con un’auto elettrica? A 110 o a 130 km orari? Ovvero: chi arriva prima a destinazione, tenendo conto che sui classici percorsi estivi consumare meno può significare evitare una sosta per la ricarica? Vaielettrico l’ha verificato su strada in una sfida elettrica fra due auto identiche e sulla tratta più battutta in questa stagione: l’A14 da Bologna al Grand Hotel di Rimini e ritorno.
Stessa auto (MG4), due strategie: 110 o 130 kmh?
Ci siamo sfidati a bordo di due MG4 Standard, batteria LFP da 51 kWh, autonomia di 350 km nel ciclo WLTP. Io con cruise control fisso a 110 km/h (strategia a) e Luca Palestini, il nostro videomaker, a 130 km/h (strategia b). Entrambi in modalità Eco.
Risultato: 223 km di autostrada, tempo identico
Diciamo subito che il duello, dopo 223 km e 3 ore di viaggio, è finito in perfetta parità: le nostre due auto sono arrivate accodate alla meta, posta un chilometro circa dopo l’uscita di Bologna-San Lazzaro. Per stabilire quale sia la strategia vincente, quindi, dovemo andare ai tempi supplementari. Vedremo come: magari raddoppiando il percorso, quindi partendo da Milano.
Strategia a: andando più piano, non serve la ricarica
Restando alla sfida già consumata, ecco nella foto il bilancio finale della strategia a.
Strategia b: il vantaggio “bruciato” alla colonnina
E qui il bilancio finale della strategia b
Ma ecco la cronistoria della nostra sfida elettrica in A14, passo dopo passo. Ci diamo appunamento alle 12.30 del 14 giugno in via Cà Ricchi a San Lazzaro di Savena, batteria carica al 100%. Mentre prendiamo accordi sulle regole della sfida (modalità Eco, velocità massima da cruise control, niente scie, percorso impostato sul navigatore di Google fino al Grand Hotel di Rimini, lancio della monetina per stabilire chi adotterà la strategia a e la strategia b) si scatena il diluvio. Chiacchierando aspettiamo che spiova un pò e ci muoviamo solo alle 14.03. In meno di tre minuti entriamo in autostrada e via di cruise control. Ma il traffico verso la Riviera è intenso, i mezzi pesanti numerosi e con la pioggia ancora battente mantenere la velocità impostata è difficile per entrambi.
Andata: 9 minuti di differenza all’arrivo al Grand Hotel
Luca si allontana e sparisce dal mio campo visivo in pochi minuti. Lo rivedrò solo davanti al Grand Hotel di Rimini più di un’ora dopo. La sua MG4 si ferma infatti nel parcheggio sul retro dell’albergo 1 ora e 10 minuti dopo la partenza.
La mia MG4 arriva 9 minuti esatti più tardi. Alle 15.23. Non trovando parcheggio, gironzolo per le strade circostanti e riesco a fermarmi solo 9 minuti dopo. Sul mio dispaly (vedi foto) leggo: 113 km percorsi in 1 ora e 29 minuti alla media oraria di 76 km. Il mio consumo è stato di 16,8 kWh/100km, la batteria è al 61% e la stima dell’autonomia residua è di 213 km. E’ la certezza che non dovrò ricaricare tornando.
Nel frattempo su Rimini ha fatto capolino un bel sole e ce lo godiamo, mangiando qualcosa. Alle 16.20 Luca mi saluta e riparte. Abbiamo sincronizzato Google Map sullo stesso percorso fino a destinazione. Io lo seguirò con l’handicap di 9 minuti accumulato all’andata. Il navigatore ci guida verso il casello autostradale di Rimini Nord (all’ andata eravamo usciti a Rimini Sud) e incappiamo in una serie di ingorghi. In compenso il traffico è più scorrevole in autostrada e i tempi si equivalgono.
Ritorno: ricarica solo Luca, per 9 minuti e 16 secondi
Ma Luca deve fermarsi a ricaricare pochi chilometri dopo. La colonnina Free to X di Rubicone è una HPC, ma la sua MG4 oggi è “svogliata” e accetta poco più di 60 kW di potenza. Sicchè per portare la batteria dal 44 al 64% incamerando 9,13 kWh ci mette 9 minuti e 16 secondi. Mentre aspetta di aver recuperato il minimo indispensabile per arrivare a destinazione mi vede passare. Mi telefona e promette di far sua la sfida elettrica in A14: «Non illuderti, ti riprenderò».
Mi ragguiunge (e sorpassa) al casello di Bologna
In effetti lo farà, ma solo al casello di Bologna-San Lazzaro. Sono costretto ad aspettare che due auto davanti a me paghino il pedaggio e Luca ne approfitta per superarmi e prendere trecento metri di vantaggio. Al punto di incontro di via Cà Ricchi di San Lazzaro lo trovo già ben allineato nel posteggio. Ma decidiamo cavallerescamente per il “pari e patta“.
Conclusioni- Per una toccata e fuga al mare, o se preferite per un percorso autostradale standard di circa 250 km, impostare il cuise control di un’auto elettrica a 110 o 130 kmh è indifferente in termini di tempo, mentre la strategia “lenta” consente di risparmiare abbastanza sui consumi (44 kWh in tutto, scoprirò più tardi riportando la batteria al 100%, contro 53 di Luca).
La sfida con una termica? Dipende
Rispetto a un’auto termica che viaggia alla massima velocità consentita di 130 kmh, ma senza vincoli di autonomia, la differenza sono quei 9 minuti netti perduti da Luca per la ricarica a Rubicone EST. Se però entrambi fossimo andati a Rimini per una mangiata di pesce o una mezza giornata di spiaggia, con un rabbocco di due ore da una colonnina lenta durante la sosta ci saremmo potuti permettere di viaggiare alla stessa velocità di qualsiasi termica senza “perdere” un solo minuto in più.