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Sempre più vicino l’obbligo di assicurazione per i monopattini. E le eBike?

Monopattini
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Approvato in via preliminare lo schema di decreto legislativo che introduce l’obbligo di assicurazione per i veicoli di micro mobilità elettrica. ANCMA tranquillizza: escluse le eBike.

Ieri sera il Consiglio dei Ministri ha approvato in via preliminare uno schema di decreto legislativo che prevede l’obbligo di assicurazione per i veicoli elettrici leggeri. Il provvedimento, sostenuto dal ministero delle Imprese e del made Italy, Adolfo Urso, accoglie la direttiva Ue 2021/2118 e apporterà modifiche al Codice della strada e al Codice delle assicurazioni private.

Non è ancora chiaro quali veicoli nello specifico avranno l’obbligo di assicurazione. Se sui monopattini infatti sembrano esserci pochi dubbi, più complicata è la situazione eBike. Nella nota diffusa dal Mimit si parla semplicemente di “veicoli elettrici leggeri, tra cui i monopattini”.

Per i monopattini si attende un decreto attuativo più dettagliato da parte del Mimit in accordo con il Ministero dei Trasporti. Sarà infatti imprescindibile comprendere con chiarezza quali veicoli saranno soggetti all’obbligo.

Assicurazione obbligatoria anche per le eBike?

E per le eBike? Per ora si parla solo di voci e titoli di giornali che saranno presto smentite. Nelle prossime ore sicuramente ne sapremo di più. Quel che è certo che imporre l’obbligo di assicurazione per le bici a pedalata assistita frenerebbe la diffusione di questi veicoli. Il risultato sarebbe un danno per l’ambiente, il traffico urbano e, non ultimo, il settore produttivo e commerciale. Il mercato delle eBike in Italia va molto bene: nel 2022 ne sono state vendute 337.000 segnando un +14% sul 2021. Ogni cinque biciclette acquistate, una è a pedalata assistita. Inoltre i dati dimostrano che oltre la metà delle eBike scelte nel 2022 sono modelli destinati al commuting urbano e che quindi contribuiscono direttamente alla diminuzione del traffico e delle emissioni di CO2.

L’obbligo di assicurazione potrebbe rallentare un processo ben avviato di cambiamento delle modalità di spostarsi degli italiani, modalità che sono più virtuose ed ecologiche e che andrebbero quindi incentivate.

La posizione di ANCMA

La posizione di Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) è chiarissima «anche solo la miope prospettiva dell’assicurazione per le e-bike, il cui obbligo non è presente in nessuno stato europeo, rappresenta un fattore di forte preoccupazione per un settore trainante e per un mercato che solo l’anno scorso ha generato un volume d’affari di oltre 3,2 miliari di euro».

Nella nota inoltre si precisa che «dalla lettura della direttiva emerge chiaramente che il provvedimento riguarda i veicoli azionati esclusivamente da una forza meccanica, quindi da un motore. Per come entrato nel Consiglio di ministri, la bozza del decreto di recepimento non fa riferimento ad alcun obbligo assicurativo per le biciclette a pedalata assistita, né tantomeno per le biciclette muscolari – i cui funzionamenti sono determinati primariamente dall’azione della forza muscolare assistita nel caso delle e-bike da una forza meccanica che si interrompe sempre in assenza della prima – e conferma espressamente l’esclusione di questi veicoli dagli scopi della direttiva stessa».

Altre modifiche al CdS

Tra i provvedimenti votati ieri ci sono anche alcune modifiche al Codice della Strada riguarderanno tutti i veicoli. Si stabilisce infatti che l’obbligo assicurativo è da ritenersi collegato alla funzione del veicolo e non al contesto in cui lo si utilizza. In parole semplici, sarà obbligatorio assicurare i veicoli a prescindere dal terreno su cui vengono utilizzati; se sono fermi o in movimento; se circolano in zone il cui l’accesso è soggetto a restrizioni. Anche in fatto di sospensioni ci saranno novità. Sarà possibile mettere in pausa la polizza diverse volte per un massimo di nove mesi all’anno. Oggi questa possibilità è soggetta alla volontà delle assicurazioni.

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