S-Pod, ovvero un veicolo per viaggiare seduti come in auto, ma senza l’auto. Lo presenta la Segway, che evidentemente non ha perso il gusto dell’innovazione disruptive.
S-Pod, seduto come in auto, ma senza l’auto
Come definire l’S-Pod? In pratica si tratta di una sedia motorizzata (elettrica) auto-bilanciata. La Segway la presenta ufficialmente a quel grande salone dell’innovazione che è il CES di Las Vegas (7-10 gennaio), in cui si potrà vedere anche il famoso “volante magico” della Honda (leggi qui). L’S-Pod è l’ennesima declinazione della nuova mobilità alternativa nata nel 2001 con il Segway HT, creato dal geniale Dean Kamen. Da allora ci si è sbizzarriti con le forme più varie: hoverboard, monopattini, monoruota, anche col marchio Ninebot (qui il sito).
Il precedente italiano del WheeM-i
L’S-Pod nasce per chi deve spostarsi su tragitti brevi e non ha voglia di starsene in piedi come su un monopattino. La Segway, comunque, per ora non pensa a un uso su strada. E scrive che l’S-Pod “è una capsula di trasporto di prima classe per campus e strutture delimitate come aeroporti, parchi a tema e centri commerciali“. Avendo anche un navigatore tra i comandi disponibili, in pratica ti può rendere in carico all’interno di un grande parco a tema e portarti direttamente dove desideri.
Ma l’appetito, si sa… Ricordiamo che su un concetto simile all’S-Pod è nato in Italia il progetto WheeM-i (ne abbiamo parlato qui). WheeM-i estende il concetto di sharing agli utilizzatori di sedie a rotelle. Non più solo auto, bici o monopattini elettrici. Il progetto è made in Italy, sviluppato dalla torineseItaldesign e da Etisalat.